lunedì 30 luglio 2012

NO FEDE(RICA), NO

NO FEDE(RICA) NO. E’ inesatto che Tu sia affondata (nei 400 metri)
Come ha intitolato il Suo editoriale un giornalista de “La Stampa” del 30/07/12. Non è vero, come egli scrive, che “in piscina si invecchia in fretta”. . Anzi è vero il contrario. E non c’è necessità “di stare dietro alle sedicenni che buttano giù record del mondo”. Poiché non hai nulla da dimostrare avendo già dimostrato tutto ciò che sembrava impossibile dimostrare. Non si affonda mai (aforisticamente) nell’acqua ma , se ciò avviene, è sulla terraferma che si affonda. Quando si è dimostrato, come Tu in precedenza hai fatto, che l’umanità, attraverso qualche suo singolo,  ha superato, magari nell’attimo fuggente, quel confine (psicofisico) che sembrava in precedenza insuperabile, che sembrava essere stato posto quasi quale insuperabile limite all’attività umana. Hai fatto ciò che andava fatto. E ne puoi essere soddisfatta. Per tutta la vita. Ed anche per aver convissuto (e per convivere) con il nuoto che (specie quello a stile libero, che, ad avviso di BW, è il miglior tipo di nuoto) sembra essere il trionfo della propria esistenza biologica. E che, nei percorsi che si compiono, sembra che dia la capacità di percorrerli all’infinito. Quasi in stato di grazia. Grazie, Federica.
Bluewind

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