sabato 31 dicembre 2011

PAULA SCARANGELLA & COMPANY

Nemo   propheta
in  Patria
Housefull. Un film (girato in Puglia) di successo. In India.Che ha fatto venire di moda l’Italia. Non quella squallida e grigia de consueti stanchi arenili. Ma quella degli scogli, del vento, del mare. Quello della Puglia. (Bellissimo anche quando è tempestoso). Il film è uscito in 1600 sale. E’ stato programmato in TV. E’ stato visto da più di 400 milioni di persone. Porterà milioni di turisti in Italia. Qualcuno nel mondo si è accorto della Puglia. Gli indiani. Ben vengano, saranno nostri fratelli. In mancanza di altri. (Nemo propheta in patria).
Westwind

venerdì 30 dicembre 2011

COACTUS VOLUIT

Coactus  voluit
In un precedente post WW si è occupato del senso metaforico ed aforistico. Di un mito.  Del mito del “Labirinto”. Che riguarda la stessa esistenza umana. Il suo presente. I suoi orizzonti i suoi presupposti, le sue prospettive. Si è accorto che ciò è , quasi, in sintonia con quanto espresso dalla grande poesia  di Wistlowa Sazymborska di cui viene trascritta, qui di seguito, l’ultima parte della sua poesia  Labirinto”.
Deve pur esserci un’uscita
E’ più che certo.
Ma non tu la cerchi,
è lei che ti cerca,
è lei fin dall’inizio
che ti insegue,
ed il labirinto
altro non è
se non la tua, finchè è possibile,
la tua, finchè è tua, fuga, fuga, fuga
. (da te stesso; aggiunta di WW).
La fuga potrebbe essere anche quella della mente. Perché non vede perché ha scelto di non vedere. (Senza che, per fare ciò, occorra un grande cervello).
Westwind
.


giovedì 29 dicembre 2011


Una botta di vita

I greco ortodossi ed i cattolici armeni si sono affrontati a colpi di scopa nella Basilica della Natività di Betlemme E se le sono, per così dire, date di santa ragione. In tal modo  si saranno sentiti più umani tra gli altri umani. E non già, come al solito,  una via di mezzo tra gli umani ed i…trascendentali. Tutti noi sbagliamo.  E non è uno scandalo riconoscerlo. Uno scandalo sarebbe non riconoscerlo affatto. Il brano video musicale che accompagna il post è "alleluja" (L'interprete è Paula Scarangella)
Westwind

Westwind Ouverture


DEMOCRAZIA  SOSPESA ?

Che strano  - pensò il mendicante  -  Non me ne ero accorto !
Westwind

lunedì 26 dicembre 2011

E COSI' SIA


E…così  sia…

Frugalità significa produrre ciò che è necessario. Non sperperare. Non creare nuovi velleitari ed inutili bisogni. Per aumentare artificiosamente la produttività.  Keines si sbagliava quando sosteneva che occorre aumentare l’offerta anche se non c’è domanda. Poiché in seguito quest’ultima verrà. (Ma è venuta poi , dopo trent’anni,la recessione). In seguito si corresse, ma non venne seguito altro che nella precedente teoria. Adesso tutti sono d’accordo che ha errato. E si punta sulla frugalità. Sulla economicità delle scelte. In misura a dir poco esagerata. Si trascura di considerare quel tipo di competitività dei paesi in crescita e che sono in crescita non perché si basano esclusivamente sui bassi salari ( che peraltro consentono una sopravvivenza dignitosa) ma anche su una ragionevole produttività. Soprattutto a basso costo. Auto sempre più piccole (anche la maggiore occupazione di spazio stradale è uno sperpero ecologico, che non viene considerato). Lavatrici e frigoriferi a basso costo. Apparecchi scientifici che consentono di evitare le costose ecografie (ad es, tra gli altri, il monitor per il battito fetale, sviluppato da una grande azienda e che costa molto meno dei 4000 dollari circa dei dispositivi ad ultrasuoni..)
La frugalità occidentale favoleggia, in compenso, quale supporto dei nuovi orizzonti che si prefigurano, (giornalisticamente),  che tornerà di moda il telefono fisso, la giacca, forse anche la cravatta e la camicia stirata, l’essere pendolari e precari, la stretta di mano, l’ufficio, probabilmente il Lei (speriamo che non torni di moda il Voi) l’impresa con l’imprenditore “dalle belle brache bianche” travestito  da moderno buonista ed ecologista. Speriamo che ciò non avvenga. Oltretutto ciò sarebbe inutile  e privo di risultati concreti. E poi finiamola una buona volta con il sostenere che l’avvenire si baserebbe sul precariato, sulla insicurezza del posto di lavoro per l’abolizione dell’art. 18, sul primato, a dir poco inverecondo, dell’imprenditore, che spesso non ha alcun merito per essere tale ( ad es. le farmacie…ereditarie). Il precariato potrebbe essere congeniale solo nei lavori semplici, elementari. Non in quelli che richiedono professionalità, e che, per dare risultati apprezzabili, devono assicurare al prestatore di lavoro una adeguatezza economica nel presente ed una prospettiva di avanzamento nel futuro. Tutto ciò richiederebbe  anche un impegno civile – psicologico – culturale della collettività (e non solo leggi e decreti). In caso contrario…si continuerà ad affondare.
Se è questo che si vuole, si vada avanti per la stessa strada (
e così sia).

