sabato 28 aprile 2012

A che punto è la notte (Macbeth III, 4)


A che punto è la notte (Macbeth III,4)

 Non aveva mai letto Keynes. Ma Gli ripeteva spesso. Al nipote (Valentino Parlato): “Miseria fa crescere miseria”. Di tale semplice ovvietà non se ne è tenuto alcun conto. E la notte  fitta della crisi prosegue senza intermezzi.  Mietendo vittime. Sacrifici umani. Qualche tempo fa anche chi non aveva più redditi, sopravviveva, nella miseria, nascondendosi tra le quattro mura della propria abitazione. Adesso non più. Per la propria abitazione deve pagare una specie di canone (denominato in altro modo) allo Stato o a chi per esso. Il moderno capitalismo non ha seguito la ricetta marxista dell’esproprio. (che non avrebbe fruttato alcunché). Ha ritenuto più conveniente far pagare un’onere salato al  nominale  proprietario. La proprietà non è più un furto. Evviva ! E’ un “affitasi”. Il simpatico Gramellini, anche questa volta, sulla “ STAMPA “(del 28/4/012) ha tentato di fare il proprio dovere. Di giornalista. Ed ha messo meticolosamente in luce i problemi che  in questa nostra bella Italia sono ancora in attesa di soluzione. E  metaforicamente, per quanto riguarda il futuro e tutti i suoi presumibili problemi, anch’essi in attesa, gli fa dire, da un immaginario custode del turno, “Mi dispiace, sig futuro, prenda il numeretto e si metta in coda”.
Probabilmente siamo giunti ad un limite di esperienze varcato il quale tutto diventa, apparente, facile e razionale. Anche l’irrazionale. Compresa l’irrazionalità di voler creare una capacità di spesa attraverso la riduzione della capacità di spesa. Senza rendersi conto che si ha a che fare con una collettività di esseri umani, Dove non basta il “bon ton” per risolvere le situazioni. Si aderisce evidentemente al convincimento di Macbeth secondo il quale” all is but toys” (tutto è giocattolo). Ma “è lunga la notte che non trova mai il giorno (Macbeth IV, 3). E’ giocoforza rassegnarsi: A leopard can’t change its spots (un leopardo non può cambiare le proprie macchie) (proverbio scozzese).



Westwind 


mercoledì 25 aprile 2012

Come la mareggiata sul lido (MICIONEIDE)

COME LA MAREGGIATA  SUL  LIDO  (Micioneide)
 Il testo che segue  è tratto dalla pubblicazione “Il gatto romano” di Mario Dell’Arco (pseudonimo)
SIGNORE, se TU volessi reincarnarmi, in una futura vita, in una bestia, ti PREGO: Tieni presente il mio carattere, le mie abitudini, le mie attitudini….Fammi gatto comune, Signore: anche bastardo…purchè goda d’un colore che mi permetta di mimetizzarmi, nell’erba. Non voglio, eludendone l’occhio vigile,  aggranfiare il ramarro che sorseggia come un aperitivo, il solicello.  Non voglio catturare, in piena estasi archeologica, il topo uscito dalla cloaca…Il mio intento, il mio assillo, è di sfuggire l’interesse degli uomini e spezzare, prima che si annodi, il filo di simpatia che sembra legarli immediatamente al gatto. ….Fammi gatto, Signore ma liberami dal bisogno di un letto, d’un cibo, d’una cuccia…Rendi inerte il mio fiuto, insensibile il mio palato, muto il mio stomaco; ch’io non sia costretto, strisciando, scodinzolando, leccando la mano che mi porge il cibo a mortificare iteratamente la mia coscienza….Fammi gatto libero, Signore, fammi rinascere a Roma, buttami al margine di un relitto di monumento, come la mareggiata butta sul lido la mezza conchiglia…

Westwind 









lunedì 23 aprile 2012

Addio MONTI......!


