venerdì 30 novembre 2012

Qualcosa è cambiato. Forse no.


Qualcosa è cambiato. Forse no.

(L’Articolista della prima pagina de La Stampa scopre che il Senato ha rinviato a martedì prossimo il voto di fiducia sul decreto taglia costi della politica. Chissà se è ancora valido il motto latino “Quod differtur non aufertur  (Arnobio) trad. “That wich is posponed is not dropped”)

Si riteneva   di essere ormai fuori dai recinti galileiani. Ma così non è. Il tentativo di allargare i nostri orizzonti planetari sembra fallito.Infatti non ci sarebbe traccia di vita su Marte. Siamo riprecipitati entro le antiche consuete mura. Si riteneva che qualcosa fosse cambiato. Purtroppo, forse, così non è

Bluewind.

giovedì 29 novembre 2012

FEMMINISMO (di prima maniera)


FEMMINISMO  (prima maniera)

E’ quello urlato, per intenderci. Che  sembra essere il non plus ultra dall’Articolista (de La Stampa del 29/11 us) che pesantemente dissacra (è un eufemismo) Carla Bruni poiché Costei ha, tempo fa, dichiarato che “la sua generazione non ha più bisogno del femminismo”. Evidentemente di quello urlato, scomposto, di prima maniera. Ma, come al solito, è stata fraintesa, come chiunque non vada “più a genio” ai mass media. E per completare il quadro e per suffragare, con qualche parallelismo, il Suo assunto, l’Articolista de La Stampa cita le e mail ricevute, nelle quali la Bruni viene tacciata di dire “scemenze”, di essere una privilegiata, e sul fatto che il femminismo avrebbe “bisogno di lotte” (cioè di continuare ad essere “urlato”. Ma in sostanza non si tratta di femminismo vero. Ma di un maschilismo travestito da femminismo. E cioè, per semplificare, di un femminismo in gonnella). Mentre il femminismo della Bruni è più soft, più evoluto e non meno incisivo di quello urlato. Ma per taluni, per avere credibilità, è giocoforza battere i pugni sul tavolo (è un eufemismo), cioè fare la voce grossa. Anche se si tratta solo di apparenza. Come avvenne per la visita di Hitler a Roma. Allorchè vennero addobbate tutta  Via dei Fori imperiali e Via dei Trionfi (allora si chiamava così) con tripodi su piedistalli e grandi candelabri tutti rigorosamente di compensato dorato. Vennero fatti altresì,orgogliosamente, sfilare i nostri carri armati (che erano poco di più che scatolette metalliche, mentre i gerarchi nazisti, sull’apposito palco, cercavano di frenare il loro sbellicarsi dal ridere). (Infatti, all’epoca, l’esercito tedesco era dotato dei più efficienti carri armati Tigre).

Per le anzidette ragioni Pier Luigi Bersani non appare bene accetto a certa stampa, poiché non batte i pugni sul tavolo. Perché appare troppo tranquillo. Poco mussoliniano. Poco categorico. E a volte, molto elegantemente eufemistico. Nessuno ha compreso la metafora (che  è una metafora di origine germanica),”meglio un passerotto nella mano che un tacchino sul tetto”. A proposito di un grosso problema risolto con una cattiva legge, che andava migliorata (Riguarda Equitalia).( E’ una metafora equivalente al nostro “meglio un uovo oggi che una gallina domani”). Non è stata compresa. Da un pimpante conduttore di Radio 24 ore che si è chiesto cosa significasse. E neanche dagli altri mass media (La Repubblica compresa). Che l’hanno ignorata. E così, con questa incomprensione si è concluso l’atteso confronto televisivo tra Renzi e Pier Luigi Bersani. Elegantemente, ma per esclusivo merito di quest’ultimo.