Westwind


sabato 24 dicembre 2011

GIANNA NANNINI (una che ci sa fare ?)



GIANNA  NANNINI  (una che ci sa fare ?)

Ma non solo. Ciò che scandalizza molti è che non abbia orpelli da esibire ma appaia una persona semplice perché così vuole apparire. Con un fisico non certo alla Loren. Nessuno potrebbe dire che ha fatto strada per la sua bellezza. Ed è questo il suo unico orpello.  Essere come una di noi. Essere ed apparire una persona semplice. Di una eleganza fatta esclusivamente di semplicità. Di simpatia. E questo è, a parte le leggende narrate o inventate sul suo conto,  il suo punto di forza. La ragione del suo successo.

Accompagna il post il brano video musicale “Fotoromanza” che riguarda un amore ardentemente desiderato ed al tempo stesso contrastato dai suoi stessi protagonisti.  Sembra quasi la parametrazione (criptata) degli attuali difficili rapporti tra Italia e Paesi Europei.

Westwind

FRATELLI D'ITALIA - National Anthem of Italy (complete)

giovedì 22 dicembre 2011

Una storia infinita

UNA  STORIA  INFINITA…. (tanto pè….cambià) (nunc et semper)

Ecco alcuni dei privilegiati che, secondo “La Repubblica” del 22/12/011, non hanno mai pagato l’ICI e, presumibilmente, non pagheranno neanche l’IMU; sono: Le sedi dei Partiti, dei Sindacati (compresa la Confindustria), i Circoli sportivi,le  Parrocchie, i locali di pseudo strutture culturali….(e chi più ne ha più ne metta. Ci si consenta questo modo di esporre piuttosto alla buona, ma WW ritiene che, visto ciò che accade, non è il caso di mettersi , per l’occasione, in doppio petto. Flaiano, lo scrittore da tempo messo all’indice, avrebbe osservato che, ancora una volta, “la situazione è tragica ma non è seria”.
Questa attuale manovra ricorda tanto quella che impose la tassa sul macinato. Il presidente del consiglio era, all’epoca, Quintino Sella. Si trattava, anche allora, nel 1869,  di attuare il “pareggio del bilancio”. Ed allora non lamentiamoci troppo
. In fondo, per così  dire, ci troviamo nel solco della tradizione (o come la si vuol chiamare).
Il post, tanto per svelenirci alquanto, viene accompagnato dal brano video musicale di una splendida notte natalizia nella zona di Stoccolma.
Westwind


