TEMPESTA SULL’ADRIATICO (Woody
Allen)
( Woody Allen)
su “La Stampa” del 25/5/012 sostiene
che “ Roma è completamente diversa dalle
altre capitali del mondo”. E ne è rimasto “scioccato per l’energia, il
ritmo, I colori” che le sono congeniali. Poiché “rompe
le regole, le idee, le norme, le leggi cui si è abituati nelle altre città”.
In quanto “c’è gente che fa jogging nei
parchi, ristoranti sempre aperti” e Villa Borghese sembra essere il Suo “luogo del cuore”. Letto l’editoriale,
si ha il sospetto che Woody Allen non sia mai venuto a Roma anche se non è così in quanto risulta
accertato il contrario. Ma questo non è il vero Woody Allen, quello
che conosciamo per il Suo geniale andare contro corrente, che, solitamente,
fuoriuscendo dagli schemi valutativi convenzionali, consente di scoprire realtà diverse, ignorandone
quelle di facciata. In realtà Roma ha
convissuto con le molteplici dominazioni
che si sono susseguite (nel passato).
Reagendo, ogni volta, solo con l’indifferenza. ed, in tal modo, isolandole di fatto. Con la storiella del “ marziano a Roma” il bravo Ennio Flaviano ha ben descritto tale
situazione caratteriale. (Con il
marziano che il primo giorno di permanenza nella capitale viene fatto oggetto
di una moderata curiosità e nei giorni successivi non sembra suscitarne
alcuna). Piuttosto ciò che occorrerebbe chiedersi è che cosa abbia in sè Roma
per suscitare nei visitatori quella
sensazione ( che traspare visibilmente dai loro comportamenti) di aver quasi
coronato uno dei sogni della propria vita e di risultarne appagati. (Ciò
che fa apparire quasi magica la Città). Trattasi di un’approfondimento (che
sociologicamente potrebbe definirsi analisi dell’immaginario collettivo) che evidentemente la Sua frettolosa permanenza
a Roma non ha consentito a Woody Allen
di rilevare.
Il brano video che accompagna il post riguarda una delle
più violente tempeste che recentemente abbiano interessato l’estrema punta della
penisola. Il brano è stato alquanto silenziato per attenuare l’intenso fragore
delle gigantesche ondate che si sono abbattute con estrema violenza sulla costa,
quasi inabbissandola. L’interessantissima ripresa è di Antonio Mauro.
Westwind
.
Se solo "l'immaginario collettivo" avesse più preparazione a trasformare se stessi,anche la societas verrebbe trasformata,non credi caro Scarangella?...
RispondiEliminaMi riservo un poi per il video.
Un abbraccio come sempre forte tenero sincero e ovviamente,ciao.Mirka
Certo, cara Ebe Bonomi. Ciao
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