venerdì 5 ottobre 2012

DISEPPELLIMENTI (culturali)


DISEPPELLIMENTI (culturali)
Riemerge dal passato (remoto) A.Manzoni  dei Promessi Sposi con le sue divagazioni a proposito di leggi (grida e regolamenti). (cfr. lettere al Direttore su “La Repubblica” del 3/10 us, pag.26) il quale osserva che, all’epoca di cui trattasi, “La forza legale non proteggeva l’uomo tranquillo, inoffensivo e che non avesse altri mezzi di far paura altrui. Non già che mancassero leggi e pene, le leggi anzi diluviavano; i delitti erano numerati e particolareggiati, con minuta prolissità; le pene, pazzamente esorbitanti e, se non basta, aumentabili, quasi per ogni caso;…Con tutto ciò, quelle gride, ripubblicate, rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare l’impotenza dei loro autori. L’impunità era organizzata ed aveva radici che le grida non toccavano, o non potevano smuovere. Tali erano i privilegi di alcune classi, in parte riconosciuti dalla forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste…
Riemerge altresì dal volontario oblio persino G. D’Annunzio (per merito de “La Stampa” del 5/10 us., pag. 31) con uno dei suoi non teneri enunciati: “ C’è oggi in Italia una giovinezza esplosiva ed una decrepitezza ingombrante. Ci sono istituti politici più morti di una cassapanca fessa e tarlata, ma anche demagoghi che credono di aderire alla realtà e non aderiscono se non alla loro camicia sordida”. Bluewind


 

Nessun commento:

Posta un commento