mercoledì 21 dicembre 2011

Le Cose che più contano

LE COSE  CHE  PIU’ CONTANO….….
Un buon Natale ed un felice Anno Nuovo a tutti Voi !
Aryan Smith scivola sul ghiaccio. E va a finire sotto le ruote del pullman. Ove rimane incastrata ed impossibilitata ad uscirne.. E’ gravemente ferita. Interviene l’agente Peck, della Contea di Salt Lake City. Comprende che i soccorsi potrebbero tardare. E’ necessario pertanto tenere in caldo il cuore della ragazza…nonché lo spirito. Le prende la mano. La trattiene tra le sue e le sussurra: “I’ll stay until we get you out “ Resterò da te finchè non ti tireremo fuori.
Adesso lasciamo parlare Massimo Gramellini che, nella prima pagina della “Stampa” di Torino del 20/12 us ha reso nota la vicenda : “Poi Arianna si è salvata, l’agente Peck è diventato un’eroe nazionale e la sua spremuta di umanità è tra le più lette (negli USA)…forse perchè….parla al subconscio di tutti. Anche noi “ aggiunge Gramellini “- come Arianna – siamo finiti sotto il pullman un poco per colpa nostra e molto per l’irresponsabilità di chi era al volante. Siamo feriti ma vivi e possiamo ancora salvarci se qualcuno avrà la forza “ e, secondo Westwind, la sensibilità “di stendersi accanto a noi e tenerci la mano, sussurrando le stesse parole. Resterò qui  finchè non ti tireremo fuori….!”
Quanta poesia in questa prosa !
Westwind

domenica 18 dicembre 2011

Much Ado about Nothing

Much Ado about Nothing.   (Libera trad: Troppe tasse e probabilmente…nessun risultato)
Così com’è non và (la manovra). Non può avvenire che incrementando le tasse (da noi siamo, secondo i dati ufficiali, pertanto sottostimati, già al 54%) si incrementi la capacità di acquisto dei cittadini e conseguentemente si incrementi l’offerta e quindi la produttività e l’occupazione. E’ piuttosto vero il contrario. Ma in pratica si seguono le vecchie strade. Quelle delle teorie di Keines, opportunamente adattate alle esigenze del momento (quindi scempiate). Sono le teorie che hanno portato l’occidente all’attuale situazione di crisi. Attualmente criticate da tutti ma ugualmente applicate. Dire che se esiste offerta anche se non c’è domanda poiché, in seguito, questa verrà, significa ignorare che applicando tale logica si finanzia, oltretutto, la politica dello sperpero, anche se quest’ultima può apportare consensi, e non si ottiene, nel tempo, alcun altro reale risultato. Se si trattasse di un gioco”di società”, ad es. del poker, ciò potrebbe essere considerato un bluff. Ma, come si sa, per poter riuscire, il bluff deve aver luogo una tantum e non, come è avvenuto in occidente, tutta una vita.
Bluewind 

sabato 17 dicembre 2011

TEMPO DI CRISI (E' NATALE...me ne vado a cuccà)

(Tempo di Crisi)  (E’ Natale…me ne vado a cuccà)
Negli USA si fanno donazioni agli sconosciuti. Senza rivelare la propria identità. Infatti nei supermercati è invalso l’uso di consentire acquisti ai clienti in difficoltà accantonandoli in custodia nel supermercato. E pagandoli…quando è possibile. Spesso, si presentano degli sconosciuti.E pagano il conto. Tutto ciò piace molto a Bluewind. E’ questo lo spirito che ha fatto, a suo tempo, l’America. La grande America. Quella delle speranze (di vita).

HEIDEGGER.Secondo il quale gli uomini sono dei “progetti” Senza alcuna stabilità. O soggettività stabile ed oggettiva. Non oggetti tra gli altri oggetti. Non è da sottovalutare. E’ un filosofo/ sociologo che, nonostante i suoi brevi e discutibili precedenti,  propose a parole la valenza della democrazia.  E cioè di un sistema alquanto imperfetto ma  che è  alquanto preferibile a molti altri.  E che pose l’uomo su di un piano ove è principalmente l’essere, non l’essere oggettivamente immutabile, ad essere. Poiché costantemente si sviluppa ed instancabilmente si modifica con il dialogo con gli altri. Che simili non sono. E ciò gli consente di essere più democratico di coloro che affermano, metafisicamente, che vi sono delle leggi naturali da rispettare. Sempre e comunque.  Come fossero un immutabile catechismo di vita (E di quì l’esistenzialismo,l’espressionismo e quanto, in seguito, verrà).

IL DRONE. E’ quello dell’immagine. Consente di vedere senza essere visti. L’Italia ne vuole altri. Questa volta armati. Poiché quelli che ha (6) sono utilizzati per compiti di ricognizione e vigilanza. Ma qualcuno nel Congresso frena. Non saremmo, ancora (pur dopo il nostro intervento militare/pacifistico in Libia) affidabili. Poiché potremmo cedere la relativa tecnologia a paesi terzi. Che altro dobbiamo fare per renderci (per così dire) affidabili ?

