Illusionistiche divagazioni (I)(Il
lavandino delle Alpi)
(Le
vicende, i personaggi, i tempi, i luoghi e le denominazioni del testo che segue
sono esclusivamente frutto di fantasia e e non hanno alcun rapporto con
vicende, personaggi, tempi e luoghi della realtà reale).
L’albergo si trovava a
brevissima distanza dal Passo Rolle. Il luogo (S. Martino di Castrozza) era
definito dai residenti “il lavandino delle Alpi”. Poiché ogni nuvola o
nuvoletta che girovagasse nei dintorni vi veniva irrimediabilmente attirata,
facendovi piovere (o nevicare, a seconda delle stagioni) a dirotto. A qualche
Km di distanza v’era Predazzo, località che solitamente ospitava l’allora
Presidente del Consiglio Prof. Aldo Moro, che l’aveva prescelta come luogo
(privilegiato, rispetto ad altri) ove trascorrere le Sue vacanze estive. Ciò che
costituiva per il maresciallo dei carabinieri del posto e per la zona stessa
motivo di inesauribile vanto. Tra gli altri ospiti dell’albergo, v’era una
famiglia veneziana con quattro ragazze. Con una di esse Clara, studentessa cleptomane)
ebbi diversi rapporti (notturni). Dei quali non ho alcun merito poiché fu lei
stessa a propormelo. Era, come già detto una cleptomane. Di una cleptomania inesauribile
ed irrefrenabile. Aveva il continuo impulso di portarsi via, con straordinaria
celerità, ogni portacenere od altra suppellettile di limitato ingombro che si
trovasse attorno a lei nei locali nei quali ci si trovava. Di giorno
abitualmente frequentava un gruppetto di giovani studenti padovani che
sospendevano tra di loro ogni conversazione non appena noi arrivavamo. Ed ogni volta ci
lanciavano occhiate non proprio amichevoli. (continua sul blog: “westwind04.blogspot.com”)
Westwind
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