mercoledì 26 settembre 2012

RISO, SORRISO e..qualcos'altro (La Gioconda)



Riso, sorriso e qualcos’altro (La Gioconda)

La Gioconda.  Tutti la ritengono, indiscutibilmente, un’opera d’arte. Destinata a sfidare l’eternità. Ma nessuno dice il perché. Affascina l’enigma del suo “sorriso”. A chi sorride ? E perché ?. Secondo l’articolista de “La Stampa” del 26 u.s. quello de “La Gioconda” è un sorriso. Da non confondere con il “riso”. Quest’ultimo potrebbe essere anche la classica “risata” conseguente ad una barzelletta sboccata o ad una situazione troppo comica con conseguenze anacronistiche che irresistibilmente la provoca (la risata). Il sorriso è qualcosa di più tranquillo, riservato, quasi sempre indirizzato a qualcuno o qualcuna cui manifestare la propria affettuosa benevolenza. Ma c’è anche dell’altro, oltre al riso ed al sorriso. Che è l’atteggiamento generico di apertura verso il prossimo, di umana e civile disponibilità, di cui dovrebbe essere partecipe chiunque viva in una collettività civilizzata. E’ un’atteggiamento che si esprime mediante una, a volte inconsapevole, serena ed amichevole espressione del volto che, empaticamente, dovrebbe suscitare un’analogo atteggiamento di umana simpatia e disponibilità da parte di altri. E’ solo una sfumatura, diversa dal sorriso, ma fa la differenza. Poiché, quando tale dimensione risulta diffusa tra la collettività, può caratterizzare la effettiva civiltà di un’epoca. Ed è questo il caso de “la Gioconda”, eseguita in un’epoca nella quale tale dimensione non era tenuta in gran conto. Poiché, in tale periodo (come altri dipinti ce lo mostrano) risultava prevalente la fisicità arrogante dei privilegiati e la degradata materialità degli oppressi. Con “La Gioconda” Leonardo invia un messaggio nel quale suggerisce un comportamento di disponibilità e di apertura verso gli altri componenti la collettività, messaggio che ha consentito, anch’esso, all’opera di Leonardo di sfidare i secoli (indipendentemente da ogni considerazione sulla sua effettiva valenza artistica) e di essere immortale. Cioè valido in ogni luogo ed in ogni tempo. Ed anche nel nostro.

Maskenball

Nessun commento:

Posta un commento