Addio  monti sorgenti dall’acque ed elevati al cielo…cime inuguali…Addio casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte…nella quale  la mente  si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo…addio …..(Dai Promessi Sposi, cap VIII)
Sarà vero che l’IMU è stata voluta…a furor di popolo ?. (Ma…in che senso ?)
Ma che i sacrifici imposti alla collettività siano, sostanzialmente,  esercizi   spirituali ?. Se così fosse, costituirebbero un’autentica novità. Poiché quelli tradizionali-curiali erano ad libitum individuale. Quelli attuali hanno invece un carattere di laicità e  sono imposti alla intera collettività. Obbligatoriamente. Nominalmente la loro finalità sarebbe quella di incrementare occupazione e ripresa Ma non sembrano, con tali finalità, congeniali e consequenziali le misure attuate. Poiché non è neanche astrattamente ipotizzabile di poter incentivare consumi ed occupazione mediante la riduzione della capacità di spesa realizzata attraverso una fiscalità senza precedenti. Come d’altra parte ritenuto anche dalla Corte dei Conti, nell’audizione del Suo Presidente avanti la Camera dei Deputati. Riconoscendo, conseguentemente,  che l’ovvio è ovvio (e non qualcos’altro).“

Westwind 


Del più e del meno


Del più e del meno
  Telfonata colta a volo. Su un autobus in sosta nei pressi di Piazza del Popolo.
“Sei tu ? Stai bene ? Volevo dirti che il 6 giugno mi sposo. Tra poco più di un mese.   In Campidoglio. Mi vuoi bene. Si. Anche io te  ne voglio. Un bene da morire. In viaggio di nozze andiamo a New York. Deve essere una città bella da morire. Quando torno ci vediamo. Ti vengo a trovare. In ufficio. Ceniamo assieme. Nel solito ristorantino. E’ fichissimo. Ci si mangia così bene da morire”.

“Qualunque cosa dico, mi tirano le pietre. Troppe proteste. E’ ora di finirla. In pratica c’è poco spirito costruttivo. Occorre cambiare la testa degli Italiani. Si sono indebitati per acquistare l’abitazione.. Adesso non possono pagare i mutui. E neanche l’IMU. Avrebbero dovuto investire il proprio danaro nell’istruzione dei figli., non sulla casa”.

L’Intervistata era evidentemente sensibilizzata per le numerose critiche ricevute. Ma avrebbe dovuto riflettere meglio, prima di manifestare il Suo pensiero. Infatti che senso ha “investire nell’istruzione” quando c’è la scuola pubblica. E dell’obbligo. A meno che non si riferisse alla laurea. Che evidentemente ha  ormai solo un carattere decorativo. Infatti, che se ne fanno i giovani della laurea ?

 Cavallucci marini. Sembra che siano in via di estinzione. A causa della pesca a strascico. d’altra parte, se non hanno capacità di spesa. Che vivono a fare ?

Dialogo telefonico con una radio privata (a diffusione nazionale): “ Ciao Franco hai sentito cosa avviene per le lauree ? Tu quanto hai pagato per la laurea ?” Franco: “ io nulla L’ho estorta”. Ma forse era una battuta….Come tante altre.
Westwind 
















domenica 22 aprile 2012

TRASCENDENZE D'AUTORE (Hopper)


TRASCENDENZE   D’AUTORE

  E’ in una dimensione di attesa. Forse no. Forse l’attesa è terminata. E’ immersa nella luce solare.  In una sorta di osmosi esistenziale. Con la luce. Nella luce. Del sole. Forse quello dell’immagine è uno dei migliori Hopper. Che, nelle Sue raffigurazioni ,rivela l’orgoglio degli edifici moderni, l’estetica snellezza degli esseri umani, delle superfici incredibilmente lucide e perfette dei nostri tempi ma, nel contempo, ne smaterializza il tutto demistificandolo, snaturandolo, ricreandolo in una dimensione non più meccanicistica e materiale ma, quasi , trascendentale, meno fredda e più umana. (Hopper) è uno dei migliori interpreti dell’aforisma di cui è intrisa in genere la creazione artistica che il suo autore, forse inconsapevolmente, libera dalla sua materialità visiva (quando si tratta di raffigurazioni, di immagini), trascendendola dalla sua apparente realtà per poterne  far comprendere meglio la sua sostanza o, almeno, qualche aspetto di essa, liberando dall’apparenza quel poco che abbiamo percepito mediante la nostra umana sensorialità.
A volte non ci resta che l’arte ed il nostro modo di intenderla a…darci una mano, nella vita.
Verrebbe voglia di parafrasare l’eco  di qualcosa già sentita, tempo fa: “ E’ l’arte bellezza !



