(Non toglieteci almeno
il) cornetto
ed il cappuccino
GRAMELLINI (nel Suo
articolo di fondo su “La Stampa” del 4/1/12) si impegna nello sfondare una
porta praticamente aperta. Quella del ripudio della violenza. Anche se è una
reazione ad una ingiustizia. Anche se, eventualmente, provenga dallo Stato. Da
EQUITALIA. E ritengo che in ciò sia
all’unisono con (quasi) tutti gli italiani. Essere ITALIANI significa, come è
ovvio, appartenere alla nazione ITALIA. E sentirsi legati ad un vincolo se non di affettuosità (poiché ciò sarebbe un
chiedere troppo) almeno di non estraneità con ciò che è rappresentativo della
nazione ITALIA (compresa EQUITALIA). Ciò
è messo sicuramente in forse quando i servizi forniti dallo STATO non sono
l’ideale (è questo solo un eufemismo; GRAMELLINI li definisce PESSIMI). Occorre pertanto ripristinare, almeno, un
rapporto di NON ESTRANEITA’ tra i cittadini e lo STATO. E quest’ultimo
faccia la sua parte. I cittadini non tarderanno a fare la loro. Questa non è
una previsione. Potrebbe essere (forse) solo una speranza….
Westwind
Una consapevole provocazione quella di Gramellini, insita nel post e,trasmessa al volto disarmato di quel dignitoso signore che con mite ironia s'accinge a consumare il suo capuccino.Ancora o (forse) per l'ultima volta.
RispondiEliminaNon ha nulla a che vedere col post,ma mi hai ricordato mia madre e questo mi ha commossa non poco.Bianca 2007
Cara Mirka,
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. L'immagine è quella di mio padre. Nell'ultimo dei Suoi soggiorni estivi. Nelle Marche. Da tempo pensavo di inserirla in internet. In un post dignitoso. Penso di esserci riuscito. Ciao cara.WW
Apro il tuo post e...vedo una foto che mi sorprende lietamente e mi commuove; nel nostro comune ricordo ti auguro un anno sereno e grazie per l'immagine e per il post.
RispondiEliminaDeine Freundin aus Mailand.
Grazie cara Freundin aus Mailand. Affettuosamente. Mimmo
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