mercoledì 29 febbraio 2012

OTTICA TERRESTRE (e non solo) R.M.RILKE

OTTICA TERRESTRE (e non solo)
(RAINER MARIA RILKE)
Con il consueto stile giornalistico Gramellini ( su la “Stampa” del 29/02/012) bacchetta i Suoi Colleghi, editorialisti del “Giornale “ e di “Libero” per aver costoro pesantemente ironizzato sulla vicenda del NO TAV  arrampicatosi su un traliccio elettrico ed attualmente in coma. WW condivide tale  (a dir poco) dissenso dell’amico Gramellini, in quanto ritiene che si deve sempre avere rispetto per il dolore e con esso per la vita di chicchessia. Ma non crede di dover esprimere alcuna meraviglia per ciò che sembra essere una costante  piuttosto consueta della nostra esistenza collettiva.  Che è il NON SENSE. E cioè la battuta, la vicenda, l’atteggiamento, l’azione poste in essere senza neanche una apparente razionalità. Prive di un sensato fondamento logico E  che quindi risultano sostanzialmente fine a se stesse. Esemplificativamente si può iniziare dagli “otto milioni di baionette” (ammesso che siano mai esistite) . Come se le guerre si vincessero a baionettate. Ed a proseguire con  le scarpe di cartone, fornite in dotazione ai nostri militari inviati in Russia ed in Albania. Si potrebbe proseguire ulteriormente con l’affermazione, posteriormente addotta per giustificare la guerra, che sarebbe stata dichiarata in quanto si riteneva che sarebbe durata poco (solo il tempo per procurarsi i 1000 morti occorrenti per sedersi al tavolo della pace). Come se non fosse notorio che le guerre non durano mai poco. E si sa, quando iniziano e mai quando finiscono. Ai tempi attuali si potrebbero menzionare anche le verniciature, presumibilmente, notturne dei treni. Anche dei vetri dei finestrini. Le biciclette assicurate da incauti ciclisti ecologisti ai pali stradali  e ritrovate la mattina successiva con danni tali da risultare inservibili. Ed a queste potrebbe anche aggiungersi la risalita sul traliccio elettrico, un ulteriore NON SENSE… E così la guerra dei NON SENSE continua ancora…
Accompagna il post (per elevarne possibilmente il tono) uno stralcio del brano musicale “METAMORPHOSIS” di Richard Strauss (inserirlo integralmente sarebbe stato non conveniente poiché ha durata di 28 minuti) che per molti esperti musicali sembra essere la parametrazione più coerente del messaggio poetico- filosofico lasciatoci da Rilke, che quasi un centinaio di anni prima del filosofo sociologo Derrida, aveva definito la nostra esistenza come la sfera della caducità cui apparteniamo, la “realtà del doppio regno”, nel quale la vita e la sua cessazione appartengono allo stesso modo di essere, assieme alle cose che ci circondano, che, come noi, “del morire vivono”.Nel precedente post (Metamorphosis) v’è la prima parte dell’omonimo brano eseguita però al piano dalla eccezionale Bianca Partic.
Westwind
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domenica 26 febbraio 2012

Suonatori di piffero (in libera uscita)

PIFFERAI (in Libera uscita)
Non si tratta di dissacrare Socrate. (Che addirittura venne fatto santo da Erasmo da Rotterdam che soleva dire: “Sancte Socrates, ora pro nobis”.) Ha, in parte, imitato un grande filosofo suo predecessore, che era solito uscire la sera per guardare il cielo. Ed allorchè ebbe ad inciampare su una buca, fu redarguito dalla sua domestica. Che gli espresse ironicamente la sua perplessità poichè lui, pur conoscendo tutto del creato, non si era accorto delle buche esistenti sulla strada. Inimitabile è il pensiero di Socrate, quando afferma che quando “i conti non tornano” c’è qualcosa  non va nel metodo di indagine.  Un principio dal quale è derivato il convincimento della scienza moderna, secondo il quale ogni regola o legge scientifica è valida solo “fino alla prova del contrario”. La ragione addotta da Socrate per giustificare la sua rinuncia alla vita  è quella di non aggiungere all’ingiustizia della legge altra ingiustizia costituita dalla sua fuga. Senonchè la possibilità  di evitare la morte con la fuga (rectius : con l’esilio) gli veniva offerta dalla legge stessa, in alternativa alla morte; e pertanto qualora vi avesse aderito, non avrebbe commesso alcuna violazione di legge ma vi avrebbe puntualmente ottemperato. Trattavasi comunque di legge ingiusta, come ritenuto dallo stesso Socrate, e quando la legge è ingiusta, non è solo ingiusta ma è qualcosa molto di più. In alcuni casi può portare molto ma molto lontano. Mi sovviene di quella fiaba, definita impropriamente per bambini, del pifferaio di Hamelin, che con il suono del suo piffero riusciva ad incantare branchi di famelici topi fino al punto di farli autoannegare nel fiume limitrofo all’abitato. Trascinando, purtroppo, con loro  anche quei loro amici che non erano per nulla convinti di doversi aggregare al gruppo.
Westwind                                                    
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venerdì 24 febbraio 2012