Bluewind.

martedì 27 novembre 2012

DIFFAMAZIONE (a mezzo affresco)


DIFFAMAZIONE  (a mezzo affresco)

Essendo stato diffamato da Messer Biagio (maestro di cerimonie del Pontefice Paolo III) Michelangelo lo effigiò nella volta della Cappella Sistina con orecchie asinine e con un viso ignobile, allorchè veniva scaraventato nell’eterno fuoco dell’inferno. Avendo richiesto l’intervento del Sommo Pontefice perché, in qualche modo, ovviasse all’accaduto, ne ebbe questa risposta: “Messer Biagio la potestà affidatami riguarda il cielo e la terra, ma non l’inferno”. Chissà se gli Ideatori della recente legge sulla stampa ne hanno tratto, da tale storica vicenda, una qualche ispirazione.

Bluewind

lunedì 26 novembre 2012

Questo è il "nostro" Paese


Questo è il “nostro” Paese

L’affermato regista Paolo Sorrentino, designato – per i Suoi indiscussi meriti – a presiedere la giuria del Festival del Cinema di Torino, non evita di spezzare una lancia, non senza un formale Fair play di circostanza,  (su La Stampa del 26/11 us. Nell’intervista  a cura di Fulvia Caprara) contro il Suo collega Ken Loach, reo di non essere intervenuto alla premiazione del Suo Film “E la chiamano estate” nel quale, tra l’altro, la brava Isabella Ferrari (anch’Essa premiata) ha dato – in tutti i sensi – il meglio di sé. Ma l’anzidetto Regista (Paolo Sorrentino) è evidentemente più propenso a solidarizzare, peraltro magistralmente, con le Vittime dell’Olocausto (con il Suo noto film sulla ignobile vicenda) che, peraltro, conosce solo per sentito dire (essendo nato nel 1970) anziché dare, per così dire, una mano (come ha fatto il Regista Ken Loach) in difesa dei lavoratori del TFF (Torino Film Festival) ingiustamente licenziati. Così vanno le cose. (Auspicabilmente solo da noi. In Italia).

Westwind

sabato 24 novembre 2012

"Non mi manca nulla...


NON MI MANCA NULLA…

di quello che non ho”. Quando esco la mattina presto per fare colazione e prendere i giornali, ogni giorno la ritrovo lì, accovacciata sui gradini di S.Andrea della Valle (E’ la chiesa della Tosca). Ove ha passato tutta la notte. La vecchina. Avvolta dai suoi cenci. Appoggiata a due sacchetti di plastica rigonfi di tutto il suo avere. (Tutto forse no. Poiché ha qualcosa che non si vede, ma che la tiene ancora in vita). Le prime volte, passandole accanto, mi chiedevo: “Ma cosa attende ?” Ma non volevo darmi una risposta, anche se ne ero consapevole, poiché mi sembrava troppo crudele e definitiva. Ho iniziato, ogni mattina, a lasciarle accanto 10 euro (in realtà erano 5). Che ogni volta rifiutava. Accettandole solo quando con un sorriso le dicevo: “E’ per prenderti qualcosa di caldo. Hai passato tutta la notte al freddo”. Una volta, avendo notato una signora che le si era fermata accanto, non riuscii ad impedirmi di dirle che aveva fatto qualcosa di estremamente valido. “” aveva risposto “ ma da me non ha accettato nulla”. “Da me” le risposi, forse con una leggera punta di meschino orgoglio,” accetta quello che le dò”. Non so quanto potrà durare ancora questa vicenda (che fa parte di un mondo sconosciuto ai più). Ma che mi ha fatto rientrare in sintonia con il bellissimo brano di De Andrè: “Non mi manca nulla…di quello che non ho” (E’ una storia vera).

