A senso unico (nunc
et semper)
Fischi e schiamazzi (eteroguidati) non hanno impedito
alla brava Isabella
Ferrari di acquisire il riconoscimento di migliore attrice assegnatoLe
dalla giuria del Festival del cinema di Roma per il film “E
la chiamano estate” (e per la regia al regista Paolo Franchi). Ma si può anche non
tener conto delle anzidette polemiche e dissensi, poiché in gran parte
determinati da ragioni che artistiche non sono. Non si tratta di un caso né
unico né raro. Ma di un virus che solitamente colpisce tutti coloro che si
rifiutano di essere etero diretti e che seguono i propri autonomi convincimenti
( solitamente guidati dalla ragione e dal buon senso). Forse, in tali
schiamazzi, può individuarsi anche qualche leggera traccia dello spirito antimeridionalista, che ogni
tanto affiora nel nostro Paese (Le scene del film si svolgono infatti nella
zona del Lungomare
di Bari, adiacente al Kursal, ed a Fasano).
Bluewind
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