sabato 27 ottobre 2012

Cronaca rosa (ma non troppo)


CRONACA ROSA (ma non troppo)
Con nome e cognome vengono sbattuti in prima pagina (su “La Stampa” del 27/10 us.) due sindaci della Val di Susa, la cui consorte, di uno di essi, è assistente/segretaria dell’altro. E risulterebbe rea di essersi fatta rilasciare da quest’ultimo (è questa la terminologia dell’editoriale)  attestati fasulli di presenza  relativamente alle sue assenze. Rea altresì (ad avviso di MB ) di utilizzare scarpe a spillo con tacco 12 anche sulla neve.  E di essere piuttosto bella. Anzi, sempre ad avviso di MB, bellissima. Non sono queste ultime ancora una colpa ma, con il falso moralismo che attualmente imperversa, presto lo diverranno. E, per quanto riguarda la bellezza, potrebbe trattarsi anche di un’arma a doppio taglio. Suscitando simpatie (ovviamente trattasi di un eufemismo) ma anche determinanti invidie.
La morale di questa che non è una fiaba è l'augurio che la bellezza rimanga tale senza farsi in alcun modo influenzare da invidie e da eventuali gossip giornalistici.  Maskenball

venerdì 26 ottobre 2012

BUONISMO (I)


BUONISMO

 Non più guerre. Lo statuisce la Costituzione all’art. 11. Ma quella condotta in Afganistan non è guerra (Così si dice). Anche se fa morti e feriti come se fosse una guerra. (Cfr. “Repubblica” del 26/10/2012).
Il brano video/musicale che accompagna il post (Where have all the flowers gone) che sta avendo uno strepitoso successo negli USA, è l’arrangiamento musicale di una composizione di JS.BACH.
 
Maskenball

martedì 23 ottobre 2012

PAROLE AL VENTO


 PAROLE AL VENTO

Sembrerebbe che il compito di rivalutare la Costituzione sia stato affidato al comico Benigni. Che ne farà uno show. (E’ evidentemente tempo di comici, il nostro). Strana iniziativa. Che fa pensare alla lotta contro i mulini a vento (di donchisciottesca memoria). Poiché se qualcosa (a dir poco) non va nel nostro Paese, non è per causa della Costituzione. (Che a suo tempo venne elaborata con l’ausilio di Giuristi…a tempo pieno). Ma per qualcos’altro. Poiché nella vita attuale di tutti i giorni v’è carenza di eticità. Che molti non sanno neanche cos’è. (Ma cosa si insegna nelle scuole ?). Speriamo che ci pensi Benigni a rimediare. E che queste non siano solo parole al vento (come MB ritiene).

Maskenball

lunedì 22 ottobre 2012

Macinare l'acqua














MACINARE L’ACQUA

Il problema non è solo italico. Ma è anche europeo. La creatività tecnologica si realizza negli Stati Uniti. La produzione ha luogo in Cina. In Europa si effettua solo la commercializzazione di ciò che è stato ideato negli USA e prodotto in Cina (con il lavoro di personale a basso costo e privo di diritti). Questa è la realtà. Se la si vuol vedere. Conseguentemente tutte le misure (così dette) anticrisi non risolvono nulla. Sono come un macinare l’acqua. Maskenball

domenica 21 ottobre 2012

LIBERI E FELICI



LIBERI E FELICI

 Poiché la vita media della collettività (secondo la scienza ufficiale) si è allungata ad oltre 80 anni, un arguto articolista de “La Stampa” (del 21/10 us) si chiede come faremo a rottamare (id est = liberarci dei) nonni che hanno ancora velleità assistenziali e lavorative (id est = esistenziali). Ma se questo è il reale problema che ci affligge, sono stati evidentemente risolti tutti gli altri problemi, dei quali non mette neanche conto parlarne. Ed allora…siamo un Paese libero e felice. (E’ così ?).

Maskenball

sabato 20 ottobre 2012

Avanti tutta ! (per andare dove ?)


AVANTI TUTTA ! (forse per fare “l’inchino” ?)

