martedì 31 gennaio 2012

AND ALL WAS LIGHT


AND  ALL  WAS  LIGHT

Il sapere molte cose non insegna ad avere intelletto (Eraclito di Efeso 535/475 A.C.)

Aristotele riteneva che le pietre cadessero verso il basso per raggiungere la  loro sede naturale, il centro della terra. Avvicinandosi al suolo aumentavano di velocità perché erano liete di tornare alla loro dimora. Tale considerazione venne ritenuta valida e rimase  incontrastata per quasi 2.000 anni. Finchè Galileo rivelò che tale teoria era infondata. Per questo venne accusato di eresia. Venne ufficialmente assolto nell’ottobre del 1992, ad opera di Giovanni Paolo II. Dando così modo ai giornali di tutto il mondo di festeggiare l’evento. “E’ ufficiale – commentò il Los Angeles Times – la terra gira intorno al sole anche per il Vaticano !”. La riabilitazione non intervenne in tempi rapidi. E non si adeguò pertanto a quanto auspicava, per un altro ben più banale problema, quel personaggio medioevale del film  Ciò che avreste voluto sapere sul sesso e non avete osato chiedere”, intepretato da Woody Allen, che disse: “ “Devo pensare in fretta a qualcosa prima che arrivi il Rinascimento e finiamo tutti dipinti in un quadro”. Fu, in seguito, Newton ad intuire la fondamentale esistenza della forza di gravità, che vincola i pianeti alle loro ellissi. Qualcuno ebbe modo di ricordare la frase che Newton ripeteva spesso : “Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti”. E qualcun altro,  il poeta inglese A. Pope,  ebbe poeticamente a dire: “Nature  and Nature’s laws  lay hid in night. God said Newton be ! And all was light.  (La natura e le leggi di natura giacevano nascoste dalla notte. Finchè Dio disse: Sia Newton ! E tutto fu luce).

Westwind

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lunedì 30 gennaio 2012

Salotto del dèjà vu


Paradiso  perduto
Secondo Gramellini  (sulla 1° pagina della “Stampa” del 30/1/12) questi sarebbero i commenti dei frequentatori di Internet sui blitz della Guardia di Finanza a Milano:
“…perché non si spingono al Sud a fare qualche controllo ?....Il problema sono i dentisti. Quello è il vero scandalo…La verità è che queste operazioni sono sacrosante, ma troppo spettacolari. Servono solo a gettare fumo negli occhi per far dimenticare alla gente che i politici non si sono ancora ridotti lo stipendio !...I primi a non pagare le tasse sono proprio loro, i politici…I politici ed i dentisti, ve lo dico io.”
Anche CONFUCIO interloquì :” Governare con la virtù può essere paragonato alla Stella Polare. Che sta al suo posto mentre tutte le altre stelle le fanno corona”. “Quelli di Qi mandarono in dono al duca di Lu alcune graziose musiciste. Costui le accettò, senza tenere udienza per tre giorni. Allora CONFUCIO abbandonò la corte”. “Non è facile trovare uno che studi per tre anni senza pensare di guadagnare uno stipendio”. “Di uno che non dubita mai sul da farsi, io non so che farmene”.
Anche J. KEROUAC (in Mexico City Blues,, strofa 226°,) volle dire la sua:
Non c’è strada da smarrire se ci fosse una strada (vera)……chi è che segue il vero sole ?...Dato che nessuno è quello vero, non c’è un’unica strada vera…”.

Westwind

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domenica 29 gennaio 2012

Basta con le scimmie !


Basta con queste scimmie  !
Adesso basta con questa storia delle scimmie ! Lo stesso Darwin, a suo tempo, ha riconosciuto  che quella della derivazione dell’uomo dalle scimmie è solo un’ipotesi. Una teoria non suffragata da prove sperimentali ( anche poiché sarebbe stato impossibile realizzarle.)  E dunque non si tratta di una verità….catechistica. Che è stata ritenuta tale solo molto tempo dopo la morte dello stesso Darwin. Ma che attualmente va per la maggiore. Come per gli spreads. Ci si crede (e c’è chi ha interesse a che ci si creda). (Come è noto , i mezzi di informazione….indipendente non mancano). Ed adesso abbandoniamo il campo specifico dello spread che è attualmente al centro  di numerose critiche.  Se non lo abbandonassimo, dovremmo aggiungere che in Europa ha avuto termine, ingloriosamente, lo spirito europeo. E che stanno  risorgendo i nazionalismi che questa volta si combattono reciprocamente con le operazioni finanziarie assecondate dagli spreads, al fine di far acquisire ad alcuni consociati   una supremazia…che non  gli spetta . Dunque, adesso basta con questa storia  delle scimmie  ! E della loro evoluzione !  Poiché non è detto che abbiano commesso così tante bestialità come quelle dell’uomo.



