RE LEAR
M.PLACIDO porta in
scena (al Quirino di Roma) “Re Lear”.
Rilevandovi “aspetti di contemporaneità”
perché anche Re Lear (come l’attuale classe politica), avendo scelto a
succedergli le due figlie “cattive” “Regalla”
e “Gonerilla” anziché la figlia “buona”
“Cordelia”
avrebbe fatto una cattiva scelta. Ma questo sembra essere un accostamento
piuttosto sforzato. Poiché la classe politica del recente passato non ha in
alcun modo scelto i propri eredi avendo scelto se stessa a succedersi (nel futuro). E per rimediare alle
conseguenze negative della propria gestione è stata costretta a formare un governo
tecnico, quale , temporaneo gestore della
cosa pubblica. Come se per governare esista una tecnica…univoca.
Come quella per riparare gli scaldabagni. Determinando con ciò un’autentico,
grave vulnus. Ai fondamenti della nostra
società. Che si basano sulla rappresentatività istituzionale del potere
politico. Rappresentatività che riguarda l’intera collettività e le sue
aspettative. E qualora si fuoriesca dai binari di scelte che non siano corrette
e legittime, è la Magistratura e gli altri organismi di controllo che hanno il
potere di intervenire, sanzionando adeguatamente l’accaduto (anche se ex post).
Qualora ciò non avvenga, potrebbero farsi strada altre soluzioni, che BW
non intende neanche ipotizzare e tanto meno esplicitare..
BlueWind
Nessun commento:
Posta un commento