venerdì 25 maggio 2012

TEMPESTA SULL'ADRIATICO (Woody Allen)


TEMPESTA  SULL’ADRIATICO  (Woody  Allen)

( Woody Allen) su “La Stampa” del 25/5/012 sostiene che “ Roma è completamente diversa dalle altre capitali del mondo”. E ne è rimasto “scioccato  per l’energia, il ritmo, I colori” che le sono congeniali.  Poiché “rompe le regole, le idee, le norme, le leggi cui si è abituati nelle altre città”. In quanto “c’è gente che fa jogging nei parchi, ristoranti sempre aperti” e   Villa Borghese sembra essere il Suo “luogo del cuore”. Letto l’editoriale, si ha il sospetto che Woody Allen non sia mai venuto a Roma  anche se non è così in quanto risulta accertato il contrario. Ma questo non è il vero Woody Allen,   quello che conosciamo per il Suo geniale andare contro corrente, che, solitamente, fuoriuscendo dagli schemi valutativi convenzionali,  consente di scoprire realtà diverse, ignorandone quelle di facciata.  In realtà Roma ha convissuto con le molteplici  dominazioni che si sono susseguite (nel passato). Reagendo, ogni volta, solo con l’indifferenza. ed, in tal modo,  isolandole di fatto. Con la storiella del “ marziano a Roma” il bravo Ennio Flaviano ha ben descritto tale situazione caratteriale.  (Con il marziano che il primo giorno di permanenza nella capitale viene fatto oggetto di una moderata curiosità e nei giorni successivi non sembra suscitarne alcuna). Piuttosto ciò che occorrerebbe chiedersi è che cosa abbia in sè Roma per suscitare nei visitatori  quella sensazione ( che traspare visibilmente dai loro comportamenti)  di aver quasi  coronato uno dei sogni della propria vita e di risultarne appagati. (Ciò che fa apparire quasi magica la Città). Trattasi di un’approfondimento (che sociologicamente potrebbe definirsi analisi dell’immaginario collettivo)  che evidentemente la Sua frettolosa permanenza a Roma non ha consentito a Woody Allen di rilevare.

Il brano video che accompagna il post riguarda una delle più violente tempeste che recentemente abbiano interessato l’estrema punta della penisola. Il brano è stato alquanto silenziato per attenuare l’intenso fragore delle gigantesche ondate che si sono abbattute con estrema violenza sulla costa, quasi inabbissandola. L’interessantissima ripresa è di Antonio Mauro.

Westwind

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2 commenti:

  1. Se solo "l'immaginario collettivo" avesse più preparazione a trasformare se stessi,anche la societas verrebbe trasformata,non credi caro Scarangella?...
    Mi riservo un poi per il video.
    Un abbraccio come sempre forte tenero sincero e ovviamente,ciao.Mirka

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