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martedì 24 gennaio 2012

SINCRONICITA' (Intellettuali misfatti)

SINCRONICITA’  (Intellettuali misfatti)
Due eventi. Che avvengono,a  volte in contemporaneità. A volte anche dopo cento anni. (1912/2012). Non collegabili,( se si applica, nella riflessione, il rapporto  di causa ed effetto). L’uno all’altro. Ma sembrano quasi in simbiosi. Una simbiosi criptata, per quanto riguarda il secondo evento. Simbolica. Come se qualcuno bussasse alla porta della nostra consapevolezza. Forse vorrebbe dirci qualcosa. Lasciarci un messaggio. Ma non può farlo apertis verbis. E deve utilizzare la chiave simbolica. Messaggio che sta alla nostra intelligenza interpretare. Alla nostra sensibilità intellettuale.  E che sta alla nostra capacità di non ignorare, a volte, il trascendentale. Che potrebbe avere un senso. Un significato. Come avviene per i miti. Che non sono semplicemente favole del passato. Ma qualcosa di più. Di molto di più, per chi ne ha la capacità e l’occasione di comprenderlo. SINCRONICITA’  è, secondo Jung, la denominazione di questi due eventi tra di loro collegati, ma non in un rapporto meccanicistico di causa ed effetto. (E’ come quando ci viene in mente una persona. Che non frequentiamo da anni. E questa improvvisamente ci telefona). C’è un mio amico che pratica il nuoto subacqueo. Sarebbe meglio dire “che praticava il nuoto subacqueo”. Si è accorto, (ed anzi sembra che di ciò ne siano consapevoli molti altri che praticano questo stesso sport) che dopo undici immersioni aventi caratteristiche o tipologia di luoghi od accadimenti, l’una diversa dall’altra, all’undicesima immersione (nella quale si rileva la presenza di tutte,  proprio tutte assieme le precedenti tipologie della precedenti immersioni) avviene l’evento  ….conclusivo (senza ritorno). Da allora il mio amico ha cessato di immergersi. Io personalmente sono sopravvissuto. Ma non alle immersioni subacquee, che non ho mai praticato, (poiché mi sembrano al di fuori della dimensione naturale) ma….a tutto il resto. E non è poco). A questo punto non vorrei apparire un visionario. Anche se in questo caso sarei in buona compagnia (Jung ed Hegel).
Due navi. Tecnicamente inaffondabili. Uno stesso destino. A cento anni di distanza (1912/2012). Con le stesse modalità. O quasi. Ambedue lacerate per un urto. La prima con un’iceberg. La seconda con uno scoglio semiaffiorante. Le cause del secondo naufragio. Sono tante (forse) da quanto appreso dai giornali. Molte sarebbero collegate all’iter operativo della navigazione. Molte altre a semplici casualità. Ad avviso di WW, si è evidentemente trascurato (la precisazione si riferisce alla navigazione a vela, ma…non solo) che a volte si sta seguendo una rotta che può portare ad una navigazione  sotto costa. Ricchissima di imprevisti.  Ai quali non è possibile porre rimedio. Poiché manca il tempo per correre ai ripari. E (ad es. un colpo di vento improvviso da una direzione imprevedibile)  che possono portare alla deriva…al naufragio. Che potrebbe essere non solo un naufragio marittimo ma anche di altro tipo. Come le cause che caratterizzano l’attuale crisi europea….e non solo. La nave è rimasta parzialmente in secca. Forse perchè non  si ignori, troppo presto dopo l’evento, il messaggio subliminale immanente nell’evento (il secondo). Potrebbe anche non essere così. Ma di ciò non v’è, umanamente, certezza. Probabilmente (o forse no) la storia dell’umanità (e gli eventi che ne fanno parte) ha un senso. Un fine (come sostiene Hegel). Forse alle volte riceviamo un segnale. Dall’inconscio collettivo, come sostiene Freud e cioè da quel magazzino di fatti ed esperienze al quale tutti noi siamo tributari e dovremmo attingere ogni volta che ciò  è necessario. Forse sono solo vaneggiamenti, i miei. Ma non incolpatemi. E’ tutta colpa di Jung, di Freud e, ( perché no ?) forse anche di Hegel, autore di ben altri, intellettuali…..misfatti.
Westwind
CHISSA’ (Quien Sabe ?)
Sembra che Gramellini (sulla prima pagina de “La Stampa” del 27/1/2012) si sia sensibilizzato per aver notato che nel programma di “Porta a Porta” di  B.Vespa il plastico  della  nave gemella della nave Concordia Costa (Cioè della Concordia Serena)  abbia potuto determinare il convincimento, da parte di un disinformato telespettatore, che si tratti della Concordia Costa. Condividiamo la censura . Come non è accettabile che il parroco di Besana Brianza abbia, nella Sua omelia, anticipato ai fedeli che sarebbe andato in ritiro spirituale, anziché, come in effetti avvenuto, in crociera sulla Concordia Costa. Chissà  se il naufragio sarebbe ugualmente avvenuto se nel programma di Bruno Vespa fosse stato utilizzato il plastico giusto e se il parroco di Besana Brianza si fosse effettivamente ritirato “spiritualmente” come anticipato ai suoi fedeli. Chissà .(Non lo sapremo mai).