REISE NACH OMSK (Siberia Occidentale)

REISE NACH OMSK (Siberia Occidentale)
 Discese dal treno. Non era una stazione. Era una semplice fermata. A 15 km da OMSK. Nella sconfinata pianura siberiana. Coperta d’erba.  Di un verde intenso. Non accelerò il suo passo. Era gradevole sentirsi carezzare il volto dall’erba alta. Sentirne l’amichevole, leggero fruscio. Come di benvenuto. Ed eccola. Quella che era stata la sua casa, di un tempo. Con la sua bassa staccionata in legno, leggermente inclinatasi per il vento degli innumerevoli anni trascorsi. Anch’essa  con le tavole fessurate ed ingrigite. Quando vi entrò, il cigolio della porta gli sembrò un saluto. Che quasi accompagnasse quelli che c’erano, una volta. Assieme alla sua compagna di giochi, che adesso viveva ad Helsinki e lavorava in una fabbrica di cioccolati. Accese la stufa. Faceva fumo. Evidentemente qualche volatile si era installato nel tubo di fuoriuscita del fumo, riducendone il tiraggio. Questa notte avrebbe dormito lì dentro. Tra il fumo e la polvere. Che gli sembravano quasi presenze amiche. Non voleva perdersi, ancora una volta, lo spettacolo dell’alba. La mattina successiva. Dell’alba come tanti anni prima. Come se il tempo non fosse passato. Come se nulla fosse avvenuto. Un’alba dorata nella sterminata infinità della pianura siberiana.
Westwind 

giovedì 23 febbraio 2012

VERITA' NUDA


VERITA’ NUDA



 Replicando ad un lettore che lo accusa di essere un comunista che non disprezza la ricchezza, Gramellini (su la “Stampa” del 23/02/012) con la Sua consueta eleganza replica che “nascere ricchi è una fortuna. Diventarlo…è un merito…non si tratta di una colpa..Ed il fatto di essere valutati dal mercato non rappresenta di per se una vergogna” e non lo urta che “MONTI abbia i milioni”. Lo urterebbe “se li avesse rubati e se li ostentasse”. Bene, quasi tutto. Tranne il riferimento al “mercato”. Che è uno dei numerosi feticci ideologici ai quali qualcuno fa finta di crederci anche se (qualora venga rettamente inteso) sostanzialmente non esiste.  Se così non fosse, non si spiegherebbe per quale ragione  (trattasi di una banalissima esemplificazione) la banca corrisponda al correntista un’interesse sotto zero mentre, in caso di scoperto, ne percepisca un altro di ammontare di gran lunga superiore. Se a ciò deve attribuirsi un significato, quest’ultimo non può che essere quello di ritenere che il danaro non ha lo stesso valore per tutti. Ma, ad es (guarda caso) per le banche ne ha uno maggiore.



Westwind 

mercoledì 22 febbraio 2012

IL VIAGGIO


IL VIAGGIO

 

Stazione di partenza
forse anche di arrivo
Il viaggio è stato breve,
forse brevissimo;
forse non si era
neanche mai iniziato.
Forse è stato solo
il desiderio di partire.


