REALISTICAMENTE REALE
Normalmente l’artista (delle arti
raffigurative) sublima la realtà. Per esprimerne meglio il contenuto. Non
visibile, nella realtà…reale, a prima vista. Normalmente il risultato che si
ottiene è quello di una realtà (artistica) che esprime una dimensione positiva
(anche se si tratta di immagini stracolme di dolore, di sofferenze ma pur
sempre non estranee ad una, qualche umana dignità) di sentimenti, di
sensazioni, di visionarie astrazioni, valide in ogni tempo e percepibili da
chiunque abbia un minimo di intellettuale sensibilità. R.Guttuso,
di cui ricorre il centenario della nascita, segue il processo inverso, di
sublimazione del reale attraverso l’artistica emersione dei suoi aspetti….più
realistici, che per alcuni potrebbero anche apparire troppo pessimistici e
deteriori. (Ciò vale ovviamente per le opere come “La Vucciria”, che accompagna il post, “i due amici “ “il bosco
dell’amore”, “la discussione“ e
molte altre ancora. Non per le raffigurazioni di carattere politico come “i funerali di Togliatti”, “i ritratti di G. Amendola e di A.Moravia”,
nei quali l’Autore appare sospinto da altri intendimenti). Trattasi di opere
(quelle non aventi valenza politica) non dissociate da un senso di non sopita
nostalgia (del tempo che fu) da parte dell’Autore. Che pur nella loro
pessimistica sublimazione è innegabile posseggano un loro seduttivo ed invasivo
fascino.
BlueWind
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