 Con italico umorismo (scherza con i fanti e lascia stare i santi) “La Stampa”, in un’articolo di prima pagina (del 20/10 us.) avverte che “domani” mancheranno “due mesi esatti alla fine del mondo”.E si prefigura “un mondo più giusto. Dove l’amore trionferà”. Ma poiché “del doman non v’è certezza  si chiede , contemporaneamente, cosa in effetti avverrà. Cosa avverrà ?. Probabilmente nulla. Poiché ciò che si attende è già avvenuto. Poiché tutto ciò che fa parte del nostro modo d’essere risulta  immodificato quanto alla terminologia (democrazia, libertà, giustizia, pace…e quant’altro) ma  si è profondamente modificato quanto alla sua sostanza. Al suo contenuto. Smarrendo il suo significato originario, che, conseguentemente, va riletto “all’incontrario”. Perché risulti aderente a ciò che in effetti accade. Nella realtà. Pertanto il “nuovo mondo” che si attende è già arrivato. Si trova tra noi. Accanto a noi. Ed è inutile attenderlo ancora. E’ inutile aspettare Godot. Poiché Godot da tempo è già arrivato. E non ce ne siamo accorti. E’ proprio vero. Occorre, a volte, molta fantasia per immaginare ciò che è effettivamente reale.

Maskenball


 

 

venerdì 19 ottobre 2012


PERBENISMO (a parte)

 Chiude Newsweek.
 Per ragioni economiche. La chiusura non rimarrà purtroppo isolata. Altre ne seguiranno. Il facsimile di Newsweek continuerà ad esistere sul web. Ma non è la stessa cosa. Trattandosi di un sostitutivo che…non sostituisce. E’ diverso infatti l’impatto anche visivo delle immagini su carta lucida o patinata ( e conseguentemente delle notizie) rispetto a ciò che è visibile sul web. Chi ritenga che tutto ciò sia un fatto puramente marginale e trascurabile non si rende effettivamente conto di ciò che gli avviene intorno. E che costituisce un quid essenziale della nostra civiltà (occidentale) la quale (perbenismo a parte) è fatta anche di carta lucida o patinata (e di immagini osè e non solo). In tutte le sue molteplici – anche economico culturali – diversificazioni. Emanuelle compresa. Ammesso che tutto il resto non sia stato da tempo dimenticato.

Maskenball

giovedì 18 ottobre 2012

APPARENZE REALI



APPARENZE REALI

 Tutto è illusione. Forse anche questa frase lo è.
 Sembrerebbe che noi guardiamo con gli occhi ma vediamo con il cervello. Che è il vero deus ex machina delle nostre percezioni. Ed alcuni grandi artisti dell’arte raffigurativa ne hanno approfittato. (Il Canaletto, Chauvet, Laskauy, Bellotto, Matisse ed altri ancora)  Solo abbozzando i più minuti particolari delle loro opere che sarà poi il nostro cervello ad opportunamente integrare. (Tale esperienza è stata esaurientemente descritta dal filosofo della mente Daniel C.Dennet in “Seeing is Believing or is it” e  confermata dal neuro scienziato Semir Zeki in “The Neurology of Ambiguity” ed è constatabile da chiunque osservi l’opera d’arte raffigurativa a distanza ravvicinata). Ciò avviene in quanto una infinitesima parte della retina del nostro occhio (definita “punto cieco”) non è in grado di vedere l’infinitesimo particolare che viene osservato. Ma a ciò provvede il cervello elaborando per proprio conto il particolare osservato e restituendolo, così completato, alla nostra consapevole percezione.  Evidentemente la “realtà” non cessa, ancora una volta, di sorprenderci.
Dunque tutto è illusione ? Sicuramente non lo è l’immagine che accompagna il post

Maskenball

mercoledì 17 ottobre 2012

Per favore, non frustate il mare !


Per favore, non frustiamo il mare !

 Chi getta semi al vento, (rischia) di far fiorire il cielo.E’ una frase questa, scritta con lo spray, sul parapetto di Ponte Vittorio a Roma. Dal significato piuttosto ambiguo. Potrebbe anche significare “non ottenere alcun effetto pratico”. Cioè essere l’equivalente del “frustare il mare”. (il risultato sarebbe ovvio). Ma torniamo alle cose serie. E cioè alla dicotomia rilevata dal quotidiano “La Stampa” – che la narra come fosse una parabola – tra il mite Walter ed il “tipo con i baffi” denominato Massimo. Che ostacola Walter in tutti i modi. Con la conseguenza che il “mite Walter” distaccatosi dalla colonna cui si era appoggiato, fa rovinare tutto il “tempio”, facendolo precipitare, (novello Sansone) sui suoi avversari, calcinacci compresi . Sinceramente è difficile immaginare “Walter il mite” nelle vesti di un novello Sansone. Anche se, come ritiene l’articolista,  non converrebbe provocare troppo i miti poiché “tremenda” sarebbe l’ira di costoro. Effettivamente potrebbero diventare incredibilmente terribili. Specie se decidessero di frustare l’acqua.