Il post viene accompagnato dalla splendida foto dei monumentali colossi di Abu Simbel (Egitto). Che i poteri forti, tanto per non fare nomi (che tutti conoscono), esistessero anche allora ?.
Il brano video militare. I militari che sfilano sembrano piuttosto assatanati. Per fortuna che sono lontani. ((Ovviamente BW sta scherzando. Ma è un difettaccio che deve  tentare di correggere. Se ci riuscirà).
Bluewind 


venerdì 16 dicembre 2011



INTELLIGENZE SOCIALI  (Dell’isola che non c’è)

Gli animali ebbero in dono chi la forza, chi la velocità, chi le ali…L’uomo ritenne di non aver avuto nulla. Ma gli fu detto che aveva ricevuto un dono impareggiabile. L’intelligenza. Che gli avrebbe consentito di dominare la natura e diventarne il padrone.
Un valente astronomo era solito andare in giro la notte per studiare il cielo. Ed il moto degli astri. Una notte, mentre li contemplava, inciampò a causa di una buca e cadde in terra. Chiese aiuto per potersi rialzare. Lo aiutarono ma, successivamente gli amici, appreso l’accaduto,  non cessarono di deriderlo. Poiché tentando di comprendere il cielo, aveva trascurato di vedere ciò che accadeva in terra.
Nell’isola che non c’è un tizio, conversando con un amico,  disse che non credeva alle statistiche. Infatti aveva lavorato come lavoratore precario “a progetto  per conto di un lavoratore autonomo A costui gli enti preposti all’effettuazione delle statistiche affidavano di volta in volta il compito di effettuarle. Indicandogli anche quale risultato si desiderava ottenere.  La statistica veniva effettuata interpellando coloro che erano stati previamente inseriti in apposite liste (un migliaio circa per ogni lista) che comprendevano soggetti con caratteristiche congeniali al tipo di risultato che si voleva ottenere. Tutto in regola quindi, (in apparenza).
In altra occasione (sempre nell’isola che non c’è e che sarebbe paradossale che esista), incontrato nuovamente lo stesso amico, il tizio riferì che aveva trovato un altro lavoro quale portantino precario.  Avendo notato che ai singoli malati (giovani ed anziani) veniva somministrata, giornalmente, una grande quantità di farmaci ( e non solo quelli relativi al disturbo per il quale era avvenuto il ricovero) ed avendo chiesto, in ordine a ciò, ragguagli ad una giovane dottoressa, gli fu da costei chiarito che si trattava dell’applicazione di un protocollo di “medicina difensiva”. Che avrebbe consentito al medico di difendersi, in una eventuale controversia giudiziaria, fornendo la prova che era stata attuata una terapia atta a proteggere il paziente da qualsivoglia altro disturbo che, ipoteticamente, avrebbe potuto sopraggiungere dopo il suo ricovero, per qualsivoglia altra causa.
Come se un’individuo sano intendesse difendersi dai rischi dell’esistenza assicurandosi contro tutti i rischi. Nessuno escluso. Sopravviverebbe  fisicamente ma non certo economicamente. (La prima foto è di Abendrot)

Bluewind 






giovedì 15 dicembre 2011

IF GOD BE FOR US (HANDEL)


L’UMANO DELL’ANNO (Stabat Mater. E Non solo)

PERSONA. Secondo l’editorialista (che non nomino) L’UMANO DELL’ANNO, secondo il settimanale TIME sarebbe “non un personaggio ma una persona “. Ed è il manifestante che ha riempito le piazze del mondo , tra l’altro,“  per denunciare la deriva finanziaria del capitalismo fino alla grande illusione di OBAMA abbiamo creduto che il cambiamento passasse attraverso la scelta di un capo carismatico in possesso di una biografia emozionante. Come capita negli innamoramenti,”  imprestando “alla persona amata i nostri sogni e le nostre ansie, salvo rimanere delusi dal divario inevitabile tra aspettative e realtà”. Attenti però. E’ questo un emozionarsi che si avvicina forse troppo all’” ipse dixit”. All’uomo della provvidenza. A colui che ha sempre ragione. Cioè all’eccessivo carisma  individuale che può favorire non certo la democrazia ma qualcos’altro.  Ci siamo così resi conto “ continua l’articolista “ che gli umani” debbano “ smettere di delegare ai pochi il compito di padroneggiare il destino di tutti”. Ma purtroppo non c’è altro mezzo. Poiché l’alternativa probabilmente darebbe risultati…catastrofici. (Bravo, veramente bravo GRAMELLINI  !. Ormai l’ho detto !)  Il presente post viene accompagnato dal brano video musicale “stabat Mater” Che non è solo “stabat mater”. L’ho già utilizzato su un post di splinder. Ma è un brano troppo bello, troppo intriso di entusiasmo, troppo pieno di umane aspettative per non utilizzarlo ancora.