Westwind
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lunedì 23 gennaio 2012

Lieto Fine ? (L'ESCLUSA) (Pirandello)

LIETO FINE ? (L’ESCLUSA)  (Pirandello)
Scacciata da casa. Dal coniuge. Per aver letto una lettera di un ammiratore. Disonorata.Il padre ne muore per l’umiliazione subita. Trasferitasi in altra città, non trova lavoro – come insegnante – presso un collegio femminile. Poiché la “pubblica opinione” non lo consente. Incontrato l’ammiratore, autore della lettera, ne viene sedotta (ed abbandonata). Successivamente, e non più senza colpa (secondo l’opinione dell’epoca),  si ricongiunge al consorte, con il quale di lì in seguito (con)vivrà.
C’è, nella vicenda, una qualche analogia con il “Molto rumore  per nulla” di W. Shakespeare. Anch’esso si conclude con un “lieto fine”. Ma è un lieto fine vero.  Non come quello del”L’esclusa”. Nel quale, in ogni situazione,(quasi) nulla è come appare. Infatti non vi è e non vi è mai stato “vero” amore tra i coniugi. Non v’è “vera” colpa. V’è solo un evidente antifemminismo, verso il quale sembra orientata la “pubblica opinione” Grava sulla condizione esistenziale della donna, quasi fosse la portatrice di un peccato originale sin dalla nascita, per il solo fatto di essere donna. E che la segue sempre. Ed ovunque. Non v’è neanche (a differenza del “Molto rumore per nulla”) un “vero” lieto fine.  Anche se sembra in apparenza che lo sia. Ed anche in ciò ( oltre che nell’intera vicenda) si intravede il miglior Pirandello. Quello teatrale. Quello del “nulla è come appare”. E non è il reciproco  amore che fa riunire i due coniugi ma (forse) qualcos’altro. Lo suggerisce la parte finale del romanzo:  Vincendo il ribrezzo che il corpo della moglie pur tanto desiderato gl’incuteva, egli se la strinse forte al petto di nuovo…”.
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venerdì 20 gennaio 2012

Solo opinione


Solo opinione    

Nessun uomo ha mai scorto l’esatta verità, né ci sarà mai
chi sappia veramente quel che io dico intorno agli dei ed a tutte le cose
chè di tutto v’è solo opinione…solo opinione
     
Senofane ( frammento 34), (571/475 A.C)



NATALE
Un Dio nasce. Altri muoiono. La Verità
Né è arrivata. Né se n’è andata: l’Errore è cambiato.
Adesso abbiamo un’altra Eternità.
Ma il passato era sempre migliore.

Cieca, la Scienza coltiva inutile gleba.
Pazza la Fede vive il sogno del suo culto.
Un nuovo Dio è solo una parola.
Non cercare né credere: tutto è occulto.
Fernando Pessoa (1888/1935)

Stupisce non poco che un filosofo ed un poeta, nel corso degli anni (due millenni), si siano trovati così d’accordo.

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martedì 17 gennaio 2012

"NULLA RESTA" (F. Pessoa)

NULLA  RESTA  (F.PESSOA)  
Al piacere segue il dolore, e poi il piacere.
A volte beviamo vino perché è festa
Altre volte beviamo perché si soffre
Ma dell’uno e dell’altro nulla resta
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              ( Da “Rubaiyat” di F. Pessoa)

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ESCLUSI I PRESENTI


ESCLUSI I PRESENTI   

Questa volta ha superato se stesso (GRAMELLINI, sulla “STAMPA” del 17/1/012). Ecco un brano del Suo editoriale. (Riassumerlo non è possibile. Gli farebbe perdere incisività): “C’erano voluti due mesi per ritornare all’onor del mondo. Due mesi di loden e manovre, di noia e ricevute fiscali…..Due mesi per far dimenticare il peggio di noi: la faciloneria, la presunzione , la fuga dalle responsabilità. Ed invece, con un solo colpo di timone il comandante SCHETTINO ha mandato a picco, assieme alla sua nave, l’immagine internazionale che l’Italia si stava ricostruendo a fatica. Siamo di nuovo lo zimbello degli altri,il luogo comune servito caldo nei telegiornali americani, il pretesto tra due politici francesi (francesi !), uno dei quali ieri accusava l’altro di essere come quei comandanti che sfiorano troppo la costa e mandano la loro barca contro gli scogli”. Ci vuole un bel po’ di onestà intellettuale e di coraggio civile per scrivere queste cose , considerando anche quella che è la (seguente) conclusione dell’editoriale. : “Mi guardo attorno , e un po’ anche allo specchio, e ogni tanto lo vedo. Parafrasando Giorgio Gaber, non mi preoccupa lo SCHETTINO in sé, mi preoccupa lo SCHETTINO in me”.  Ovviamente, sono esclusi i presenti  - aggiungo io. ESCLUSI I PRESENTI.

