martedì 14 febbraio 2012

Ch'a staga bin...e cerea


CH’A  STAGA  BIN  e  CEREA ! (Stia bene ed..arrivederci…!)

Lo riconobbe subito. Nella bettola di Malmò. Stava guardando la televisione. Trasmettevano, da Salisburgo, il “Flauto magico”. Era di scena lo stupendo brano della “Regina della Notte”. Un brano che coinvolge. Travolge. Che trasporta  in un’altra dimensione. Che fa estraniare dal proprio io. Quasi con voluttà.

Era ormai giunto al termine della sua indagine personale. Finalizzata ad individuare un criminale nazista, che aveva spento la vita ad alcuni suoi amici. Nella zona di Cuneo. Si era rifugiato in Svezia. A Malmò, ove risiedeva in una sfarzosa villa, nelle adiacenze della città.  Si recò al più vicino comando di polizia, qualificandosi. Il funzionario ivi addetto, cortesissimo,  gli mostrò una cartella, con alcune fotografie. “Guardi un poco, lo riconosce ?”. Si, era lui. Non c’erano dubbi. “Bene” gli disse il funzionario “ Lei ha compiuto il suo dovere. Adesso, con calma, mi faccia una relazione. (Ha tutto il tempo che vuole) . Ed adesso - , come si dice dalle vostre parti…: Ch’a staga bin…e cerea

Fatti personaggi e situazioni della vicenda (in parte desunti dal racconto di M. Soldati “ La fine di Flok”) sono puramente immaginari e non si riferiscono a situazioni reali….anche se si potrebbe dare il caso che…

Westwind

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