GIRAFFE D’ALTRA
SPECIE (in libertà ?)
E’ un’articolista (della Stampa del
22/9/12) che ne dà la notizia. Una giraffa, fuggita dal circo Orfei, dopo aver girovagato, impaurita,
per le strade di Imola, è stata
catturata ancora viva, dopo essere stata abbattuta da una fucilata di
narcotico. Ma, subito dopo (così si dice) il suo cuore ha cessato di battere.
Per lo stress della fuga. Non per le dosi del sonnifero.
(Così si dice, ufficialmente). Ma l’articolista, sulla vicenda, ci fa un
apologo. Commuovendosi “ non solo per
lei” ma anche “per tutti noi”. Che “pascolavamo
sereni –così dice – nella savana
dello Stato Sociale “. E siamo riusciti a scappare fino a quando qualcuno,
definito tecnico, ci ha sparato un narcotico (ovviamente per il nostro bene).
Ed adesso siamo “liberi ma depressi”.
Fin qui l’apologo giornalistico. Che trascura di considerare che la giraffa ha
cessato di vivere perché la cura del sonnifero avrebbe potuto essere eccessiva.
E’ un’ipotesi ufficialmente smentita. Ma non è detto e non è un’ipotesi razionalmente
escludibile a priori che la cura del
sonnifero sia stata troppo forte. Come quella che è stata imposta, tecnicamente, a noi tutti. Giraffe d’altra specie.
Maskenball
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