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lunedì 16 gennaio 2012

TUTTO PER BENE (Pirandello)


TUTTO PER BENE   (Pirandello)

Al teatro Argentina di Roma è di scena il “Tutto per bene” di Pirandello.Nei cui confronti  la critica non è stata generosa. WW non entra nel merito della vicenda e delle sue particolarità, che sono variegate e molteplici. E, per ciò che riguarda le opere di Pirandello, ritiene che la regia non dovrebbe eccedere in trovate spettacolari (come tuoni, lampi, rumori vari…) come avvenuto nell’attuale messa in scena. Infatti a ciò ha già provveduto  con condivisibile adeguatezza lo stesso Pirandello, descrivendoci una realtà  accompagnata, come sottofondo, da una rilettura ben diversa e contrastante con quella immediatamente udibile e visibile sulla scena. Le repliche, comunque, proseguiranno.

Westwind 

domenica 15 gennaio 2012

VIVRE POUR VIVRE (Nietzsche)


Vivre pour vivre (L’inconsapevole crepuscolo dell’essere)  (NIETZSCHE)

Diciamolo subito (per non rendercelo anticipatamente antipatico) Nietzsche non era nazista e non poteva neanche esserlo per una banalissima ragione. Che Hitler nasce nel 1889, quando Nietzsche impazzisce. Conseguentemente non poteva essere  il creatore delle teorie che il nazismo ha elaborato in seguito, distorcendo e manipolando quelle dello stesso Nietzsche. Che sostanzialmente consistono in un rimaneggiamento dell’essere (come era stato inteso ed interpretato dai precedenti filosofi),  e ciò assumendo il principio  base che la vita di per sè è tutto ciò che veramente abbiamo. Null’altro c’è. Non vi sono finalità di vita (che non siano quelle collegate alla semplice fisicità dell’esistenza). Non c’è altro che la vita stessa, che continuativamente si ripercorre, nel suo precedente svolgimento, in un cerchio ininterrotto  e ripetitivo che è un’eterno ritorno di ciò che è già  stato.  (Non sembra questa la nostra attuale vita quotidiana?). …E’ pertanto un nichilismo completo. Inoltre, secondo Nietzsche, nell’umanità nel suo complesso non v’è alcuna valenza dei singoli che la compongono. E che fanno parte di una generalità indistinta e massificata, partecipi tutti di una o più collettività ciascuna delle quali è complementare e compartecipe dell’altra. Il “superuomo” è colui che riesce a superare se stesso, distaccandosi dalla propria originaria condizione di singolo indistinto rispetto alla collettività e distinguendosene per una sua qualche qualità fuori dal comune. Così parlò Zaratustra….(ed anche qualcun altro dopo di lui).

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IL PROFUMO DEL PANE (Heinrich Boll)


IL PROFUMO DEL PANE (Heinrich Boll)

Tornando da scuola con il padre (che era insegnante presso lo stesso liceo-ginnasio) erano soliti passare avanti la panetteria  Fundahl. Dalla quale si diffondeva sulla strada il buon profumo del pane appena sfornato.
(Si era in tempo di guerra e di razionamento; tempo di fame). “Perché non ci facciamo dare una pagnotta ? Propose il figlio. Il padre gli rispose che non era il caso. Perché era insegnante nella stessa classe frequentata dal figlio di Fundahl.
Ma la volta successiva, passando davanti alla panetteria, si fermò. Dopo qualche momento di esitazione, suonò il campanello. Gli aprì Fundahl in persona, al quale chiese di voler acquistare del pane. Costui, senza parlare, gli diede una grossa pagnotta, non incartata, e chiuse subito la porta. Successivamente si ripetè la stessa scena. Finchè, dopo qualche giorno e senza dargli il pane,  lo stesso Fundahl gli disse, con sguardo severo: “Io il pane lo vendo al mercato.  Nell’orario di mercato”. Richiudendo subito la porta.
Al ragazzo che lo guardava con aria interrogativa, il padre spiegò, conservando sempre la sua consueta espressione serena e dignitosa,: “Oggi ho dovuto dare un 5 a suo figlio”.

(E’ una vicenda tratta dal romanzo “Das Brot der fruhen Jahre” di Heinrich Boll.)