 
Westwind 




martedì 21 febbraio 2012

NOTIZIA (L'ago nel pagliaio)


NOTIZIA (L’ago nel pagliaio)

 “Disgusta ma non stupisce” sostiene Gramellini sulla “STAMPA” del 21/2/012 che “ il direttore del Policlinico romano trovi normale che una sua paziente giaccia da giorni nell’anticamera del pronto soccorso,  legata mani e piedi alla barella come un’indemoniata per evitare di cadere”.
Ma generalizzando, come fa con garbo giornalistico Gramellini, si potrebbero menzionare “ le cose allucinanti di cui non si stupisce più nessuno”. Come “stare per ore in un ufficio pubblico trattati come intrusi…studiare in scuole che vanno a pezzi…curarsi in ospedali che farebbero ammalare i sani…” E – secondo WW – se ci si deve scandalizzare,  ci sarebbe solo….l’imbarazzo della scelta…per non dire altro. E si è giunti a tal punto che ci si stupisce quando qualcosa funziona come dovrebbe.  Segno è che ormai il malfunzionamento  (chiamiamolo così) è diventato cosa abituale e quindi, alla lunga, potrebbe anche risultare inavvertibile. Ovviamente per chi riesca a sopravviverci.

Westwind 

lunedì 20 febbraio 2012

L'EDIFICIO E' IN ROVINA

L’EDIFICIO E’ IN ROVINA.
 “L’onestà è morta…la falsità dice il vero. E la verità si fa menzogna….tutti calpestano la legge. …Ciascuno avidamente si sforza solo di arricchire, poiché la gloria più grande è vantare le proprie ricchezze…Nessuno rimane fedele a chi lo è con lui, non lo è più Giove con Giunone, né Didone con Enea… La nave della Chiesa, squassata dalle onde, fa naufragio…Un tempo fiorivano gli studi, ora annoiano soltanto; a lungo il sapere è stato importante, ora vale più l’ozio ( se giocoso)…. Gli asini suonano la lira, i buoi danzano nelle sale  ed i bifolchi sono diventati cavalieri. …. (Dai “Carmina Burana”). EVVIVA !
Westwind 


domenica 19 febbraio 2012


E’ stato tutto un equivoco. (Azzurro)  



In effetti voleva rilanciare  giornali  e le riviste. Consigliando loro di parlare di “religione
Ritenendo di trovarsi in un oratorio. Mentre si trovava ad un festival. Quello di S.Remo. (Santo …ma non troppo). Con un compenso, evidentemente a Sua insaputa, a dir poco impensabile. Che, successivamente, ebbe a destinare ad opere di bene (peraltro non specificamente denominate). Ed allora, anche se è senza colpa. (E nessuno, apertis verbis, potrebbe esplicitare il contrario) occorrerebbe  comunque che paghi una qualche penitenza. (come è consuetudine del nostro Paese. Che è tradizionalmente “cattolico” e forse anche “apostolico romano “. Non è così?). (Allegri amici – se ve ne sono -  L’ordine, come è sempre, regna a Varsavia). Ed allora, quale migliore penitenza se non quella dell’audizione di “Azzurro” di Paolo Conte (non per niente un avvocato. Di quelli veri. Brano interpretato da un “vero” Adriano Celentano ). (il post è pubblicato anche su “Lupo rosso” “westwind.blocspot.com”).

Westwind 




sabato 18 febbraio 2012

TUTTO SI RINNOVA (perchè rimanga come prima)

TUTTO SI RINNOVA (perché rimanga come prima)  
Ma ve ne eravati accorti ? Del rinnovamento. Di tutto (o quasi). Da qualche tempo vengono modificati (rectius: rinnovati) anche i brani della musica leggera .Nel brano l’”Italiano vero”, in una sua parte è stata  espurgata la locuzione “vero”. Prima esistente. L’esecutore non canta più “Sono un’italiano vero” ma solo “Sono un’italiano”. Ciò avviene nelle esecuzioni RAI e forse in quelle di MEDIASET (Non seguo i suoi programmi). E, forse, questo è solo l’inizio…sperando che ci sia un seguito (non disdicevole)  anche in altri ambiti. Sembra troppo forte questo mio enunciato ?. In questo casò dirò come dice ( o meglio come “diceva”) Toto Cotugno : “Lasciatemi cantare, sono (forse) un’italiano vero”. Ma chi sa se veramente lo sono !. Speriamo comunque che il “rinnovamento” non si estenda  anche “ alla pizza napoletana”.  (Il paese si ribellerebbe) Ovviamente si potrebbe cambiarne denominazione, tanto per fare qualcosa di nuovo. A condizione che tutto (specie la ricetta) rimanga come prima. Come prima.  Ma di questo WW ne ha, quasi, la certezza.