Maskenball

 

martedì 16 ottobre 2012

EUFORIA DEGLI ABISSI (Il complesso di Icaro)



















EUFORIA DEGLI ABISSI

(il complesso di Icaro)

Più in alto ! Più in alto ancora ! Diceva Icaro a se stesso. Ed alla fine cadde. In prossimità di un ruscello. Con delle ninfe vicino che compiangevano la sua sorte. Che invece, per Icaro, era caduto in un luogo fiabesco. Non soffocante come quello terreno. E che, in fondo, era ciò che desiderava.

Forse molti di noi hanno vissuto una analoga dimensione. Non si tratta di un’atto di orgoglio. Di emulazione. Quello di voler salire in alto. Sempre più in alto. Ed oltretutto non sempre si cade. Si può voler violare la profondità degli abissi marini, sprofondarsi negli anfratti inesplorati da millenni, attraversare deserti, ascendere fino alle cime più inviolate…Ma ad un certo punto ed in completa solitudine ci si arresta. Poiché si ha la sensazione di essere arrivati. Al limite tra l’esistenza e l’in. esistenza. Dove si desidera rimanere. Anzi no, di dissolversi. O meglio si desidera essere in vita  ma al tempo stesso di non esserlo. Ma alla fine si ritorna. Poiché qualcosa di terreno che sta dentro di noi ci sospinge a tornare. Ma quel modo d’essere e di non essere entro cui ci siamo ritrovati solo per qualche attimo rimarrà un costante punto di riferimento in quel che resta del nostro tempo. Perché ci ha reso diversi. Splendidamente diversi. Da noi stessi. E forse, illusoriamente, da tutti gli altri.
Su “Repubblica” del 16/10 us, a proposito del lancio (da 30.045 mt. Di altitudine e della discesa, in caduta libera, a 1.171 Km orari di un campionissimo di questa specialità) l’articolista espone che superare il limite, come in questo caso è avvenuto, significa una cosa sola: aria (quando c’è) e libertà. Potrebbe essere anche così.
Ma non è solo questo. Non è solo questo.

 BlueWind



 


 

lunedì 15 ottobre 2012

RE LEAR


RE LEAR

M.PLACIDO porta in scena (al Quirino di Roma) “Re Lear”. Rilevandovi “aspetti di contemporaneità” perché anche Re Lear (come l’attuale classe politica), avendo scelto a succedergli le due figlie “cattive  Regalla” e “Gonerilla” anziché la figlia “buona  Cordelia” avrebbe fatto una cattiva scelta. Ma questo sembra essere un accostamento piuttosto sforzato. Poiché la classe politica del recente passato non ha in alcun modo scelto i propri eredi avendo scelto se stessa a succedersi (nel futuro). E per rimediare alle conseguenze negative della propria gestione è stata costretta a formare un governo tecnico, quale , temporaneo gestore della cosa pubblica. Come se per governare esista una tecnica…univoca. Come quella per riparare gli scaldabagni. Determinando con ciò un’autentico, grave vulnus. Ai fondamenti della nostra società. Che si basano sulla rappresentatività istituzionale del potere politico. Rappresentatività che riguarda l’intera collettività e le sue aspettative. E qualora si fuoriesca dai binari di scelte che non siano corrette e legittime, è la Magistratura e gli altri organismi di controllo che hanno il potere di intervenire, sanzionando adeguatamente l’accaduto (anche se ex post). Qualora ciò non avvenga, potrebbero farsi strada altre soluzioni, che BW non intende neanche ipotizzare e tanto meno esplicitare..

 BlueWind



 


 

domenica 14 ottobre 2012

Non solo Hopper


Non solo Hopper

Finalmente un’immagine che rivela un innegabile buon gusto. Che non è solo un fatto estetico. Ma molto di più…. (E’ l’immagine promozionale politica Di P.Bersani. Ed al tempo stesso un omaggio reso al Padre (Pinù) che era stato un benzinaio)
 BlueWind

sabato 13 ottobre 2012

MEMORY


MEMORY

(Presto sarà mattina. Un nuovo giorno inizierà. E questa notte sarà solo un ricordo…)

Lo ha scritto il filosofo tedesco Jurgens Habermas. Su un quotidiano del 14/10 us. Che fondamentalmente il premio Nobel (per la pace e la democrazia) all’Europa è un sostegno politico all’attuale Europa così come essa è. Con la sua struttura burocratico- istituzionale. Purtroppo a quella stessa Europa responsabile di ben due conflitti mondiali (ispirati a principi in gran parte antitetici a quelli menzionati nella motivazione del premio Nobel attribuitole). Guerre che hanno provocato ben 64.000.000  caduti. Vittime innocenti di uno statalismo parolaio.

