lunedì 2 luglio 2012

Cornetto e cappuccino (Moravia)




LE LUCI DI ROMA (Moravia)

Arrivava, ogni giorno, nel bar di Largo Torre Argentina. Ove il titolare le offriva, ogni volta, quattro paste con la crema ed un cappuccino. Erano il suo pranzo e la sua cena. L'unico pasto della giornata. I suoi familiari gestivano una trattoria. A C., nella provincia di Roma. A chi le chiedeva perchè fosse venuta a Roma, rispondeva : “Perchè dove mi trovavo non c'era vita. Qui a Roma ci sono i negozi, cinema, i bar. Le strade sono piene di gente . Vi sono le luci. Tante luci.”Una volta uno dei baristi del locale dovette intervenire per far cessare le intemperanze di un cliente verso la ragazza. Dopo questo episodio il barista venne licenziato. E la ragazza non si fece più vedere nel locale. Era tornata dai suoi familiari a C. Il barista trovò un'altra occupazione. Che lo portò a transitare per C. Ove rivide la ragazza. Che, appena lo incontrò, gli disse : “Chi non more se rivede !”. Ed al termine del loro incontro gli disse :” Non ci crederai ma se trovo l'occasione di tornare a Roma, me ne vado.” “ Ma perchè ?” chiese lui. E lei “A Roma, quando si esce la sera per le strade vi sono tante luci...tante luci...”(al neon).


BLUEWIND


2 commenti:

  1. E passa e spassa sotto a sto balcone ma tu si guaglione e non sacce come sono buone le pesche di sera anche se per cena.Ciao Mimmo.La sottoscrivente Mirka

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  2. Forse quella era una città dove non c'erano pesche (chissà). Ciao. Mimmo

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