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sabato 14 gennaio 2012


L’ETICITA’ (da sola) NON BASTA

Forse provvederà a mandare in Paradiso (prima del tempo). Ma non risolverà il problema occupazionale.
Da una collettività che assorbe, secondo una ottimistica previsione…(al ribasso), più del 55% dei redditi individuali, ci sarebbe da attendersi qualcosa di più. Perché non si ricopia, dall’A alla Z, il modello danese ove la disoccupazione rasenta il 2% (cioè la metà della media UE), ove i corsi di formazione sono veri corsi di formazione. Ove i senza lavoro vengono adeguatamente sussidiati (con almeno il 70% dell’ultima retribuzione, in media) Ove l’infelicità non deriva dall’essere senza reddito.  Ed in Paradiso (per chi ci crede) si va quando sarebbe lecito andarci. Ma non prima. Non prima

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venerdì 13 gennaio 2012

Il "DEJA'" VU - TEOLOGIA DELL'ESSERE (Heidegger)


IL “DEJA’ VU” – TEOLOGIA DELL’ESSERE (HEIDEGGER)

Stupisce non poco che Heidegger, attento osservatore delle strategie filosofiche dell’essere, abbia a suo tempo  aderito al nazismo ( distaccandosene…fuori  tempo massimo) senza rendersi anticipatamente conto che avrebbe portato alla …soluzione finale.  Comunque sull’essere, che Heidegger ha associato alla oggettività della presenza (e Derrera, dopo di lui, al divenire) molto è stato detto anche da Parmenide oltre che da molti altri. Quest’ultimo, con un gioco di parole, avrebbe quasi…colpito nel segno definendolo (con una definizione che non definisce nulla) che l’essere è ciò che è e non ciò che non è. Molti altri ci hanno messo le mani (sull’essere) ma tutti hanno ignorato che il vero problema è quello della capacità di percezione e della socialità dell’essere. Poichè, trattandosi di un quid che riguarda l’individuo è a quest’ultimo ed alla collettivià in cui questo vive che occorre riferirsi. E non a qualcosa che sembra astrattamente sospeso nei cieli.  E se all’individuo, cioè se al singolo, occorre tener conto, non ci si può esclusivamente riferire  solo alla sua fisicità ma occorre anche considerare la sua capacità di percezione (e quindi di autonoma e personale valutazione) di ciò che accade fuori di lui e cioè del suo modo di confrontarsi  con la realtà circostante e con i messaggi che dall’esterno egli riceve. Ivi compresi i messaggi subliminali che, senza che lui stesso ne sia consapevole, lo costringono a fare ciò che non farebbe se ne avesse  una reale, autonoma consapevolezza.

Westwind 








giovedì 12 gennaio 2012

IL CANNETO DI PUCCINI

IL  CANNETO  DI  PUCCINI
Vi si recava spesso. A Torre del Lago. Da qualche tempo quel luogo lo attirava. Come tutto ciò che  riguardava la passata esistenza del Grande Artista. E dei luoghi ove aveva vissuto. Ed aveva amato e sofferto.. A volte si recava con la sua auto nei pressi di un canneto nei pressi del lago. Anche quel giorno, come in tanti altri, arrestò l’auto in quel luogo e rimase a guardare il canneto, il lago. Non si sentiva troppo bene. Aveva una strana dolenzia al braccio sinistro, che diventava sempre più forte.  Gli sembrò di vedere la stessa scena che già altre volte gli sembrava di aver visto. Gli sembrò di risentirne la melodia. Le parole di Rodolfo…”Che gelida manina / se la lasci riscaldare…”  In effetti, anche lui vicino al canneto, cominciava a sentire freddo. Ma c’era la musicalità del brano che gli impediva di andarsene. Adesso Mimì  era distesa nel suo giaciglio. E Rodolfo le stava accanto. Egli si sentiva partecipe della scena pur non prendendovi parte. E la musica del brano sembrava amichevolmente accompagnarlo. In un itinerario che fino ad allora non aveva mai percorso. La luce stava gradualmente scemando… anche sulla scena. Forse il sipario era stato calato. Buio completo. Poi vide una fortissima luce. Che non consentiva di vedere più nulla.Poi buio completo. (Forse)  era già scesa la notte.  (Der Tanz  ist aus). Lo spettacolo era terminato.  
 Westwind 


mercoledì 11 gennaio 2012


FINALMENTE  ! (Un italiano vero)

Da una indiscrezione giornalistica dell’ultima ora ( cfr. La STAMPA dell’11/1/2012) si apprende che DRAGHI sarebbe stato sorpreso alla guida di un minuscolo veicolo , utilitario, senza scorta e cintura di sicurezza, mentre utilizzava un cellulare con modalità non consentite.
A Sua volta il Premier avrebbe effettuato ,assieme alla famiglia, con acquisti alimentari da Lui stesso personalmente effettuati e cucinati dalla Consorte, il cenone di capodanno a Palazzo Chigi..