Westwind 







martedì 14 febbraio 2012

Il giorno sconosciuto.

Lo sai che è per TE

Ch'a staga bin...e cerea


CH’A  STAGA  BIN  e  CEREA ! (Stia bene ed..arrivederci…!)

Lo riconobbe subito. Nella bettola di Malmò. Stava guardando la televisione. Trasmettevano, da Salisburgo, il “Flauto magico”. Era di scena lo stupendo brano della “Regina della Notte”. Un brano che coinvolge. Travolge. Che trasporta  in un’altra dimensione. Che fa estraniare dal proprio io. Quasi con voluttà.

Era ormai giunto al termine della sua indagine personale. Finalizzata ad individuare un criminale nazista, che aveva spento la vita ad alcuni suoi amici. Nella zona di Cuneo. Si era rifugiato in Svezia. A Malmò, ove risiedeva in una sfarzosa villa, nelle adiacenze della città.  Si recò al più vicino comando di polizia, qualificandosi. Il funzionario ivi addetto, cortesissimo,  gli mostrò una cartella, con alcune fotografie. “Guardi un poco, lo riconosce ?”. Si, era lui. Non c’erano dubbi. “Bene” gli disse il funzionario “ Lei ha compiuto il suo dovere. Adesso, con calma, mi faccia una relazione. (Ha tutto il tempo che vuole) . Ed adesso - , come si dice dalle vostre parti…: Ch’a staga bin…e cerea

Fatti personaggi e situazioni della vicenda (in parte desunti dal racconto di M. Soldati “ La fine di Flok”) sono puramente immaginari e non si riferiscono a situazioni reali….anche se si potrebbe dare il caso che…

Westwind

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domenica 12 febbraio 2012

INCONTRI....CASUALI



INCONTRI…CASUALI

Un piccolo monaco. Di un monastero di S.Margherita di Savoia. Si recava ogni pomeriggio sulla spiaggia. Terminate le incombenze che era suo compito effettuare. Al convento prevalevano i monaci arroganti e superficiali. Danarosi, per estrazione familiare. Pregavano tutto il giorno. Spesso…addormentandosi nella preghiera. Il piccolo monaco, invece, sulla spiaggia, ogni volta ritrovava il suo mondo. La sabbia bianchissima, di consistenza vetrosa, fatta di minuscoli granelli, gli sembrava simboleggiasse l’infinito. L’eternità. La luce sembrava provenire da qualsiasi direzione. Non solo dal sole. L’aria. Mite, tersa ed incontaminata. Il mare, anch’esso apparentemente infinito, di un azzurro leggero, sbriluccicante alla luce. Questo era, per il fraticello, il creato. Di cui essere grati. Un giorno la sua sosta venne scossa da un sordo, lontano frastuono che sembrava essere di una folta schiera di armati a cavallo. Come a rendergliene conto, un voce, dentro di lui, suggerì che si trattava dell’armata di Federico II di Svevia, che accompagnava il sovrano nel suo percorso verso l’Etna. Che di lì in poi, sarebbe stata la sua ultima dimora.

Era il 13/12/1250. Nella stessa data il sovrano aveva concluso la sua vita terrena.
E’ questa oltre che (tutta) una leggenda anche un mito. Che l’Etna ovviamente non può confermare (ma neanche smentire). Ma che, come ogni mito, potrebbe aiutarci a comprendere meglio la “realtà”. Fù indubbiamente un caso che, tempo fa, mi sia imbattuto in un albergo, denominato “Hotel Svevia”, ove ho potuto fotograficamente riprendere le due immagini che accompagnano questo post. Sono di due grandi dipinti di un artista, specializzato nelle raffigurazioni  di Federico II di Svevia. Ed anch’esso, attualmente, non più in vita.

Westwind

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sabato 11 febbraio 2012

REGINA DELLA NOTTE (E non solo...)

