DOVE STA IL PROBLEMA ?
( Nefertiti. Leggende afrodisiache)
Un egittologo torinese (Paolo Maria Barbarasa), con impiego a tempo determinato nel Museo
egizio di Torino, ebbe a scoprire, tra
le carte polverose del museo, dodici ricette su papiro (piuttosto afrodisiache) della regina Nefertiti. Per evitare di essere
defraudato della paternità della scoperta, da parte di suoi colleghi
carrieristi, si portò questi papiri in casa, anche per studiarli meglio. Ma, poiché
nessuno era senza difetto, anche il prof. Barbarasa
ne aveva uno. Che era quello di individuare, in quasi tutte le donne che
aveva la ventura di incontrare, una qualche particolarità che, in qualche modo,
la associasse alla regina Nefertiti,(
della quale era da tempo un fervente ammiratore) con tutto quello che,
intuitivamente, segue. Ma, Angelica,
la moglie, al tempo stesso ricca, ambiziosa e bruttina, decise di punirlo,
inviando un papiro (in verità il meno afrodisiaco, con un biglietto di ) ad una
delle donne più apprezzate dal buon Barbarasa Con l’esito che si può
immaginare. E fin qui la storia (narrata da Bruno Gambarotta nel Suo romanzo “Le
ricette di Nefertiti”). Verità o leggenda ? Ma il quesito è fuori
luogo. Poiché le nostre verità sono quelle che ci vengono narrate (e non ci
constano personalmente). E che riteniamo valide a seconda di come ci vengano
narrate ed a seconda delle mode del momento. Pertanto tutto o quasi tutto può
essere verità, non verità, quasi verità o anche leggenda. Ed
allora ? Dove sta il problema ?
Bluewind