Bluewind 






lunedì 12 dicembre 2011

I have a dream


I HAVE A DREAM….





Il dotto conferenziere, nel salotto dei vip, doveva semplicemente badare a non dire ciò che non doveva essere detto. E che tutti d’altra parte pensavano fosse inutile dirlo. Poiché tratta vasi di ovvietà, anche se non erano state opportunamente pubblicizzate. Doveva parlare della crisi. E delle sue cause. E dei rimedi da adottare. Non era un’argomento facile e….. senza spese. Ma per fortuna c’era stato l’episodio del falso stupro della sedicenne. E della reazione popolare del quartiere per stigmatizzare l’accaduto ed attribuirne la responsabilità al solito razzismo violento. Da stadio.  In effetti il “come uscire dalla crisi” e “quali ne fossero i responsabili”, che erano il tema della conferenza, non erano argomenti molti distanti dall’humus caratterizzante il brutto episodio. Tutti, durante l’esposizione del dotto oratore, erano rimasti attentissimi. Non già  per quello che diceva ma soprattutto per avere contezza se avesse detto ciò che non andava detto. Ma, come al solito, ciò non avvenne. E, terminata la conferenza, tutti si precipitarono festanti al buffet. Offerto da una premiata pasticceria della Capitale. Specializzata nell’organizzazione di banchetti ufficiali.

A questo punto Paolo si svegliò. Ed ancora assonnato, rivoltosi alla ragazza che dormiva assieme a lui, disse di aver fatto un sogno. Su come uscire dalla crisi. Aggiungendo però di non ricordare più nulla di questo sogno. Ma la ragazza non gli diede retta; si voltò dall’altra parte e continuò a dormire.

WESTWIND 




venerdì 9 dicembre 2011


SPREAD (Uber alles ?)

L’adozione della lingua tedesca nel titolo del post è del tutto intenzionale. Su come si formi lo spread nessuno dice nulla.( Si tratta sostanzialmente di un nuovo catechismo, europeo). E’ in realtà una statistica. (a suo confronto, la statistica dei Polli di Trilussa poteva definirsi corretta, quando ai dati di fatto- i polli- sui quali si basava. Ma su quali dati di fatto si basa lo spread? Su un coacervo di indicazioni delle banche. Cioè sugli enti che hanno determinato la crisi. Sono dati non certo impermeabili ad inframettenze e manipolazioni esterne. E che consentono di controllare, per così dire, la situazione. In modo molto incisivo. Una volta per raggiungere questo obiettivo si guerreggiava. Troppo rumore. Troppa platealità.  Adesso la situazione si è fatta più asettica. E remunerativa per alcuni settori, che la egemonizzano. Con il silenzioso beneplacito della pubblica opinione. Cioè del coro normalmente belante. Allineato e (come crede) coperto. C’è solo da chiedersi dove è andata a finire quella che era l’Europa dei suoi fondatori.  Ed allora non rimane che ad inneggiare alla Gran Bretagna ! Aveva visto giusto (sin dall’inizio) Lo stesso post con un brano video musicale si trova su Westwind 04.blogspot.com.

