mercoledì 20 giugno 2012

Muraglie e muretti

MURAGLIE  E  MURETTI
Scandalizzarsi per il modo di esporre e non per il contenuto intrinseco dell’argomento è ciò che, a volte, caratterizza gran parte dell’etica giornalistica attuale (e non solo..giornalistica).Pertanto male ha fatto il nuovo presidente della Confindustria a definire la riforma del lavoro  apertis verbis “una boiata”. Potrebbe darsi anche che abbia ragione. Ma non è questo il modo…(secondo alcuni). Fu Paolo Villaggio a rompere, per primo, il conformismo culturale degli anni 70, facendo dire al suo Fantozzi che “la corrazzata Potemkin è una boiata pazzesca”. Ma da allora quante corrazzate Potemkin si sono susseguite nel nostro tempo… E non solo ad opera dei comici. Che da sempre hanno indicato i difetti della collettività nel suo complesso ed, essendo comici, non sono stati  mai “presi sul serio”. (Anche se qualcuno di essi sembra che recentemente ci sia riuscito.). Ed allora ? Per il presente cosa ci rimane da fare?. Nel nostro piccolo, potremmo saltare se non le muraglie cinesi almeno un muretto più basso. Ad es utilizzando, nel modo giusto, congiuntivi e condizionali.  E tentando di adottare la parola giusta al tempo giusto (e non fuori del tempo massimo). ( evitando, se possibile, il turpiloquio che non risolve nulla e non ha mai impressionato nessuno).
Westwind

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