sabato 23 giugno 2012

Per fortuna che c'è la scienza (l'isola di Pasqua)





Per fortuna che c’è la scienza (L’isola di Pasqua)

Nelle isole del Pacifico quando il figlio maggiore del capo villaggio succedeva al padre, gli altri figli con i rispettivi clan si trasferivano in altre isole, disabitate. Per creare un qualche collegamento con gli antenati, ne scolpivano, opportunamente stilizzate, delle gigantesche statue, che avevano il compito di esercitare una benevola protezione sull’intera comunità. Il mistero che tormentava il mondo civile era come avessero fatto, queste popolazioni primitive, a trasportare questi giganteschi monoliti dal luogo ove erano stati scolpiti a quello dove si trovano adesso. Ma il mistero è stato fortunatamente chiarito. Da una spedizione scientifica . Appurando che l’anzidetto trasporto sarebbe avvenuto tramite semplici corde e con l’ausilio di un gruppo non superiore alle 18 persone che avrebbero trainato i monoliti stessi (pesanti in media 5 tonnellate) fino al luogo della loro definitiva collocazione.

Westwind


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