lunedì 30 luglio 2012

VADEMECUM DI SOPRAVVIVENZA



VADEMECUM DI SOPRAVVIVENZA

E’ un Gramellini rampante (quello che può leggersi su “La Stampa” del 31/07/12). Che, con il Suo (consueto) apparente garbo mostra, giustamente, di diffidare delle parole inglesi se “fioriscono sulle bocche degli italiani” affascinati da sempre dai toni forti e da chi batteva i pugni sul tavolo (qualcuno li batte ancora). Gramellini, al contrario, si fa portatore di un modo di esprimersi più evoluto, affrontando temi seri con elegante, ironica scherzosità. In conflittualità con l’atmosfera congeniale tipica (anche) dell’epoca dei Capuleti e Montecchi,e che da sempre ha mostrato di essere la caratteristica di una vivibilità collettiva. ” C’è stato un tempo e c’è ancora” (osserva Gramellini) “ in cui per estrometterti da una poltroncina di responsabilità e sostituirti con uno più affidabile, cioè più opaco ed obbediente di te, tiravano in ballo problemi di governance”. (Bravo Gramellini ! Questo significa “scrivere” !
SPENG DING REVIU’” (attenti alla pronuncia ! Potreste incorrere in severe sanzioni !). “la formula magica ha la sua morbidezza di vaselina, indispensabile quando la verità fa paura”. E qui termino. Penso anche di aver detto troppo (questa volta)…per bocca di Gramellini.

Bluewind


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