UNIFORMI mentali (spettacolarità)
Ironizzando su Ken Loach, il grande regista inglese (definito “regista operaio”)
che, per protesta contro il Torino Film Festival (e per esso, contro la
cooperativa appaltatrice che ha licenziato alcuni suoi operai) ha deciso di non
ritirare il premio assegnatogli e di boicottare il Festival, l’Articolista de “La Stampa”( del 22/11/”us a pag 1)
ritiene che meglio sarebbe stato se il Regista
avesse ritirato il premio devolvendolo ai lavoratori licenziati, denunciandone,
dal palco del Festival, l’illegittimità del loro
licenziamento. Sicuramente questa sarebbe stata una reazione apparentemente
giudiziosa e concretamente quantificabile in “soldoni” (perché il premio è in
danaro) ma poco spettacolare (e quindi di scarso effetto). C’è anche da notare che la rilevanza della spettacolarità
non va trascurata. o sottovalutata. Specie da parte di chi, come il regista Ken Loach, è uomo di spettacolo. E
pertanto la spettacolarità
ne costituisce, in un certo senso, la Sua “uniforme mentale” E non c’è di ciò da
meravigliarsi. Poiché, d’altra parte, sia pur inconsapevolmente, tutti noi ne abbiamo una, anche se in
altri ambiti e con criteri valutativi diversi, (chi più, chi meno, ma nessuno escluso).
Bluewind.
Scrivi sempre in modo spettacolare e da abile regista anche tu.
RispondiEliminaVada allora il mio applauso sentito anche se di tasto e ovviamente un ciaoooo.Bianca 2007
Cara Mirka, Ti faccio una confessione. A me Ken Loach mi è simpatico e poi ho, da sempre, una propensione forse vocazionale per i perdenti, anche se a volte, come in questo caso, perdenti non sono (ma la situazione li fa sembrare tali). Un grazie affettuoso per quanto mi hai scritto. Ciao. Mimmo
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