Masquerade (Sotto mentite spoglie)
Il
sociologo ed economista Max Weber, nella sua monumentale opera “Economia e società”,
sosteneva, che il superamento del
medioevo doveva considerarsi attuato mediante la semplificazione delle procedure amministrative/burocratiche/
istituzionali inerenti la vita della collettività. Siamo sicuri che ciò sia
effettivamente avvenuto o non è vero il contrario ?
Siamo
convinti che l’informatica, costituente un formidabile contributo allo sviluppo
non solo tecnologico, abbia in qualche modo contribuito alla semplificazione e
liberalizzazione delle predette procedure o, piuttosto, non è vero il contrario
?
Siamo sicuri di trovarci in un’epoca veramente
successiva al medioevo o non nel
medioevo prossimo venturo già da tempo ipotizzato ?
Siamo
proprio convinti che il diritto alla privacy ed
il divieto alle intercettazioni, non tutelino, di fatto, qualcos’altro rispetto
all’idealizzato ed ufficialmente enunciato diritto alla privacy di chi non ha nulla da nascondere ?
C’è
pertanto (e convive con noi) una realtà per così dire mascherata, ove ogni cosa non
è come dovrebbe essere o almeno apparire e le cui finalità risultano, di fatto,
contrastanti o divergenti da quelle palesemente ufficializzate.
Parliamo
di banche.
Erano, secondo una definizione ormai datata, le custodi del risparmio. E’
ancora così ? Sembrerebbe di no, se si pone mente (anche sul piano
internazionale) ai giochetti finanziari dei così detti “derivati” (carta straccia venduta ai
clienti), che hanno messo sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori.
Chi ormai più si ricorda che la categoria dei loro
promotori, definiti giovani yuppies, furono
idealizzati, lodati, orpellati e trionfalisticamente fatti rivivere come
soggetti di numerosi films. Furono altresì pubblicamente portati ad esempio da
eminenti personaggi politici ed
economici (non faccio nomi…ma potrei
farli) come esempi da imitare perché erano giovani che si erano inventati un lavoro.
A
questo punto potremmo ipotizzare un giochetto, quello dei significati occulti
(ma non troppo).
Attribuiamo
a ciascun termine la definizione opposta o divergente (rispetto alla finalità
che si era ufficialmente enunciata).
Ad
esempio, per quanto riguarda le banche, ipotizziamo che siano esattamente l’opposto della
definizione di “custodi
del risparmio”. (E’ evidentemente un’ipotesi solo teorica, quella
che si potrebbe definire “cattedraticamente” un’ “ipotesi di scuola”).
Analogamente
si potrebbe procedere per tutta la residua terminologia, capovolgendone i
significati ufficiali o facendone divergere le finalità, giustificatrici,
pubblicamente enunciate.
Ecco che
allora i vari significati, contrastanti con quelli ufficiali, risulterebbero
aderenti alla realtà effettiva e non alla virtualità proclamata ufficialmente.
Che
vuol dire tutto ciò, che i significati dei termini normalmente utilizzati per
definire delle fattispecie sociali, economiche ecc. sono oggetto di
travestimento ? E cioè sono delle mascherate ovverosia delle maschere ? Sono tante
le maschere. Nel post ne abbiamo inserita qualcuna, tra le più eleganti (le
banche. Facciamo finta che sia così).
Ce
n’è per tutti i gusti e di tutti i colori. Si può scegliere il colore
preferito, la scelta è libera, questo si. ( E non meravigliamoci se c’è poi la
crisi. Se non si è in grado, almeno al livello di ufficialità, di dire “ pane al pane e vino
al vino”.
WESTWIND
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