ESCLUSI I PRESENTI
Questa
volta ha superato se stesso (GRAMELLINI,
sulla “STAMPA” del 17/1/012). Ecco
un brano del Suo editoriale. (Riassumerlo non è possibile. Gli farebbe perdere
incisività): “C’erano voluti due mesi
per ritornare all’onor del mondo. Due mesi di loden e manovre, di noia e
ricevute fiscali…..Due mesi per far dimenticare il peggio di noi: la
faciloneria, la presunzione , la fuga dalle responsabilità. Ed invece, con un
solo colpo di timone il comandante SCHETTINO ha mandato a picco, assieme alla
sua nave, l’immagine internazionale che l’Italia si stava ricostruendo a
fatica. Siamo di nuovo lo zimbello degli altri,il luogo comune servito caldo
nei telegiornali americani, il pretesto tra due politici francesi (francesi !),
uno
dei quali ieri accusava l’altro di essere come quei comandanti che sfiorano
troppo la costa e mandano la loro barca contro gli scogli”. Ci vuole un
bel po’ di onestà intellettuale e di coraggio civile per scrivere queste cose ,
considerando anche quella che è la (seguente) conclusione dell’editoriale. : “Mi guardo attorno , e un po’ anche allo
specchio, e ogni tanto lo vedo. Parafrasando Giorgio Gaber, non mi preoccupa lo
SCHETTINO in sé, mi preoccupa lo SCHETTINO in me”. Ovviamente, sono esclusi i presenti - aggiungo io. ESCLUSI I PRESENTI.
Westwind
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