venerdì 24 febbraio 2012

REISE NACH OMSK (Siberia Occidentale)

REISE NACH OMSK (Siberia Occidentale)
 Discese dal treno. Non era una stazione. Era una semplice fermata. A 15 km da OMSK. Nella sconfinata pianura siberiana. Coperta d’erba.  Di un verde intenso. Non accelerò il suo passo. Era gradevole sentirsi carezzare il volto dall’erba alta. Sentirne l’amichevole, leggero fruscio. Come di benvenuto. Ed eccola. Quella che era stata la sua casa, di un tempo. Con la sua bassa staccionata in legno, leggermente inclinatasi per il vento degli innumerevoli anni trascorsi. Anch’essa  con le tavole fessurate ed ingrigite. Quando vi entrò, il cigolio della porta gli sembrò un saluto. Che quasi accompagnasse quelli che c’erano, una volta. Assieme alla sua compagna di giochi, che adesso viveva ad Helsinki e lavorava in una fabbrica di cioccolati. Accese la stufa. Faceva fumo. Evidentemente qualche volatile si era installato nel tubo di fuoriuscita del fumo, riducendone il tiraggio. Questa notte avrebbe dormito lì dentro. Tra il fumo e la polvere. Che gli sembravano quasi presenze amiche. Non voleva perdersi, ancora una volta, lo spettacolo dell’alba. La mattina successiva. Dell’alba come tanti anni prima. Come se il tempo non fosse passato. Come se nulla fosse avvenuto. Un’alba dorata nella sterminata infinità della pianura siberiana.
Westwind 

2 commenti:

  1. « Nel mio romanzo vi è inoltre un'allusione all'idea che la pena giuridica comminata per il delitto spaventa il criminale molto meno di quanto pensino i legislatori, in parte perché anche lui stesso, moralmente, la richiede. »
    (Dostoevskij, )
    Non capisco proprio perchè questa citazione!!!!!
    Ti abbraccio forte
    Mary

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  2. Cara Mary,
    A parte che anche io ho la sensazione di cominciare a capire ben poco (chissà se è un bene o un male. O forse....ambedue le cose) ma ritengo che la confusione dei ruoli non aiuti minimamente la capacità di comprensione. Ciò che, a mio avviso, ritiene D. è ciò che penserebbe solo ....se fosse un criminale. Ma se lo fosse.... al tempo stesso non lo sarebbe, poichè non in grado di avere simile convincimento, che gli impedirebbe di esserlo. Ed allora, lasciando da parte i legislatori, che sono un genus molto particolare, si potrebbe concludere nel senso.....di non concludere nulla. Forse questa è la via giusta. A patto che ciascuno rispetti il proprio ruolo (criminali...a parte) ed il proprio modo d'essere ma con un atteggiamento molto, molto soft (e non ispirato da alcun preconcetto). Coerentemente con il principio che ciascuno può sbagliare. E coerentemente con quanto ritiene, su se stessa, la stessa scienza moderna. (Salutamelo,- non D. - Tu che ne sei in abituale contatto visivo... . E non pensare che io stia vaneggiando. D'altra parte, immodestamente, ritengo che ci troviamo ambedue....nella stessa barca...o quasi). Ciao cara. Ti abbraccio. Mimmo

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