venerdì 16 dicembre 2011



INTELLIGENZE SOCIALI  (Dell’isola che non c’è)

Gli animali ebbero in dono chi la forza, chi la velocità, chi le ali…L’uomo ritenne di non aver avuto nulla. Ma gli fu detto che aveva ricevuto un dono impareggiabile. L’intelligenza. Che gli avrebbe consentito di dominare la natura e diventarne il padrone.
Un valente astronomo era solito andare in giro la notte per studiare il cielo. Ed il moto degli astri. Una notte, mentre li contemplava, inciampò a causa di una buca e cadde in terra. Chiese aiuto per potersi rialzare. Lo aiutarono ma, successivamente gli amici, appreso l’accaduto,  non cessarono di deriderlo. Poiché tentando di comprendere il cielo, aveva trascurato di vedere ciò che accadeva in terra.
Nell’isola che non c’è un tizio, conversando con un amico,  disse che non credeva alle statistiche. Infatti aveva lavorato come lavoratore precario “a progetto  per conto di un lavoratore autonomo A costui gli enti preposti all’effettuazione delle statistiche affidavano di volta in volta il compito di effettuarle. Indicandogli anche quale risultato si desiderava ottenere.  La statistica veniva effettuata interpellando coloro che erano stati previamente inseriti in apposite liste (un migliaio circa per ogni lista) che comprendevano soggetti con caratteristiche congeniali al tipo di risultato che si voleva ottenere. Tutto in regola quindi, (in apparenza).
In altra occasione (sempre nell’isola che non c’è e che sarebbe paradossale che esista), incontrato nuovamente lo stesso amico, il tizio riferì che aveva trovato un altro lavoro quale portantino precario.  Avendo notato che ai singoli malati (giovani ed anziani) veniva somministrata, giornalmente, una grande quantità di farmaci ( e non solo quelli relativi al disturbo per il quale era avvenuto il ricovero) ed avendo chiesto, in ordine a ciò, ragguagli ad una giovane dottoressa, gli fu da costei chiarito che si trattava dell’applicazione di un protocollo di “medicina difensiva”. Che avrebbe consentito al medico di difendersi, in una eventuale controversia giudiziaria, fornendo la prova che era stata attuata una terapia atta a proteggere il paziente da qualsivoglia altro disturbo che, ipoteticamente, avrebbe potuto sopraggiungere dopo il suo ricovero, per qualsivoglia altra causa.
Come se un’individuo sano intendesse difendersi dai rischi dell’esistenza assicurandosi contro tutti i rischi. Nessuno escluso. Sopravviverebbe  fisicamente ma non certo economicamente. (La prima foto è di Abendrot)

Bluewind 






2 commenti:

  1. Molto fascinoso! Una capacità così logica e sintetica da parere un gioco di prestigio.Ma,"faute de mieux",anche e qualora potesse essere o apparire un gioco di prestigio,ogni giudice savio e onorevole può solo sperare e augurare che continui al meglio e nel meglio per quanto si possa "immaginare o sapere quanto facile sia fare di peggio" in maniera durevole e quasi inimmaginabile. Chissà se anch'io potrò farcela ad entrare.Bianca 2007.

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  2. Eccezionale ! (sono contento si sia ristabilito un canale di comunicazione. Attraverso Blogger). Per fortuna che l'isola che non c'è (alludo al testo del post) non c'è. Perchè se ci fosse....sarebbe un guaio. Serio). Ciao. Bluewind

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