(Se tutto ciò è vero) era ora !. Finalmente (il Premier e Draghi) avrebbero riconquistato quel fair play di vita, senza complessi, che appartiene all’uomo della strada. Cioè  a tutti noi, se lo vogliamo. (telefonino e cintura di sicurezza…a parte). Vista la situazione (ed indipendentemente da questa) un poco di semplicità non guasta.
Westwind 

martedì 10 gennaio 2012

FRASI MOZZE


IL POST DELLE FRASI MOZZE

Il passato è già iniziato…?
Scherza con i fanti…
De minimis…
Iniziano le prese di distanza:
Ironia sì…sobrietà sì…però ciò può far breccia solo su una elite…
La legge elettorale “ nella normalità della vita politica” spetterebbe ai partiti…
La ricchezza è un valore….(se è tutta “pace e bene”)…
La RAI è “una forza nel panorama culturale e politico italiano….(ma davvero ?)
Liberalizzazioni…Via in 10 giorni… (ovvero la realtà romanzesca).
“L’uomo torna in sartoria” (meno male ! Speriamo solo che non sia reso obbligatorio il doppio petto !).
Le previsioni di Marchionne erano sbagliate. La Fiat/Chrysler non potrà vendere  negli Usa 50.000 fiat 500 nel 2012 ma ne venderà solo 30.000. Parola di Marchionne…Le famiglie numerose dovranno aspettare ancora (Speriamo che non si sia sbagliato anche questa volta…)
Speriamo che me la cavo…(Chissà. Tutto  può essere).
(Le frasi mozze sono state desunte da riflessioni contenute in editoriali di alcuni quotidiani e che sarebbero rappresentative degli umori della collettività nazionale).

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Westwind 

lunedì 9 gennaio 2012

LUCI E ZONE D'OMBRA


LUCI  E  ZONE  D’OMBRA

In effetti uno dei principi che sembrano regolare la nostra attuale esistenza è (oltre al principio di indeterminazione) il principio di contraddizione. (Ciò in attesa che, nel nostro prosieguo, si chiarisca eventualmente che tratterebbesi di una contraddizione inesistente. Che sussiste esclusivamente poiché ci è stato attribuito, nella nostra esistenza terrena, solo la capacità di vedere poco….molto poco. Escludendo in questo “poco” le ragioni effettive e la struttura di ciò che scorgiamo). DERRIDA fa, per così dire, a mani basse, costante applicazione del suddetto principio (di contraddizione).  Per Lui “si è veri filosofi solo non essendolo”. (E, secondo WW, ci riesce benissimo). “Si è filosofi….solo facendo i distruttori della filosofia”. A tale teoria è stata attribuita la denominazione di “decostruzione”. (dei concetti, delle teorie filosofiche e non solo). La tecnica è questa: si prendono due o tre parole, e ci si realizza un gioco nel quale si fa ricorso al sofisma. Per evidenziare che ciò che tali parole rappresentano è del tutto inesistente o completamente diverso da ciò che vorrebbero indicare. E così le dicotomie natura/spirito, corpo/anima, essere /divenire si trasformano in qualcosa di diverso o di inesistente. In conseguenza della loro dialettica e reciproca contraddittoria ma irrinunciabile interdipendenza.  Che non le fa veramente antitetiche, poiché l’una non potrebbe concepirsi se non esistesse l’altra. Infatti lo stesso “essere” (al presente) non potrebbe concepirsi  se non ci fosse, in sua contrapposizione e delimitazione, anche il “divenire”. Ma in tal caso l’essere non esisterebbe, in quanto conterrebbe in sè (in un rapporto di inevitabile interdipendenza)  anche il “divenire”. E la stessa sorte toccherebbe anche a quest’utimo. Nichilismo assoluto. In tal modo anche la nostra stessa esistenza risulterebbe annullata. Infatti, come sostiene Derrida, la nostra vita è un continuo misurarci con l’idea della nostra fine. E quindi nel nostro essere in vita è già presente una forma di mortalità. Prima ancora che quest’ultima intervenga. Conseguentemente se la nostra mortalità fa parte della nostra vita e se con essa ci misuriamo costantemente ciò significa che vivere e filosofare è, in sostanza, un’imparare a morire. Che costituisce premessa fondamentale per imparare a vivere. Questa teoria  (e tutte le precedenti) fanno venire alla mente il sofisma di Achille e la freccia, con il quale Zenone ritenne di dimostrare l’inesistenza del movimento. E dai “Promessi Sposi” interviene anche Don Ferrante, (reclamando, in ordine a ciò, una specie di primogenitura) poichè, nonostante avesse dimostrato l’inesistenza della peste, ne venne ugualmente colpito. A questo punto potrebbe farsi entrare in scena PIRANDELLO con la sua battuta finale del “Così è ( se vi pare)” : “Ed ecco, Signori, così parla la verità” (volge attorno uno sguardo di sfida derisoria) “Siete contenti ?” (scoppia a ridere) “Ah !, ah !, ah !...”

L’immagine che accompagna il post potrebbe anche significare che…..non è tutta luce quella che brilla… (in effetti vi si intravedono molte zone d’ombra…piuttosto scure).

