sabato 1 settembre 2012

TEMPO DI CONDIVISIONI (Luigi Einaudi)











TEMPO DI CONDIVISIONI (L. EINAUDI)

(Dal “Corriere della sera” del 18/8/70. E' una storia vera). L'eminente scrittore fu invitato al Quirinale, per una cena non ufficiale, da Luigi Einaudi, che allora era Presidente della Repubblica. A tavola v'erano, in tutto, otto commensali. Tra i quali il Presidente e la Sua Consorte. Tutti gli altri erano Suoi conoscenti, di vecchia data. Il servizio era assicurato da un unico dipendente (maggiordomo/cameriere). La conversazione interessò, con garbo ed eleganza, diversi argomenti. Tra i quali la frequentazione, da parte di L. Einaudi, quando ancora non era Presidente della repubblica, ed da alcuni Suoi commensali, di una trattoria di Via della Croce (a Roma). Frequentata solitamente, tra l'altro, da Bruno Barilli, dal poeta Cardarelli, dal pittore Bartoli. Si arrivò alla frutta. Il maggiordomo cameriere recò una enorme fruttiera, strapiena di ogni tipo di frutta. Tra cui delle pere piuttosto grandi. L. Einaudi, lanciando un'occhiata alla fruttiera ed accennando alle pere, propose: “Io ne prenderei una, ma sono troppo grandi.Ci sarebbe nessuno che vorrebbe condividerne una con me ?” L'eminente scrittore, che fino a quel momento era rimasto silenzioso, si fece avanti, alzando la mano. E disse, accettando l'offerta: “Io, Presidente!” Quest'ultimo tagliò la pera, in due, ne mise una metà su un piatto che il maggiordomo/cameriere, alquanto imbarazzato, depositò sul tavolo, avanti l'eminente scrittore. Scomparendo subito dopo dietro un istoriato paravento. Qualche anno dopo il Presidente terminò il Suo mandato. Ed ebbe inizio per l'Italia il tempo...delle pere non condivise.

Bluewind

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