 
 BlueWind

giovedì 11 ottobre 2012

ASTRATTE MERAVIGLIE




















ASTRATTE  MERAVIGLIE

Incredibilmente tutto ha avuto inizio presso la facoltà di filosofia del diritto dell’Università di Mosca. (Allorchè Kandinsky aveva posto a confronto, in una sua ricerca, le pecularietà del diritto antico romano rispetto al diritto russo). In tale occasione, forse anche sotto l’influenza delle moderne teorie scientifiche, si era reso conto che, effettivamente, tutto ciò che conta si nasconde, quasi sotto traccia, nella realtà visibile ed, a prima vista, non si vede.
E ciò risulta applicabile anche all’arte, nel suo complesso, ed all’arte “raffigurativa” in particolare, ove le forme della fisicità devono considerarsi solo il contenitore strumentale non coessenziale a ciò che l’opera d’arte intende comunicare al suo osservatore. Analogamente a ciò che avviene per la musica. Nella quale lo “spartito” e solo lo strumento e non già il risultato artistico del brano musicale che viene eseguito. Risultato artistico che non è altro che la risonanza interiore ed emotiva che esso determina nell’ascoltatore. Di qui, conseguentemente, nasce, nell’arte figurativa, l’astrazione. Cioè il tentativo di evidenziare, non già attraverso l’utilizzazione delle forme della fisicità immediatamente percepibile,  il contenuto essenziale dell’opera artistica. Cioè l’effetto che si vuole provocare nella interiorità dell’osservatore, senza intermediazioni strumentali.
Sembrerebbe che Kandinsky, a giudicare dal successo ottenuto, sia riuscito, nelle sue opere, a realizzare tale intento.

 
 BlueWind



 

LAPSUS (?)


LAPSUS (?)

Chissà se la battuta di Marchionne su Firenze Gli farà vendere più auto (Multipla comprea). Ma è motivo di conforto apprendere che, a rettifica della Sua precedente dichiarazione, non sembra abbia  inteso disconoscere il valore storico- culturale della Città. Poichè si temeva il contrario. Adesso sembra, secondo Marchionne, che Firenze rimanga ugualmente povera  (come lo è l’Italia). Ma non culturalmente.
 BlueWind



 

mercoledì 10 ottobre 2012

ISTRUZIONI CARISMATICHE (per la sopravvivenza)


ISTRUZIONI CARISMATICHE (per la sopravvivenza)

Boom di presenze e di acolti. Per Celentano. Qualcuno ha scoperto che ha carisma. E già la RAI, con ineccepibile spirito emulativo, passa al contrattacco. Prefigurando di mettere in campo…Benigni. (Che sia questa la competività “produttiva”, di cui tanto si discute ?).
In effetti Celentano ha rivelato verità incontestabili. Sul “diritto dei poveri ad avere quello di cui godono i ricchi” (cioè diventare ricchi anch’essi). E sull’esigenza che i maggiori imprenditori italiani, diano anch’essi una mano per “portare l’Italia agli splendori di un tempo in meno di cento anni”. D’accordo. Su tutto. Adesso si attende che qualcuno o qualcun altro ci spieghi come sorseggiare il brodo, quando si deve augurare il buon giorno e la buona notte e se si deve cedere il posto, sui mezzi di trasporto pubblico, alle persone anziane. Ma che sia anch’esso dotato di un’abbondante carisma. Come Celentano.
 BlueWind

martedì 9 ottobre 2012

REALISTICAMENTE (reale)