Westwind 










sabato 21 aprile 2012

LANCIATORI DI CANNE


LANCIATORI   DI   CANNE

  Soldi nostri ! Soldi nostri !”. Assicura Massimo Gramellini sulla “Stampa” del 21/04/012. Riferendosi a ciò che è stato speso da Bossi e dai Suoi parenti ed amici. Ma non è questo ( o non è solo questo) il problema. Poiché, evidentemente ( e lo voglio anche sperare) “si colpisce uno “ (Bossi) “per educarli tutti”. (Questa volta) nessun privilegio. I “soldi” erano nostri ? Che strano, non ce ne eravamo proprio accorti. (Sarà per un’altra volta).

Cosa “c’azzecca con il post l’immagine che l’accompagna ? (è il celebre quadro espressionista  di Ernst Ludwig Kirchner  Bagnanti che lanciano canne” al quale è stata modificata la denominazione originaria con quella di “ Lanciatori di canne” che prefigura il nuovo passatempo che, in tempo di crisi, vedrà occupati sulle spiaggie i futuri bagnanti della prossima stagione balneare 2012)  (Presumibilmente qualche lettore, tra i più maliziosi, vi vedrà anche qualcos’altro. Che WW potrebbe anche condividere).

Westwind 

venerdì 20 aprile 2012

NON FIORI...(con quel che segue...)

NON  FIORI.. (con quel che segue)
  Un bimbino di 9 anni, iscritto ad una scuola elmentare di Milano (il “Don Orione”) è in grado di utilizzare i congiuntivi. Senza sbagliare. La “ legge del branco” è stata implacabile con lui. I suoi compagni lo hanno emarginato. Giustamente. Nel suo stesso interesse.  Infatti che avvenire potrebbe mai avere in una collettività che, normalmente ignora o sbaglia i congiuntivi ? Gli verrebbero precluse, in futuro, gran parte delle attività che costituiscono lo “status symbol” dell’uomo e della donna di successo. E c’è anche il pericolo che ,se non si correggerà in tempo, gli verrà l’idea di imparare a memoria l’intera Costituzione italiana (questa sì che è un vero congiuntivo. A volte disapplicato od ignorato). Prima che venga modificata. Ma quale necessità ci sarebbe di modificarla ?. Non si poteva continuare a disapplicarla ? Senonchè sembra che  ciò non sarebbe stato “costituzionalmente legittimo”. E forse anch’essa era “ a tempo determinato”. E non ce ne eravamo accorti.   (A proposito, ho sbagliato qualche congiuntivo ?).
Westwind 

giovedì 19 aprile 2012

La politica del bau bau


TECNICAMENTE  RAZIONALE

  Eroicamente ma, come è nel Suo stile, abbastanza gentilmente, GRAMELLINI (nella prima pagina de “La Stampa” del 19/04/012) affronta il problema della “politica bau bau” (come Egli stesso la definisce) con la quale dal vertice governativo si ricorda che se non accettassimo i rimedi propostici, faremmo la fine di Atene. E ricorda, sempre gentilmente, che la visione immaginifica del futuro non può farsi consistere quasi esclusivamente nell’invarianza della “spesa pubblica e del sottobosco corrotto della burocrazia” (così testualmente  la definisce).
Secondo  WW, in vista di un’ideale valido (che durante la resistenza era la liberazione), gli Italiani possano farsi spaventare da alcunché o da chicchessia, ma si pone solo un quesito (tra i tanti). Come possa prefigurarsi una futura ripresa di consumi e di occupazione riducendo, nel contempo, la capacità di spesa della collettività. Quando l’Italia era ancora un’entità esclusivamente agricola (o prevalentemente agrico), furoreggiava il proverbio che “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”. Adesso è passato sicuramente di moda (ci si ubriaca, in un certo senso, sempre ma….in un altro modo). Forse si tratta di un enunciato molto banale  e per nulla tecnico ma, vista la situazione….