Westwind 








domenica 8 gennaio 2012

Com'era bello il "VITELLO D'ORO" !


Com’era bello il…”Vitello d’oro” !

Nel 1975 (si era nell’estate) Richard Nixon annunciò la cessazione della convertibilità del dollaro in oro. Ormai era lo stesso dollaro che doveva considerarsi oro. E che diventava la base garantistica di se stesso. Come disse lo stesso Nixon :” L’oro ce l’avrete nelle vostre tasche !”. Cioè la carta moneta non era più rappresentativa di una ricchezza reale, ma solo della fiducia collettiva che fosse la parametrazione di tale ricchezza,(vera o presunta) frutto del lavoro e dei sacrifici della gente. (Non venne mai rivelata l'inconfessabile ragione di tale innovazione). Ovviamente tale riforma non poteva che consentire giochi d’artificio finanziariamente creativi. Determinando quell’oscuro orizzonte che attualmente  ci  attende (non abbiamo altra scelta). Comunque era (quasi) bello….quando si adorava il vitello d’oro (e non esisteva lo spread) ! (Ovviamente, non prendetemi sul serio…). L’immagine è l’adorazione del vitello d’oro  di N. Poussin.
Westwind 

sabato 7 gennaio 2012

UN FILOSOFO (mediatico ?) (J.DERRIDA)


Un filosofo (mediatico ?) (Jacques Derrida)

Si è fatto strada a colpi di filosofiche gomitate. Facendo –teoricamente – piazza pulita di tutte le precedenti filosofie ( da Socrate in poi, non escludendo neanche Heidegger, Husserl, Marx, Freud e tanti altri) mediante una enorme molteplicità di pubblicazioni, il cui tenore è, molto spesso, di difficilissima o impossibile interpretazione. Evitando la sintesi, quando sarebbe stata opportuna, e largheggiando in prolissità, quando non sarebbe stata necessaria. Il risultato incontestabile è quello di far aumentare ancora di più la confusione. Ma pochi, nel campo filosofico ufficiale,  hanno evidenziato quanto sopra “apertis verbis”.  Ciò secondo la prassi vigente da tempo immemorabile nell’ambito dei cattedratici. Senza voler minimamente tentare delle comparazioni (che risulterebbero fuori luogo e contestabilissime) è il caso di ricordare che anche EINSTEIN, per quanto riguarda la teoria della relatività, subì un analogo tentativo di mordacchia. E fu solo se era un modesto impiegato all’Ufficio Brevetti di Berna (dunque non un cattedratico) se la sua teoria della relatività ebbe a vedere la luce. Ma non fu per questa  teoria che non pochi anni dopo gli venne assegnato il premio Nobel ma per un’altra teoria, di marginale rilievo. Si potrebbe anche ipotizzare, non senza una punta di malizia, che DERRIDA potrebbe essere considerato come uno dei non rari prodotti “culturali” di quella che è stata definita ”industria culturale” ispirata al principio che l’importante nel campo editoriale è lo stampare e diffondere, il resto….verrà da se. E’ un principio coerente con quello (male interpretato e distorto) di Keines. Secondo il quale l’importante è creare l’offerta (cioè produrre) anche se non c’è domanda. (Quest’ultima in seguito, inevitabilmente, verrà). Principio questo che ha portato l’Occidente all’attuale situazione di crisi e dal quale sembra che tutti prendano le distanze, anche se, in via di fatto, tutto continua come prima (e forse peggio….).(SEGUE in altro post)