Bluewind

 

venerdì 23 novembre 2012

Le comunità dalle belle parole


La comunità delle belle parole

L’articolista di 1° pagina (de “La Stampa” del 23/11 us) è stato risvegliato con una mail alle ore 8,30 da un Suo lettore che si mostrava scandalizzato per aver assistito ad un dialogo tra il cliente di una tabaccheria ed il tabaccaio, il quale, con un frasario piuttosto colorito (è un eufemismo),  comunicava all’anzidetto cliente che, in caso di vincita al gratta e vinci, avrebbe conquistato (è un eufemismo anche questo) una prostituta romena. Chiedendosi  (il mittente della mail): “Ma chi abbiamo allevato ? Ha capito chi siamo ?”.L’articolista, da parte Sua, precisava di ricevere consimili mail praticamente ogni giorno aggiungendo che l’umanità nel suo complesso è egoista e tende quasi esclusivamente  al guadagno ed al godimento senza fatica. Probabilmente tale giudizio è inaccettabilmente tassativo. Ed allora ? In luogo del turpiloquio emergente in ogni dove,cerchiamo di istituire una comunità delle belle parole ( e perché no, anche dei buoni propositi, cioè di quelli mai attuati) che utilizzi, in ogni situazione, la locuzione “pace e bene sian con voi”. Ma forse questa comunità (a parte il turpiloquio) già esiste .

Bluewind

giovedì 22 novembre 2012

UNIFORMI MENTALI (spettacolarità)


UNIFORMI mentali (spettacolarità)

Ironizzando su Ken Loach, il grande regista inglese (definito “regista operaio”) che, per protesta contro il Torino Film Festival (e per esso, contro la cooperativa appaltatrice che ha licenziato alcuni suoi operai) ha deciso di non ritirare il premio assegnatogli e di boicottare il Festival, l’Articolista de “La Stampa”( del 22/11/”us a pag 1) ritiene che meglio sarebbe stato se il Regista avesse ritirato il premio devolvendolo ai lavoratori licenziati, denunciandone, dal palco del Festival, l’illegittimità del loro licenziamento. Sicuramente questa sarebbe stata una reazione apparentemente giudiziosa e concretamente quantificabile in “soldoni” (perché il premio è in danaro) ma poco spettacolare (e quindi di scarso effetto).  C’è anche da notare che la rilevanza della spettacolarità non va trascurata. o sottovalutata. Specie da parte di chi, come il regista Ken  Loach, è uomo di spettacolo. E pertanto la spettacolarità ne costituisce, in un certo senso, la Sua “uniforme mentale” E non c’è di ciò da meravigliarsi. Poiché, d’altra parte, sia pur inconsapevolmente, tutti noi ne abbiamo una, anche se in altri ambiti e con criteri valutativi diversi, (chi più, chi meno, ma nessuno escluso).

Bluewind.

mercoledì 21 novembre 2012

SCOGLIERE EUROPEISTICHE (senza approdo)


SCOGLIERE  EUROPEISTICHE (senza approdo)

Il rifiuto Europeistico di consentire alla Grecia due anni in più per  il proprio risanamento finanziario ha rivelato, ancora una volta, lo spirito scarsamente europeistico e solidaristico di due  Paesi (Francia e Germania) facenti parte della Comunità, che utilizzano l’attuale consociativismo europeo solo o prevalentemente per  incrementare la propria egemonia  (Cicero pro domo sua) per ora solo economica. E ciò non può che condurre tutti i  Paesi che ne fanno parte ad infrangersi contro le scogliere di tali, non solidaristici ed europeistici, comportamenti. Nessuno ancora lo dice ma di tale situazione non possono certo menar vanto coloro che a suo tempo (e tutti noi ne eravamo consenzienti) hanno ritenuto di far aderire il nostro Paese alla predetta Comunità (europea) privandolo dell’unico mezzo in grado di rendere le nostre esportazioni competitive e concorrenziali (e cioè quello di una controllata, nel tempo, svalutazione monetaria) evitando così  quelle disastrose chiusure di aziende con quei conseguenti incrementi disoccupazionali, che sembrano non aver fine.

Bluewind

martedì 20 novembre 2012

Tra il dire e il fare....


Tra il dire e il fare…….

Non si comprende come sia possibile, per il Neo Governatore della Regione Sicilia liberarsi (o ridurre la retribuzione) di gran parte dei 21 dipendenti dell’Ufficio Stampa Regionale (tutti con qualifica di capo redattore e con retribuzione tra i 4.000 e 6.000 euro) dato che lo Statuto dei lavoratori preclude licenziamenti ingiustificati ed ogni modifica in peius della posizione lavorativa e retributiva del dipendente. Specie a seguito delle recenti esplicitazioni del Neo Governatore, che non facilitano i Suoi intenti.