Westwind 


















mercoledì 18 aprile 2012

Come uscire dalla crisi


COME USCIRE DALLA CRISI

Finalmente  qualcosa ! (di positivo).
 Westwind 

lunedì 16 aprile 2012

NOBLESSE OBLIGE (Il brambillese)

NOBLESSE OBLIGE (Il brambillese)
Era la capitale “morale”. E adesso ? Primeggiano anagraficamente, seondo le statistiche, (alle quali non è inverecondo non credere) non più i Brambilla ma gli Uhe Hu. Cioè i cognomi cinesi. Si è perduto qualcosa ? Forse quello che si era, da tempo, già perduto. Nel momento in cui – istituzionalmente – si festeggiano i 150 anni dell’Unità D’Italia. Cioè, sostanzialmente, l’italianità degli italiani, forse qualcosa si era perduta ormai da tempo. Cioè l’italianità. Come il latino. (Fortunatamente) ormai desueto. Ed allora ? Come la mettiamo con i cinesi ? Forse potrebbero diventare più italiani degli stessi…italiani. (Spero di si ed al tempo stesso di no).
Comunque sia un omaggio al brambillanese ormai perduto viene offerto dal brano video musicale che accompagna il post. Poiché Noblesse Oblige. Si fa …per dire. Poiché, resti tra Noi, guardandoci attorno , si ha la sensazione ( non è ancora, fortunatamente certezza) che di Noblesse ce ne sia ben poca. Ed anzi che non ce ne sia mai stata affatto (E che forse non se ne conosca neanche il significato). (Forse).
Westwind
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domenica 15 aprile 2012

sabato 14 aprile 2012

MEDIOEVALITA' ALLA RISCOSSA

MEDIOEVALITA’ ALLA RISCOSSA
Meriti solo istituzionali ? O d’altro genere ? Attualmente la stampa dibatte su meriti veri o presunti di Nilde Iotti. E di altre Sue colleghe che, in  politica, ricoprono incarichi istituzionali. Si sostiene anche che sarebbe stata la Sua affettuosa vicinanza al leader maximo a renderLe più agevole la strada (di Presidente della Camera dei Deputati). Secondo altri la  Sua carta vincente sarebbe stata la Sua partecipazione alla resistenza. In realtà il ricordo della Iotti non potrebbe che intrecciarsi e fondersi con il ricordo del Suo modus operandi di Presidente della Camera, svolto con assoluta imparzialità, equilibrio e rispetto per la qualifica rivestita. Tutto il resto è marginale e senza costrutto. A meno di non voler ripercorrere gli stessi itinerari  culturali”del Medioevo. Quando si dibatteva su un problema che ancora oggi non ha trovato soluzione (anch’esso senza costrutto). Quello del sesso degli angeli.
Il post viene accompagnato dal brano video musicale “Memory” interpretato, come sempre splendidamente, da Barbra Streisand (e non poteva essere diversamente, poiché anch’essa porta il mio stesso cognome. (Streisand è il Suo nome d’arte.)
Westwind
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venerdì 13 aprile 2012


ORDEN  Y PROGRESO


Pensavo fosse amore ed invece….era un calesse”. E’ il titolo di un film il cui spezzone accompagna il post. Ma non prendiamolo troppo sul ridere.  Potrebbe anche trattarsi di un aforisma. Che potrebbe anche esprimere  l’attuale disagio della collettività,. Facciamo, ogni tanto, se possibile, questo giochino. Proviamo a sostituire alla locuzione “amore” del titolo del film, qualsiasi altra locuzione (anche  una di quelle più orpellose e tradizionalmente credibili). Vediamo se, con tale modifica, il discorso fila. Cioè se corrisponde a ciò che avviene nella realtà effettiva.  Vi accorgerete che esprimerà la realtà effettiva in almeno 80 casi su 100. Purtroppo. Ma continuiamo a “far finta di nulla”.  Che far più si potea ?  (In “poetichese” il concetto suona meglio)