Masquerade (Sotto mentite spoglie)
 Il sociologo ed economista Max Weber, nella sua monumentale opera “Economia e società”, sosteneva,  che il superamento del medioevo doveva considerarsi attuato mediante la  semplificazione delle procedure amministrative/burocratiche/ istituzionali inerenti la vita della collettività. Siamo sicuri che ciò sia effettivamente avvenuto o non è vero il contrario ?
Siamo convinti che l’informatica, costituente un formidabile contributo allo sviluppo non solo tecnologico, abbia in qualche modo contribuito alla semplificazione e liberalizzazione delle predette procedure o, piuttosto, non è vero il contrario ?
 Siamo sicuri di trovarci in un’epoca veramente successiva al medioevo o non  nel medioevo prossimo venturo già da tempo ipotizzato ?
Siamo proprio convinti che il diritto alla privacy ed il divieto alle intercettazioni, non tutelino, di fatto, qualcos’altro rispetto all’idealizzato ed ufficialmente enunciato diritto alla privacy di chi non ha nulla da nascondere ?
C’è pertanto (e convive con noi) una realtà per così dire mascherata, ove ogni cosa non è come dovrebbe essere o almeno apparire e le cui finalità risultano, di fatto, contrastanti o divergenti da quelle palesemente ufficializzate.
Parliamo di banche. Erano, secondo una definizione ormai datata, le custodi del risparmio. E’ ancora così ? Sembrerebbe di no, se si pone mente (anche sul piano internazionale) ai giochetti finanziari dei così detti “derivati” (carta straccia venduta ai clienti), che hanno messo sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori.
 Chi ormai più  si ricorda che la categoria dei loro promotori, definiti giovani yuppies, furono idealizzati, lodati, orpellati e trionfalisticamente fatti rivivere come soggetti di numerosi films. Furono altresì pubblicamente portati ad esempio da eminenti personaggi  politici ed economici  (non faccio nomi…ma potrei farli) come esempi da imitare perché erano giovani che si erano inventati un lavoro.
A questo punto potremmo ipotizzare un giochetto, quello dei significati occulti (ma non troppo).
Attribuiamo a ciascun termine la definizione opposta o divergente (rispetto alla finalità che si era ufficialmente enunciata).
Ad esempio, per quanto riguarda le banche, ipotizziamo  che siano esattamente l’opposto della definizione di “custodi del risparmio”. (E’ evidentemente un’ipotesi solo teorica, quella che si potrebbe definire “cattedraticamente” un’ “ipotesi di scuola”).
Analogamente si potrebbe procedere per tutta la residua terminologia, capovolgendone i significati ufficiali o facendone divergere le finalità, giustificatrici, pubblicamente enunciate.
 Ecco che  allora i vari significati, contrastanti con quelli ufficiali, risulterebbero aderenti alla realtà effettiva e non alla virtualità proclamata ufficialmente.
Che vuol dire tutto ciò, che i significati dei termini normalmente utilizzati per definire delle fattispecie sociali, economiche ecc. sono oggetto di travestimento ? E cioè sono delle mascherate ovverosia delle maschere ? Sono tante le maschere. Nel post ne abbiamo inserita qualcuna, tra le più eleganti (le banche. Facciamo finta che sia così).
Ce n’è per tutti i gusti e di tutti i colori. Si può scegliere il colore preferito, la scelta è libera, questo si. ( E non meravigliamoci se c’è poi la crisi. Se non si è in grado, almeno al livello di ufficialità, di dire “ pane al pane e vino al vino”.

                                                                         WESTWIND

UNA STORIA SEMPLICE


UNA STORIA SEMPLICE (dal Racconto di  M. SoldatiIl Berretto Di Cuoio”)

Non era affatto un’intellettuale. Anche se ne aveva l’aria. Sorrideva di rado. Viveva assieme alla anziana madre. In quella piccola cittadina di provincia (del sud).  Condividendone la sua pensione di reversibilità.  A molti doveva sembrare lo “scemo del villaggio”. Ma non era  così . Aveva commesso un unico errore. In gioventù. Laureandosi. E rifiutandosi di imparare un mestiere. Viveva così, senza fare nulla. Guardandosi attorno. Recluso in un completo isolamento. Ferito nel suo orgoglio. Con l’umiliazione di sentirsi un’escluso. Un senza lavoro.  Un “bamboccione”, come direbbe qualcuno. Fino a che, nella zona, si installò un cantiere. Di una autostrada. Si fece assumere. Come factotum. Tutto fare. Lavorò fino all’ultimo giorno. Fino a che il cantiere venne chiuso. Non tornò dalla madre. Sarebbe stato troppo umiliante. Cominciò a dormire per strada. Una mattina lo trovarono disteso in terra, senza vita. Davanti al cantiere. Con il berretto di cuoio con la visiera che gli era stato regalato. E che gli era molto caro, poiché gli dava un’aspetto da duro.  Da camionista. E che qualcuno si portò via. Conservandolo per ricordo..