Bluewind

domenica 18 novembre 2012

A SENSO UNICO (nunc et semper)


A  senso  unico (nunc  et  semper)

Fischi e schiamazzi (eteroguidati) non hanno impedito alla brava Isabella Ferrari di acquisire il riconoscimento di migliore attrice assegnatoLe dalla giuria del Festival del cinema di Roma per il film “E la chiamano estate” (e per la regia al regista Paolo Franchi). Ma si può anche non tener conto delle anzidette polemiche e dissensi, poiché in gran parte determinati da ragioni che artistiche non sono. Non si tratta di un caso né unico né raro. Ma di un virus che solitamente colpisce tutti coloro che si rifiutano di essere etero diretti e che seguono i propri autonomi convincimenti ( solitamente guidati dalla ragione e dal buon senso). Forse, in tali schiamazzi, può individuarsi anche qualche leggera  traccia dello spirito antimeridionalista, che ogni tanto affiora nel nostro Paese (Le scene del film si svolgono infatti nella zona del Lungomare di Bari, adiacente al Kursal, ed a Fasano).

Bluewind

giovedì 15 novembre 2012

IN FONDO ANCHE CESARE...


IN FONDO ANCHE CESARE…

Un grande sconcerto. Imperversa negli Usa. Per lo scandalo dei generali. Ma non è il caso di drammatizzare (troppo). Poiché, trattandosi di un Paese (gli USA) piuttosto giovane. Non si  conosce molto bene la storia. Infatti anche Cesare, ai suoi tempi, con Cleopatra….

BLUEWIND

mercoledì 14 novembre 2012

CAMBIO DELLA GUARDIA


Cambio  della  guardia

Sorprende non poco (si fa per dire) che dopo le migliaia di email scambiate tra Paula Broadwell e David Petraeus sia stata, solo recentemente, scoperta la loro relazione “segreta” . Che poi tanto “segreta” non doveva essere in quanto intrattenuta praticamente  alla luce del sole. A seguito della cui divulgazione  Petraeus si era prontamente (troppo prontamente) dimesso, appena due giorni dopo la rielezione di Obama. Del quale si prefigurava che Petraeus potesse diventare, nelle future elezioni presidenziali, un temibile competitore e concorrente (visti i Suoi indiscutibili successi nelle operazioni di intelligence affidategli, peraltro assai poco rese note, nelle quali aveva avuto “carta bianca”). Con la prospettiva di poter essere sostenuto in tali elezioni dall’area  repubblicana”, area alla quale da sempre apparteneva.

Bluewind

martedì 13 novembre 2012

La quiete prima della tempesta


La quiete prima della tempesta
E’ la dimensione di una umanità semplice e serena, apparentemente senza problemi, inconsapevole (more solito) di ciò che in seguito l’attendeva, quella raffigurata da A.Donghi in pressocchè tutte le sue opere.
Bluewind

venerdì 9 novembre 2012

ESISTENZE (praticamente) INESISTENTI


ESISTENZE (praticamente) INESISTENTI

Su “La Stampa” del 8/11 us., desumendo ciò dall’episodio di una signora che, all’indomani della vittoria del referendum contro la partitocrazia,entrando in un bar, aveva inneggiato all’auspicato “cambiamento” ma, in precedenza, bloccando il traffico, aveva lasciato l’auto in doppia fila, l’articolista rileva che la “Casta (intesa come mancato rispetto delle regole) è solo uno “stato d’animo” (nostro). E conseguentemente non esiste (come entità materiale). Per altra via, per quanto riguarda la peste, concordava con analogo assunto anche Don Ferrante (personaggio dei promessi sposi, peraltro defunto proprio per la peste) ritenendo che la peste non esiste. E pertanto anche “la casta” non esiste. (E qualora esistesse, saremmo tutti noi, neonati inclusi).

