domenica 26 febbraio 2012

Suonatori di piffero (in libera uscita)

PIFFERAI (in Libera uscita)
Non si tratta di dissacrare Socrate. (Che addirittura venne fatto santo da Erasmo da Rotterdam che soleva dire: “Sancte Socrates, ora pro nobis”.) Ha, in parte, imitato un grande filosofo suo predecessore, che era solito uscire la sera per guardare il cielo. Ed allorchè ebbe ad inciampare su una buca, fu redarguito dalla sua domestica. Che gli espresse ironicamente la sua perplessità poichè lui, pur conoscendo tutto del creato, non si era accorto delle buche esistenti sulla strada. Inimitabile è il pensiero di Socrate, quando afferma che quando “i conti non tornano” c’è qualcosa  non va nel metodo di indagine.  Un principio dal quale è derivato il convincimento della scienza moderna, secondo il quale ogni regola o legge scientifica è valida solo “fino alla prova del contrario”. La ragione addotta da Socrate per giustificare la sua rinuncia alla vita  è quella di non aggiungere all’ingiustizia della legge altra ingiustizia costituita dalla sua fuga. Senonchè la possibilità  di evitare la morte con la fuga (rectius : con l’esilio) gli veniva offerta dalla legge stessa, in alternativa alla morte; e pertanto qualora vi avesse aderito, non avrebbe commesso alcuna violazione di legge ma vi avrebbe puntualmente ottemperato. Trattavasi comunque di legge ingiusta, come ritenuto dallo stesso Socrate, e quando la legge è ingiusta, non è solo ingiusta ma è qualcosa molto di più. In alcuni casi può portare molto ma molto lontano. Mi sovviene di quella fiaba, definita impropriamente per bambini, del pifferaio di Hamelin, che con il suono del suo piffero riusciva ad incantare branchi di famelici topi fino al punto di farli autoannegare nel fiume limitrofo all’abitato. Trascinando, purtroppo, con loro  anche quei loro amici che non erano per nulla convinti di doversi aggregare al gruppo.
Westwind                                                    
.

Nessun commento:

Posta un commento