Bluewind 

martedì 6 dicembre 2011

FINO A PROVA CONTRARIA

FINO A PROVA CONTRARIA





Si pagava gli studi lavorando. Svolgendo compiti di manovalanza. E di assistenza agli studenti del Trinity College di Cambridge.  Ai quali puliva le scarpe, metteva in ordine le camerate, rifaceva i letti…e quant’altro. Ma, esauriti i suoi compiti tornava nella sua stanzetta. Ove, mentalmente, navigava beato nello spazio. E questo era il suo svago. Per ore, saltando, a volte, persino i pasti. Per poter continuare a dialogare con i corpi celesti. Nell’immensità dei cieli. Ed in tal modo, con le sue intuizioni spaziali, riuscì ad integrare quelle di Copernico e Galilei. Sul girovagare dei pianeti attorno ad altri pianeti e, tutti insieme, attorno al sole. Il mistero dei loro movimenti era la forza gravitazionale. Quella che fa attrarre il pianeta più leggero a quello più pesante. In meravigliose orbite ellittiche. Per l’eternità. Questa era la spiegazione. L’attrazione. Che la scienza ufficiale dell’epoca rifiutava di ammettere. Ritenendola una caratteristica propria solo degli esseri umani. E non anche dei corpi celesti. Che invece reciprocamente si attraggono. Nello spazio infinito. In moto circolare (ellittico). Che, a differenza di quello rettilineo, all’epoca si considerava il moto perfetto. Eterno. Poiché non giunge mai a destinazione. Non avendone alcuna. Non avendo, il suo modo d’essere, alcun punto di partenza o d’arrivo. Ed essendo altresì soggetto a strane regole. Che appaiono persino in contrasto con quelle dell’ambito terrestre.  ( Cioè nell’ambito di ciò che si tocca. Si sente. E che sembra esistere realmente nel modo e nella forma in cui lo si vede, lo si sente, lo si tocca. Ma che in realtà fa parte di una apparente realtà che esiste solo nella dimensione consentitaci dalle capacità sensoriali poste a nostra disposizione. E che non esclude affatto l’esistenza di ciò che non si vede, non si tocca e non si sente) In realtà ambedue le concezioni teoriche, anche se apparentemente in contrasto reciproco, convivono e fanno parte della fisica della relatività, e cioè risultano inglobate, come dimostrato da Einstein e da altri ancora, in una fisica più ampia, omnicomprensiva. Che abbraccia ambedue le realtà. Quella della terra e quella del cielo. Come, in contrasto con la scienza ufficiale del suo tempo, e con gli scarsi o inesistenti mezzi a sua disposizione, ha intuito il bravo Newton. Non per nulla il grande poeta Alexander P, in un poemetto dedicato a Costui, disse: “God said: let Newton  be and all was light“= Dio disse: che Newton ed allora tutto fu chiaro”. Pirandello avrebbe a sua volta commentato: “Così parla la verità. Così è se vi pare” E la scienza moderna avrebbe aggiunto “Fino a prova del contrario”.

Bluewind 






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domenica 4 dicembre 2011

Non ci resta che piangere


Non ci resta che piangere



BW non desidera entrare nel merito dei provvedimenti delle lacrime. Solo che dal messaggio di presentazione fattone dal Premier ( nel quale è contenuta una velata e garbata critica ai governi precedenti) ha fatto intendere che, probabilmente, si tratterebbe solo di un anticipo di quelli che verranno in seguito. Ed allora asciughiamoci le lacrime. C’è ancora tempo per piangere. (Speriamo  solo che….il futuro non venga presto !)
Bluewind 

Il GRANDE BORDELLO


Il GRANDE  BORDELLO  (in controluce)

“Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede il pianista di un bordello”.

Dietro l’apparente scherzosità della frase, che è sicuramente paradossale, si cela  un significato che si rivela solo se ne viene effettuata una rilettura che decripti aforisticamente il suo contenuto reale.  Che cioè tutti i viventi  sono pianisti di qualche cosa. In un mondo, che visto ciò che accade, è non può non definirsi un grande bordello. Nel quale a ciascuno viene assegnata una parte, che, più o meno dignitosamente, viene interpretata. ( A volte con amarezza) Nell’ambito letterario, mercantile, delle arti e mestieri e così via… (intelligenti pauca). Tale frase apparentemente paradossale ha consentito al Suo autore di avere uno strepitoso successo nell’ambito del marketing pubblicitario. Perché rivela subliminalmente ciò che se fosse stato detto  apertis verbis non sarebbe stato comunemente accettato. Ed è forse questa la ragione del suo successo. (Ovviamente questa è solo una ipotesi, tra le tante possibili).
La frase, divenuta un cult per chi si occupa di slogans, è di Jacques Séguéla. Il guru del marketing. Colui che ha, secondo i più, sostanzialmente contribuito a far vincere nel 1981 le elezioni a Francois Mitterrand. L’immagine è quella del “Sacco di Roma” nella ricostruzione pittorica di Joseph Noel Sylvestre. Il brano video musicale che accompagna il post “Italiani brava gente” ha tutta la mia condivisione.
Bluewind


sabato 3 dicembre 2011

SI FA MA NON SI DICE (Quid nunc ?)