Westwind

mercoledì 11 aprile 2012

PRATI DI VIOLE E CEMENTO ARMATO (il "Cile")

Non sulla via di Damasco, ma su altra e – a dir poco – più tranquilla, un autorevole articolista de “La Stampa” di Torino (dell’11/4/011) sembra favorevolmente folgorato dallo spostamento della produzione IKEA dall’Estremo Oriente alla “Padania detrottizzata”. Se questo è vero  (e vero lo è, vista l’autorevolezza della fonte) la notizia non ci fa toccare il cielo con il dito. Secondo l’articolista ci si dava per spacciati. Ed invece…..Pare infatti che nessuno sappia fare i rubinetti come noi. Ed i cassetti della cucina. Ed i giocattoli per i bambini   (a norma rigorosamente EUR) Pur riconoscendo che “ la qualità sanno crearla anche gli altri ed anche la produzione in serie “ ma “la qualità in serie”  osserva l’articolista, “ quella rimane una specialità della casa”. Evviva ! Siamo, come al solito, “ i mejo” !  E non solo come navigatori, poeti e quant’altro…( e per il “quant’altro” pregasi consultare il “palazzo della cività romana”, all’EUR di ROMA).
Il post viene accompagnato da un brano video musicale di successo (del “Cile”). Non lasciatevi sfuggire la parte testuale (tutta) che è un flash realistico della situazione. Specie dove vi si afferma che “qualcosa è sbagliato “ (affermazione del “Cile”). Ma forse quasi tutto. (Secondo WW).

WESTWIND

martedì 10 aprile 2012

GRANDE, GRANDE, GRANDE. (LISZT)




GRANDE, GRANDE, GRANDE…(LISZT)

        (trad del cartello di protesta  Non sono veramente liberi coloro che già ritengono di esserlo” Goethe)

Michele Campanella.  Uno dei pianisti più apprezzati in Italia ed all’estero. Riconosciuto come il maggior interprete e sensibilissimo cultore di Liszt. Ha, meglio di altri,  saputo associare alla  Sua eccezionale dimensione musicale quelle della libertà e dell’umanità, intese come congeniali e necessariamente compartecipi dell’esistenza in vita. L’intervista che accompagna il post   ne è una, anche se non adeguatamente completa, riprova.

“La musica scritta è lettera morta se non la si fa rivivere” M Campanella.
“Quando ci si siede al piano, si è liberi. …La libertà è un dono prezioso che viene dal talento e dalle opportunità della vita. Ma va meritato, conquistato, coltivato….Questa libertà dovrebbe permetterci di provare e di trasmettere amore..E’ una immensa fortuna saper suonare, ci fa sentire felici di essere vivi…Ti accorgi di essere libero ad un livello che in pochissime altre attività umane è concesso sperimentare…..”
M.Campanella.



Westwind

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lunedì 9 aprile 2012

Nulla da dire...


 
NULLA DA DIRE…..

 E’  una MARCIA TRIONFALE superba. La richiesta di inserirla in uno dei miei post era contenuta nel commento (che ho letto solo recentemente) al post MALIA (che contiene un brano video musicale meno trionfalistico).  Anche l’esecuzione (niente affatto “fracassona”) è piuttosto apprezzabile, trattandosi della “Scala”, della quale  si fa,  per così dire, quasi  peccato a non parlarne bene.

Westwind

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domenica 8 aprile 2012

Il principe di Homburg ( Heinrich von Kleist)