Westwind

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venerdì 10 febbraio 2012

Peccato capitale....l'invidia ?


PECCATO…CAPITALE  (L’INVIDIA ?)

Ha superato se stesso. GRAMELLINI (su “LA STAMPA” di Torino).  Dopo l’incontro tra OBAMA e MONTI (con immagini affiancate di Berlusconi e Monti sul TIME) si è posto degli interrogativi fondamentali. Che non possono definirsi intelligenti. Sono molto di più. Chi ha le orecchie più grandi ? Tra Berlusconi e Monti ? Chi incarna la destra moderna ? (Tra i due). A chi si è ispirato Leonardo per il sorriso della Gioconda ? (Chissà) Com’è possibile che in appena tre mesi, il tempo che Alemanno impiega per mettere le catene ( ovviamente alla città, non a Se stesso), secondo il TIME,  si è  passati dallo status di economia più pericolosa del pianeta a quello di ultima speranza dell’EUROPA  “Da chi comprereste una barzelletta “usata” ?  (E’ sempre GRAMELLINI che parla : “Io da MONTI, adoro l’umorismo lugubre”)..“L’italiano medo assomiglia ad uno dei due. Il suo sogno è essere MONTI di giorno e BERLUSCONI di notte? Ma “quando mai  metteranno BERSANI sulla copertina di TIME ? “.  Io penso: mai. (anche se è simpatico). Ma questo non è e non vuole essere un giudizio politico. Lo invidio (GRAMELLINI). Ha preso le distanze sembrando di non volerle prendere. Scherzosamente (almeno in apparenza). Mi sembra di trovarmi nel…mio mondo. Non sono solo !. (Endlich !). Il post è senza immagini. Non divertiamoci troppo. In fondo siamo in crisi.

Westwind

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giovedì 9 febbraio 2012

Il secondo tempo

Il secondo  tempo
La voce roca di Clinton Eastwood – durante l’intervallo del Superbowl – ammoniva che non bisogna arrendersi alla sconfitta, perché c’è sempre un secondo tempo da giocare.  Occorre sollevare gli occhi dai listini di borsa. Indicando al Paese un orizzonte. Una prospettiva. Nella vita delle Nazioni, come in quella degli individui. La paura di perdere o di aver perso porta sempre alla sconfitta. E vanifica i sacrifici che vengono fatti in suo nome. (Fin quì Gramellini su “La Stampa del 9/2/12)  (E’ un messaggio “kriptato”. Per coloro che se la sentono di  dekriptarlo”). Lacrime e sangue, Churchil insegna, hanno un senso solo quando c’è un secondo tempo da giocare. Poiché a volte, con il preteso dell’inettuabile e con tutte le  apparenti buoni ragioni, si può mettere in gioco la stessa “Libertà”. La Democrazia. “Che è raro si perda solo in una volta”.(David Hume). A volte ( e questo è un pensiero di WW) si può perdere ancche “a piccole dosi”. Con l’aiuto di tutti. Di coloro che non attendono il secondo tempo.
Westwind
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sabato 4 febbraio 2012

E' solo un granello di polvere (Marzabotto 1944)


E‘ solo un granello di  polvere (Marzabotto 1944)

Venne  eseguito un rastrellamento. Nel paese. Gli abili vennero deportati in Germania. Gli inabili vennero trucidati. La Corte Internazionale dell’Aja, supremo organo giurisdizionale dell’ONU, ha statuito che delle conseguenze economiche di tale strage (come anche di altre) non può farsene carico alla Germania, poiché ha sottoscritto nel 1961 un trattato di riparazione bellica accettando di pagare  40 milioni di marchi agli italiani “vittime della persecuzione nazista a causa della loro razza, religione e visione politica”. Ignorandosì però, da parte della Suprema Corte, che la vicenda di Marzabotto (così come tante altre) non può farsi rientrare in tali motivazioni.