Si fa e non si dice. (Quid nunc ? trad: Ed ora ?)



Secondo Keines “il consumo” (anche quello ad utilizzazione immediata e velleitaria) “è l’unico scopo di tutta l’attività economica”. Il risparmio è out ed il consumo è in . La conseguenza è che il consumo va favorito anche con redditi non adeguati. La produzione va incrementata anche se non v’è domanda. Questa in seguito verrà. Ben venga quindi il deficit spending dello stato, il passivo di bilancio, la stampa di carta moneta, i mutui senza garanzie. In quest’ultimo caso non v’è alcun problema per le banche. Poiché( l’astratto) diritto di credito nei confronti di chi ha contratto il mutuo viene trasformato in bonds e questi ultimi vengono ceduti ai privati, anche se a volte si tratta di carta straccia.  Ai correntisti di depositi bancari non viene attribuito alcun interesse per incoraggiarli ad investire il loro risparmio in tale forma illusoria di investimento (bonds ed affini). Queste in sostanza sono, più o meno distorte, le teorie di Keines, applicate molto di buon grado dagli stati europei nel corso degli ultimi 60 anni. Contribuendo a fare arricchire ulteriormente molti “innominati” dei poteri forti. E queste sono sostanzialmente le vere ragioni della crisi. Sulle quali, sembra a BW, non sia stata fatta adeguata chiarezza. Evidentemente e presumibilmente al fine di proseguire sulla stessa strada. Basata sulla contestazione del principio, di un elementare buon senso, secondo il quale dal nulla non si crea altro che il nulla.  E ciò costituisce la riprova che non esiste una economia creativa ma solo….qualcos’altro.







WESTWIND 






venerdì 2 dicembre 2011

Previsioni elettorali

Previsioni elettorali



Queste previsioni sulle elezioni della Duma russa del 4/12/011 sono tratte da un quotidiano nazionale (Repubblica) del 1/12/2011. (I riferimenti tra virgolette sono quelli del testo giornalistico, senza alcuna modificazione o manipolazione di sorta).
Lo scontento della pubblica opinione per il premier Putin, che è solito spostarsi da un punto all’altro della città (Mosca) in auto accompagnato dalla sua scorta (con conseguenti ingorghi del traffico), sarebbe palese ed evidenziato “dai clacson impazziti” e dai “volti arrabbiati” degli automobilisti. Ma, secondo l’articolista, il “partito di Putin” vincerà lo stesso.. Nonostante “il clamoroso calo di consensi” Ed i fischi “piovuti dalla tribuna” dello stadio Olimpiskij . Nonostante  la “manifestazione ”organizzata a suo tempo da movimenti di opposizione che si prevedeva sarebbe stata “una delle solite  manifestazioni xenofobe e di giovani neo nazisti dalle teste rasate e di fanatici religiosi, costantemente intenti a maledire l’invasione di lavoratori stranieri”..Nonostante che il noto blogger Aleksej Navalnyij abbia da tempo denunciato “la corruzione dilagante….i privilegi…la classe media, sempre più vicina alla soglia di povertà”. E nonostante l’opposizione di Ghennadj a suo tempo accanito oppositore della perestrojka di Gorbaciov, costretto, con il suo piccolo partito, a cavalcare l’onda  del montante sentimento popolare contro gli immigrati delle repubbliche ex sovietiche”. Sempre secondo tale editorialista, vi saranno brogli. Vi saranno sicuramente e comunque brogli. Ma perché dovrebbero esserci se, come si afferma in altra parte dell’articolo, l’opposizione a Putin sarebbe divisa e inconsistente. Composta da frange minoritarie, estremiste, insicure e non eterogenee ?
A questo punto si potrebbero  proporre due quesiti. C’è democrazia in Russia ? E perché dovrebbero esserci necessariamente brogli se  per Putin il successo è assicurato ?  Vedremo come andrà a finire.



Bluewind