REALISTICAMENTE  REALE

Normalmente l’artista (delle arti raffigurative) sublima la realtà. Per esprimerne meglio il contenuto. Non visibile, nella realtà…reale, a prima vista. Normalmente il risultato che si ottiene è quello di una realtà (artistica) che esprime una dimensione positiva (anche se si tratta di immagini stracolme di dolore, di sofferenze ma pur sempre non estranee ad una, qualche umana dignità) di sentimenti, di sensazioni, di visionarie astrazioni, valide in ogni tempo e percepibili da chiunque abbia un minimo di intellettuale sensibilità. R.Guttuso, di cui ricorre il centenario della nascita, segue il processo inverso, di sublimazione del reale attraverso l’artistica emersione dei suoi aspetti….più realistici, che per alcuni potrebbero anche apparire troppo pessimistici e deteriori. (Ciò vale ovviamente per le opere come “La Vucciria”, che accompagna il post, “i due amici “ “il bosco dell’amore”, “la discussione“ e molte altre ancora. Non per le raffigurazioni di carattere politico come “i funerali di Togliatti”, “i ritratti di G. Amendola e di A.Moravia”, nei quali l’Autore appare sospinto da altri intendimenti). Trattasi di opere (quelle non aventi valenza politica) non dissociate da un senso di non sopita nostalgia (del tempo che fu) da parte dell’Autore. Che pur nella loro pessimistica sublimazione è innegabile posseggano un loro seduttivo ed invasivo  fascino.
 BlueWind



 

lunedì 8 ottobre 2012

INCIDENTI DI PERCORSO ? (L'isola di Pasqua)



INCIDENTI DI PERCORSO ? (L’isola di Pasqua)

Ma se è vero (cfr. “La Stampa” dell8/10 us., pag IV) che le misure legislative adottate (in materia di economia e lavoro) abbiano tradito le finalità a suo tempo prefigurate ed abbiano avuto uno scarso impatto sull’occupazione, sulla competitività e sull’attrazione degli investimenti stranieri, v’è da chiedersi la ragione per la quale tali prevedibilissimi “incidenti di percorso” non siano stati anteriormente preventivati e neanche attualmente si consideri l’opportunità di porvi rimedio.
Controcorrente. Forse la risposta al quesito potrebbero darcela i 1.500 idoli  (di tufo, pesanti quasi 50 tonnellate ciascuno) dell’isola di Pasqua che da tempo osservano pensierosi l’Oceano e che forse stanno maturando una valutazione che, una volta tanto, non celi, all’interno di una enunciazione/motivazione di principio, la propria veritiera e reale motivazione
 BlueWind

domenica 7 ottobre 2012

RIEN NE VA PLUS


RIEN NE VA PLUS

Ci sarebbe nel nostro cervello una zona che ospiterebbe la percezione del bello. (Denominata corteccia orbito frontale mediale). E che consentirebbe di considerare “bello” tutto ciò che vi transita. Ma che non risolve  il problema di ciò  che deve considerarsi arte. Poiché “arte” non è necessariamente ciò che corrisponde ai mutevolissimi, variabili canoni della bellezza. Ma è qualcos’altro. E molto di più. E’ la capacità di stabilire una sintonia tra un oggetto inanimato (raffigurativo, musicale o quant’altro) ed il suo fruitore. Stabilendo cioè una sorta di comunicazione con quest’ultimo, offrendogli un contributo di trascendenza (e sublimando il “reale” per renderlo più “reale”) che,quando trattasi di arte effettiva, è valido ed è vero in ogni tempo. Arte non è ciò che fa il bello….bello. Ma è molto di più.
Controcorrente. Devo confessarlo. La parte dell’intervento di P.Bersani nel dibattito delle primarie che trasgressivamente (poiché attualmente chi non è trasgressivo con le regole risulta suo malgrado trasgressivo) e coraggiosamente (poiché ha gettato un sasso nello stagno e cioè è stato oggetto di numerose critiche) rivaluta le “regole” a BW è piaciuta. (Evidentemente a patto che le “regole” siano eque, ragionevoli e facilitino il “modus vivendi” della collettività e non lo complichino. E vengano osservate proprio da tutti).
Ed inoltre a BW non è dispiaciuto affatto quel “A noi non ci ammazza più nessuno”. Che è un modo di dire dal sapore presumibilmente e simpaticamente regionalistico, che sta a significare che il problema risulta logicamente, eticamente e definitivamente risolto. Cioè “Rien ne va plus”.
 BlueWind



 