Bluewind

giovedì 8 novembre 2012

Ad impossibilia nemo tenetur


AD  IMPOSSIBILIA  NEMO  TENETUR

Non  diciamo sia stata  l’esibizione in pubblico dell’amor coniugale, a donare la vittoria  ad Obama, come sembrano voler credere parecchi articolisti. Non si renderebbe giustizia all’elettorato americano e neanche allo stesso Obama. Ed anche se in sottofondo a tale giornalistica opinione sembra rivelarsi, sottinteso, l’invito rivolto ai politici italiani (al fine di rinverdire il diminuito interesse della collettività per la politica) di adottare una analoga strategia (elettorale), si dà il caso che ciò risulterebbe impossibile. Poiché multiformi e numerosi sono gli “affettuosi vincoli” di  molti politici italiani. Ed in tale ipotesi non solo una (come nel caso di Obama) ma diverse sarebbero le persone interessate. E si darebbe così la prova non già dell’amore coniugale ma di ben altro. “Ad impossibilia nemo tenetur”.

Bluewind

domenica 4 novembre 2012

QUID VERITAS ?


QUID  VERITAS ?

C’era una volta. La verità. Ed il suo contrario (scorretto persino ad enunciarsi) era l’errore. Adesso non è più così. Il mondo è stracolmo di verità. Ed il loro contrario non è più l’errore. Ma altre verità. Ugualmente valide e contrapposte. Ma dove saranno andati gli errori ? Forse si saranno travestiti (anch’essi). Da verità assolute ed incontestabili.

Bluewind

sabato 3 novembre 2012

(Non) a ruota libera


(Non) a ruota libera.

Il “Buon Giorno de “La stampa” si chiede se siano cambiate “le regole del gioco” dello “Stato (Sociale) Europeo”. Tranquillizziamolo. Non sono state modificate. Una di queste è quella di “ non scherzare con i fanti e di lasciare stare i Santi”. E’ una regola che riguarda anche la cosiddetta opposizione. E quando ci si fuoriesce, si fa la fine di Di Pietro. (Utilizzato finchè è servito. Ed attualmente….messo da parte). Del quale, guarda caso, si scoprono e pubblicizzano le abitazioni nelle quali vivono i figli. E sicuramente altre “indiscrezioni” (vere o presunte)  seguiranno. Chissà quale nervo scoperto ha recentemente toccato. “La situazione è tragica ma non è seria” direbbe E.Flaiano. Evidentemente la ruota….è libera. Ma non troppo.

Westwind

venerdì 2 novembre 2012

COME LA MAREGGIATA...


COME LA MAREGGIATA

“Signore,
se Tu volessi incarnarmi, in una futura vita, in una bestia, Ti prego: tieni presente il mio carattere, le mie abitudini, le mie attitudini, e fammi gatto….
Fammi gatto, Signore, ma liberami dal bisogno di un tetto, d’un cibo, d’una cuccia. Rendi inerte il mio fiuto, insensibile il mio palato, muto il mio stomaco: ch’io non sia costretto, strisciando, scodinzolando, leccando la mano che mi porge il cibo, a mortificare iteratamente la mia coscienza….
Fammi gatto libero, Signore, fammi rinascere a Roma, buttami al margine del relitto di un monumento, come la mareggiata butta sul lido la mezza conchiglia…..
Soprattutto, Signore, non darmi il potere di graffiare con l’unghia sul travertino, come ho fatto da uomo con la penna sulla carta, i segni dell’alfabeto….Ch’io non diventi vittima di un presunto fuoco poetico, che in effetti è un fuocherello di paglia (che a volte) non riscalda nessuno, e che non sia spinto a strizzare la mia anima come un limone asciutto, per cavarne …gocciole di poesia che (a volte) non arriveranno a dissetare nessuno”. (Brano introduttivo tratto dalla pubblicazione “Il gatto romano” di “Mario Dell’Arco”. E’ uno pseudonimo, poiché l’Autore aveva desiderato di rimanere anonimo. Ed anche adesso che non è più tra i viventi, BW ha ritenuto di dover rispettare tale Sua volontà).

Bluewind