Non sulla
via di Damasco, ma su altra e – a dir poco – più tranquilla, un autorevole
articolista de “La
Stampa” di Torino (dell’11/4/011) sembra favorevolmente folgorato
dallo spostamento della produzione IKEA dall’Estremo Oriente alla “Padania detrottizzata”. Se questo è
vero (e vero lo è, vista l’autorevolezza
della fonte) la notizia non ci fa toccare il cielo con il dito. Secondo l’articolista
ci si dava per spacciati. Ed invece…..Pare infatti che nessuno sappia fare i
rubinetti come noi. Ed i cassetti della cucina. Ed i giocattoli per i bambini (a
norma rigorosamente EUR) Pur riconoscendo che “ la qualità sanno crearla
anche gli altri ed anche la produzione in serie “ ma “la qualità in serie” osserva l’articolista, “ quella rimane una
specialità della casa”. Evviva ! Siamo, come al solito, “ i mejo” ! E non solo come navigatori, poeti e quant’altro…(
e per il “quant’altro” pregasi consultare il “palazzo della cività romana”, all’EUR di ROMA).
Il post
viene accompagnato da un brano video musicale di successo (del “Cile”). Non
lasciatevi sfuggire la parte testuale (tutta) che è un flash realistico della
situazione. Specie dove vi si afferma che “qualcosa
è sbagliato “ (affermazione del “Cile”). Ma
forse quasi tutto. (Secondo WW).
WESTWIND
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