lunedì 23 luglio 2012

(Fantasmi a Roma) GIRO DI VITE (B.Britten)



(…FANTASMI A ROMA ) GIRO DI VITE (B.Britten)
(Il festival dei due mondi. Spoleto. Luglio 2012)

 L’opera lirica “ Giro di vite” di B.Britten è tratta da un racconto di Henry James, che ci conduce in una insolita vicenda ai confini della realtà. Allucinante come gran parte di consimili produzioni di altri autori, anch’esse cariche di una irrazionale instabilità , destinate ad incrinare le nostre tradizionali, terrene sicurezze di esseri viventi.
Anche Roma è popolata di fantasmi. Da quello di Giulio Cesare, le cui ceneri, come si narra, riposerebbero sulla sommità dell’obelisco di Piazza S.Pietro. A quelle degli
ossessi che venivano legati alle apposite colonne della Chiesa di S. Pietro, in attesa di guarigione. Analoga situazione anche a Castel S.Angelo, ove sarebbero soliti transitare,  ovviamente nottetempo, i fantasmi di B.Cenci e Mastro Titta, anch’essi, da sempre, nell’attesa di una improbabile riabilitazione.
Nel Pantheon poi sin dal 13/05/606 sembra che si aggirino turbe di diavoli, desiderosi di confrontarsi con i misfatti compiuti dagli umani nel secolo recentemente trascorso (nella prospettiva di risultare perdenti in tale confronto).
A Piazza Navona sembrano essere di casa, come già erano da viventi, Costanza De Cupis e Donna Olimpia Pamphili ( nobildonne romane, ambedue, attualmente in veste di fantasmi). Quest’ultima poi  sembra essere un’appassionata di “effetti speciali”. Poiché si narra che, preferibilmente nelle notti di forte maltempo, sia solita uscire con la sua carrozza trainata da cavalli con occhi di fuoco, e dirigersi a folle velocità verso Ponte S. Angelo, facendo poi perdere le proprie tracce.
Chissà se tali presenze occulte (se realmente esistono al di fuori delle leggende che ce le narrano) ci sono amiche. E che, come piace immaginare, si limitino solo ad accompagnarci nelle nostre esistenze, non già per turbarci, ma per riassaporare ancora una volta (e senza sforzo) gli aromi della vita (
che fù).

Bluewind


2 commenti:

  1. Tutte "presenze" che anch'io conosco e,mai di loro m'inquietai se non per dire "Accomodasse pure a suo comodo e piacer,fantasma caro"
    Però ho ugualmente caro e agli occhi il festival di Spoleto dove per molto tempo le mura del carcere cantarono per mia voce e forse anche sorrisero per libertà a lungo vagheggiata.
    Mirka

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