Westwind 








venerdì 6 gennaio 2012

IRONICHE SERIETA’
Se l’articolo di fondo di GRAMELLINI (sulla “STAMPA” del 6/1/12) fosse stato un brano musicale, WW avrebbe detto che era “un balsamo per le sue orecchie”.  Dato che brano musicale non è, deve limitarsi ad osservare che il predetto testo è tutto giocato sul filo di lama dell’ironia. Asettica, garbata, senza malanimo (cioè non maleodorante). La vicenda, se si può definire tale, riguarda la battuta di CALDEROLI che (per modo di dire) accusava il Premier di aver consumato il cotechino di S. Silvestro a palazzo Chigi, assieme alla famiglia. Abilitando pertanto il Premier a replicare prendendo “elegantemente per i fondelli il persecutore” e  specificando la lista dei negozi ove, in relazione al pasto di S. Silvestro, la moglie aveva fatto la spesa. Ritiene GRAMELLINI che questa volta la “mira” del persecutore sia stata “scentrata”. In quanto  tutto si potrà dire sul Premier, compresa l’asserzione (è sempre il pensiero di GRAMELLINI questo) “che appartiene alla setta di banchieri e vampiri ammesso che sia ancora possibile cogliere la differenzatranne che recriminare sulla Sua sobrietà, che è del tutto fuori discussione. WW ha sempre avuto problemi con l’ironia. Che pochi apprezzano ed approvano. Ma che, secondo WW, è una forma evoluta di espressione, propria di una società civile. Ciò quando è leggera e non è caratterizzata dal malanimo. C’è però c’è chi non la comprende affatto. Come accaduto a WW (nel ginnasio/liceo Visconti a piazza del Collegio Romano) ove a suo tempo ha dovuto pagare, per così dire, il pegno. Con il professore di educazione fisica, fascista dalla testa ai piedi. Costui si rammaricava perché nell’atteggiamento di WW riteneva di scorgere una qualche ironia. E, non potendo fare altro, lo rinviò ad ottobre in educazione fisica. (Ovviamente ad ottobre, con altro insegnante, l’esame venne superato….WW  non ricorda se….a pieni voti). Dopo la caduta del fascismo l’educazione fisica venne accantonata, poiché, evidentemente, si riteneva troppo compromessa con il defunto regime.  Venne sostituita dall’insegnamento della chimica. Il professore di educazione fisica continuò pertanto ad insegnare. Non più educazione fisica ma chimica. Venne cioè riciclato, come tanti altri, che occuparono però ben diverse posizioni.
Il post attuale è però troppo scherzoso ed anche alquanto ironico. La prossima volta WW tenterà di correggersi. Anche se non crede alla SERIETA’ che, a volte, è solo apparenza…(anche se si può sempre decriptare, quando ne è il caso…)
Accompagna il post una foto quiz…, sulla quale potremmo trovarci (questa volta, non ironicamente) tutti d’accordo.
Westwind 




giovedì 5 gennaio 2012


PALLONCINI COLORATI   (Kafka, “il  Processo”)

Apparenze allucinanti, eventi improbabili, colpe mai commesse ed imprecisate,condanne senza giudici. I miti, le fiabe, i personaggi mitologici, le leggende a volte non esprimono solo le apparenze. Ma qualcos’altro, qualora ne venga effettuata la decriptazione. Meglio conosciuta con il termine, ad avviso di WW, inappropriato di decostruzione anziché con quello più  congeniale di destrutturazione (poiché non si tratta di demolire edifici). Appartengono alla schiera di coloro che hanno utilizzato tale tecnica eminenti artisti, scrittori, scienziati. Tra i tanti, Husserl, Heidegger,  Pirandello, Shakespeare, Hegel, Freud, Marx e lo stesso Kafka.  Il “Processo” di Kafka (che è diventato spettacolo al teatro “Vascello” di Roma) vuole esprimere qualcosa di diverso dalle sue apparenze. Che non può rivelare “apertis verbis”. Solo così l’opera potrebbe avere un senso e non apparirebbe solo una stranezza del suo autore.  Lo conferma Primo Levi che, ad avviso di WW,  è stato uno tra i migliori traduttori dell’opera. Precisando, nella introduzione all’opera, che la continua utilizzazione, da parte dell’autore, dei termini di : sembrare, verosimile, probabile, intravedere, accorgersi, come se, apparentemente, simile e quant’altro evidenzia che il testo “dipana instancabilmente vicende in cui nulla è come appare”. E cioè vuole nascondere qualcosa. Ad es. il distratto, irresponsabile, cieco, assoluto autoritarismo e strapotere imperante nella collettività ceka dell’epoca. Qualcosa di analogo ha interessato, qualche anno dopo, uno stato limitrofo (e lo stesso Primo Levi ne ha fatto, a suo tempo, le spese). Questa è solo un’ipotesi, tra le tante. Non v’è certezza. Non v’è mai certezza…..

Westwind 








mercoledì 4 gennaio 2012

(Non toglieteci almeno il) cappuccino ed il cornetto


(Non toglieteci almeno il) cornetto ed il cappuccino

GRAMELLINI (nel Suo articolo di fondo su “La Stampa” del 4/1/12) si impegna nello sfondare una porta praticamente aperta. Quella del ripudio della violenza. Anche se è una reazione ad una ingiustizia. Anche se, eventualmente, provenga dallo Stato. Da EQUITALIA. E ritengo che  in ciò sia all’unisono con (quasi) tutti gli italiani. Essere ITALIANI significa, come è ovvio, appartenere alla nazione ITALIA. E sentirsi legati ad un vincolo  se non di affettuosità (poiché ciò sarebbe un chiedere troppo) almeno di non estraneità con ciò che è rappresentativo della nazione ITALIA (compresa EQUITALIA).  Ciò è messo sicuramente in forse quando i servizi forniti dallo STATO non sono l’ideale (è questo solo un eufemismo; GRAMELLINI li definisce PESSIMI).  Occorre pertanto ripristinare, almeno, un rapporto di  NON ESTRANEITA’  tra i cittadini e lo STATO. E quest’ultimo faccia la sua parte. I cittadini non tarderanno a fare la loro. Questa non è una previsione. Potrebbe essere (forse) solo una speranza….
Westwind