A VOLTE SI SOGNA……..
…ma si sogna anche quando si è desti ?
E’ questo un quesito che per “Il principe di Homburg” (l’omonimo dramma di Heinrich  , dal quale è stata tratta  l’opera lirica Der Prinz von Homburg di Hans Werner Henze con testo di Ingeborg Bachmann e l’omonimo film di M. Bellocchio) non è stato ancora risolto. In effetti si tratta di un problema esistenziale ( con riflessi psicanalitici) che riguarda tutti noi. Ed, ontologicamente, la nostra stessa esistenza. Il principe, forse, non era completamente in sè, quando, la notte precedente, gli vennero impartite le direttive per la battaglia del giorno dopo contro gli svedesi. Contravvenendo a tali ordini, lanciò i reparti di cavalleria di cui era al comando anticipatamente rispetto a quanto gli era stato ordinato. E per tale ragione vinse la battaglia e sbaragliò gli svedesi. Ma le leggi (specie quelle militari) sono ferree ed inderogabili. E la sanzione prescritta, per tale suo inadempimento era la pena di morte. Gli venne però offerta la possibilità di aver salva la vita se avesse dichiarato che la condanna era ingiusta. Ma rifiutò tale soluzione. Gli sarebbe sembrato di violare la legge ed il proprio codice d’onore. Sentiva che le leggi vanno rispettate. Anche se, in alcuni casi, ingiuste ed antiumane. La circostanza di non essere in se. Di stare in una situazione di sognante sonnambulismo (sindrome di cui era affetto) non poteva esimerlo dal subire la pena prescritta. E’ quello che gli aveva ricordato lo stesso Grande Elettore, dopo la condanna: “Non è nei sogni che si conquista la gloria !”. Questo gli aveva ricordato il Grande Elettore.  Decide quindi di rinunciare all’opportunità di salvarsi. Forse la conclusione del dramma è anch’essa un sogno. Condotto nel luogo che riteneva fosse quello dell’esecuzione e tolta la benda che gli copriva gli occhi, si accorge che quello è il luogo ove si celebrerà il suo matrimonio con Natalia, la sua amata, ed alla presenza della Corte imperiale al gran completo. L’opera di von Kleist venne elaborata fra il 1809 ed il 1811 e pubblicata postuma solo nel 1820, dopo che l’autore si fu tolto la vita ( nel 1811) assieme alla sua compagna Henriette Vogel, nelle gelide acque del Wannsee, nei pressi di Postdam. Ed è incredibile che la tormentata esistenza di von Kleist, caratterizzata  da una costante rivolta contro gli autoritarismi di ogni specie, abbia avuto letterariamente termine con il “Principe D’Homburg “che è, sostanzialmente una esaltazione dell’autoritarismo e della più assoluta e sovrumana obbedienza agli ordini ricevuti. Il dramma godette di una discreta popolarità nella Germania nazista. E se ne comprendono le ragioni. L’ambiguo finale del dramma vede il Principe di Homburg che non riesce a credere di essere ancora vivo e chiede se si tratti di un sogno. “Un sogno e cos’altro ?” gli  viene risposto.
Resta solo , ontologicamente, da  chiarire se, a volte, anche la nostra vita è un sogno, anche quando siamo desti. La risposta ce la facciamo dare dalla brava cantante italo tedesca Lisa Del Bo, con il brano video musicale Vaya con Dios, mentre naviga su un battello d’epoca sulle splendide acque del mar Baltico.
Westwind
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venerdì 6 aprile 2012

I DUE AMICI


Quel poco (e quel molto)….



Sono due amici. Che si dividono  quel poco (e quel molto) che essi hanno. La foto ritrae una dimensione che non è solitamente congeniale alle presenze  (cosiddette) evolute. Ma che potrebbe essere coerente con quella che dovrebbe essere la dimensione di  queste festività pasquali. Buona Pasqua  a Tutti !

Westwind

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domenica 1 aprile 2012

CAROLINA (fuori dal coro dei "gradisca !")


CAROLINA (fuori dal coro dei “gradisca”)


   
 CAROLINA KOSTNER. Ha superato Se stessa. Dando il massimo. Di Se stessa. Ha, con il Suo exploit, valorizzato l’umanità intera. Mostrando che con l’impegno personale. Con la perseveranza.  Con il sacrificio. Ed anche con l’assenza di sponsorizzazioni e sostegni di qualsivoglia specie si può superare se stessi, rendendo di ciò partecipe implicitamente, ciascuno di noi. In quanto ciascuno di noi, chi più chi meno, potrebbe dare il massimo. Di se stesso. Il suo massimo.. Grazie Carolina !

Westwind