(Dal telefilm “Poirot” trasmesso da Rete quattro il 4/2/12).
Dal balcone ambedue osservavano la radura.
Lei notò qualcosa che luccicava sul viso di lui.
“E’ una lacrima ?”. Gli disse.
“No”  si affrettò a rispondere lui “è solo un granello di polvere”

Westwind

venerdì 3 febbraio 2012

If God be for us....

E‘ vero, il brano  video  musicale  l’avevo pubblicato  un’altra volta.  Ma  è  troppo coinvolgente  per  non    pubblicarlo ancora.
Westwind

giovedì 2 febbraio 2012

Vissi D'arte (senza posto fisso)


Vislawa  Szymborska (Poetessa polacca- Premio Nobel 1996)

Non è più tra i viventi. (Ma è sempre con noi)  Amava intensamente la vita. Con tutte le sue luci ed ombre. Una volta disse: “Il mondo, qualunque cosa noi ne pensiamo,….questo mondo è stupefacente”. Cioè, il vero miracolo della vita è la vita stessa. “Un miracolo, basta guardarsi intorno…”.La Sua poesia è intrisa di una continua, evanescente ironia espressiva che risulta, quasi sempre, alquanto dubbiosa, mai definitiva, sempre socchiusa ad ogni confronto, ad ulteriori spazi di riflessione.E’ questo il mondo ideale della poesia, nel quale alla disperazione si accompagna l’incanto di ciò che esiste.
Ritengo che il Suo saluto a tutti noi sia custodito in alcune strofe del brano poetico “Allegro ma non troppo”. “Sei bella, dico alla vita/…cerco di accattivarmela/di blandirla, di vezzeggiarla…Quanto è di campo questo grillo/e di bosco questo frutto/mai l’avrei creduto/se non avessi vissuto !/…Da centomila anni almeno/sorridendo ti corteggio…/ Sei bella, dico alla vita…                            
(Ciao Poetessa !)

Westwind

Vissi d’arte  (senza posto fisso).

E’ veramente una noia questo posto fisso ! Assai meglio il precariato. L’incertezza del futuro. Quella di non poter, forse, pagare la rata del mutuo alla fine del mese. E di non poter mantenere la famiglia. E di vedersi sottrarre i figli poiché non si hanno i mezzi  per mantenerli. “E’ bello cambiare !” Questa  è la nuova parola d’ordine. Che felicità ! I giovani devono svegliarsi. I più anziani devono far loro spazio ( Indovinate come !) Forse hanno vissuto troppo. Ed allora….? Evviva il Pil, lo spread, il tecnicismo e quant’altro…Ma siamo proprio sicuri che siano proprio questi i valori  di coloro che hanno partecipato al Risorgimento ed alla Resistenza ?

Ero tentato di far accompagnare il post dalla celebre romanza “Vissi d’arte”. Ma poi ho cambiato idea, intendendo dedicare questo post a tutti i Babbi e Babbini (viventi o no) dei frequentatori (o no) di questo post poiché qualcosa mi dice che ne condivideranno il contenuto. 

Westwind

mercoledì 1 febbraio 2012

DOVETE MANGIARE DI MENO (c'è la crisi)

Dovete mangiare di meno (C’è la crisi)
Una compagnia aerea medioorientale ha rinnovato le uniformi di volo delle sue hostess. Ma le nuove divise sono tutte di taglia 42, troppo sexy e con un lungo spacco alla gonna. Di quì proteste generali ” e se qualcuna delle divise non ci entrasse ? “Hanno chiesto alcune sindacaliste. “Non vorremmo che ci fossero sanzioni disciplinari, per chi non ha la taglia giusta.. O riduzioni di stipendio. E poi queste nuove disposizioni sono altamente lesive della dignità femminile, marcatamente sessiste nonchè discriminatorie. E non tengono conto che l’età media delle assistenti di volo sfiora  i 42 anni .” Hanno aggiunto alcune altre.”. Ma un’impiegato della categoria medio alta, sicuramente un provocatore, ha osservato (ad alta voce ed allontanandosi, subito dopo, frettolosamente): “Dovete mangiare di meno. C’è la crisi !”.
Westwind
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