VERITA’ NUDA
Replicando ad un lettore che lo accusa di
essere un comunista che non disprezza la ricchezza, Gramellini (su la “Stampa”
del 23/02/012) con la Sua consueta eleganza replica che “nascere ricchi è una fortuna. Diventarlo…è un merito…non si tratta di
una colpa..Ed il fatto di essere valutati dal mercato non rappresenta di per se una vergogna” e non lo urta
che “MONTI abbia i milioni”. Lo
urterebbe “se li avesse rubati e se li
ostentasse”. Bene, quasi tutto.
Tranne il riferimento al “mercato”. Che è uno dei numerosi
feticci ideologici ai quali qualcuno fa finta di crederci anche se (qualora venga rettamente inteso) sostanzialmente non esiste. Se così non fosse, non si spiegherebbe per
quale ragione (trattasi di una
banalissima esemplificazione) la banca corrisponda al correntista un’interesse
sotto zero mentre, in caso di scoperto, ne percepisca un altro di ammontare di
gran lunga superiore. Se a ciò deve attribuirsi un significato, quest’ultimo
non può che essere quello di ritenere che il danaro non ha lo stesso valore per
tutti. Ma, ad es (guarda caso) per le banche ne ha uno maggiore.
Westwind
Hai ragione WW.Le banche sono narcise ninfomane.Poveri chi si lascia sedurre ma...haimè pur tanti son gli sventurati "sanza speme,e con occhi tardi e gravi".(Dall'Inf. di Dante IV-corretto e anco riveduto)Mirka
RispondiEliminaLe banche erano solo un (cortese) esemplificativo della situazione (attuale). Magari fossero solo le banche ! C'è una lettera al direttore della "Stampa" che solo questo giornale avrebbe potuto pubblicare. (Per questa sua ...capacità di evidenziazione che io lo acquisto. Se così non fosse acquisterei "Il Corriere dei Piccoli" (Ma esce ancora ? Forse no. Troppo audace). Ho la sensazione che quella lettera non la pubblicherò. Neanche in parte. (Eroi, o quasi, non ci si diventa. Ci si nasce. Ed io.....non lo ...nacqui) (Comunque siamo d'accordo. Su tutto. Come -quasi- sempre) Ciao. Mimmo
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