 

sabato 6 ottobre 2012

La vera storia di Lawrence D'Arabia


La vera storia di Lawrence D’Arabia
(La pianista di Copenaghen). Da tempo si era rifugiato in un villaggio della natia Inghilterra. Ove stava trascorrendo una lunga, fastidiosa degenza. La rivide nuovamente. Eseguiva al piano il suo brano preferito. Terminato il quale egli si sentì inaspettatamente meglio. Ed il suo primo pensiero fu quello di riprenderne i contatti. Non fu possibile. Qualche giorno dopo, girovagando su Internet, apprese che non era più tra i viventi. Da qualche anno. Probabilmente aveva voluto inviargli un’ultimo saluto.
Controcorrente. Chissà come avrà gioito Giulio Cesare, nell’al di là, a vedersi in qualche modo associato (Da Gramellini, su La Stampa del 6/10 us.) a Giulio Tremonti per il solo fatto di averne in comune il nome (Giulio) ed aver fondato un nuovo partito in luogo non distante dal Rubicone (cioè Riccione).
BlueWind

venerdì 5 ottobre 2012

DISEPPELLIMENTI (culturali)


DISEPPELLIMENTI (culturali)
Riemerge dal passato (remoto) A.Manzoni  dei Promessi Sposi con le sue divagazioni a proposito di leggi (grida e regolamenti). (cfr. lettere al Direttore su “La Repubblica” del 3/10 us, pag.26) il quale osserva che, all’epoca di cui trattasi, “La forza legale non proteggeva l’uomo tranquillo, inoffensivo e che non avesse altri mezzi di far paura altrui. Non già che mancassero leggi e pene, le leggi anzi diluviavano; i delitti erano numerati e particolareggiati, con minuta prolissità; le pene, pazzamente esorbitanti e, se non basta, aumentabili, quasi per ogni caso;…Con tutto ciò, quelle gride, ripubblicate, rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare l’impotenza dei loro autori. L’impunità era organizzata ed aveva radici che le grida non toccavano, o non potevano smuovere. Tali erano i privilegi di alcune classi, in parte riconosciuti dalla forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste…
Riemerge altresì dal volontario oblio persino G. D’Annunzio (per merito de “La Stampa” del 5/10 us., pag. 31) con uno dei suoi non teneri enunciati: “ C’è oggi in Italia una giovinezza esplosiva ed una decrepitezza ingombrante. Ci sono istituti politici più morti di una cassapanca fessa e tarlata, ma anche demagoghi che credono di aderire alla realtà e non aderiscono se non alla loro camicia sordida”. Bluewind


 

giovedì 4 ottobre 2012

Dromedari....(di sempre)


DROMEDARI ….. (Di sempre )

E’ paziente. E resistente… a tutto (o quasi a tutto). E’ l’”Italiano” di oggi. Forse anche di sempre. Non c’è da aggiungere alcunché. Le notizie del momento sono idonee ad esemplificare ciò che sarebbe superfluo chiarire ulteriormente.
I festini in costume. Il “Montismo” (così viene giornalisticamente definito) anche nel vestiario. (Speriamo di non venire costretti ad indossare i doppi petti). L’ILVA di Taranto, fatta sorgere nel bel mezzo di una città, appartenente ad un Paese che si autodefinisce, giornalisticamente, campione dell’ecologismo.  Il Presidente di una regione che, nella vita di tutti i giorni, avrebbe costantemente occupato un posto auto spettante ad un disabile….e chi più ne ha…più ne metta. Cfr. La Stampa e La Repubblica del 3/10 us.
E l’”Italiano” resiste. E sopravvive (o almeno così sembra). Apparentemente tranquillo. Con una sopportazione che sembra inesauribile. Così sono anche i dromedari. Solo che essi hanno il deserto. Cioè uno spazio senza confini. Con i suoi colori sempre cangianti. E BW  ha il sospetto che il deserto, visivamente, li aiuti.

Bluewind

 

 

mercoledì 3 ottobre 2012

PACE E GIOIA SIAN CON VOI


PACE E GIOIA SIAN CON VOI…

Su “LA STAMPA” del 3/10 us. si narra di un furgoncino “che batte le strade di Alessandria” per ritirare dai negozi, a fine giornata, le derrate invendute, per farne dono alle mense dei poveri. Che bella iniziativa!  Ben venga allora la crisi, che ha in breve tempo esaurito l’era dell’accumulazione “nevrotica e compulsiva”, sostituendola con uno spirito francescano alla “pace e gioia”.
Questa notizia, unita all’altra di incredibile boom di vendite delle bici, ci riporta, per così dire, eticamente al mondo. Un lettore del quotidiano “La Repubblica”, compiacendosi per tale evento e recriminando per il gran numero delle bici che vengono rubate, ne propone la “targatura”. E perché no ? Magari anche l’assicurazione obbligatoria. Evviva ! Quando occorre, la pubblica opinione dà sempre una mano !
Bluewind