martedì 1 maggio 2012

SI PUO' DARE DI PIU' ?




Si può dare di più ?

 Non  è un fatto tecnico. La crisi. E’ inutile studiare tecniche di recupero che tagliano l’erba anche dove non andrebbe tagliata. Sono solo “toppe” (oltretutto andrebbero fatte meglio) con le quali si tende a circoscrivere la falla. Che si allarga sempre di più. Inesorabilmente. Comunque la tecnica va bene nel suo campo. Non nei comportamenti umani. Non si può chiederle più di quello che può dare. La crisi ha delle causali tipicamente etiche (o per meglio dire antietiche). Pertanto, per uscirne, occorre recuperare il senso etico. Gramellini, sulla Stampa (del 1/5/012)  giustamente rivela che i “tagli aiutano a sopravvivere ma per evolvere servono visioni strategiche”. (e cioè, in modalità criptica, si mostra d’accordo con quanto sopra esposto). Rivela inoltre che la crisi è in sostanza “una strettoia della storia”. Come il nubifragio o la tromba d’aria Che vanno dove capita. Ma non è così.  Dimezzare i costi della politica e della burocrazia, la “ più  pletorica, corrotta ed inamovibile d’Europa (sono parole di Gramellini), a parte che risulterebbe missione impossibile e senza esito alcuno non risolverebbe il problema di fondo che consiste essenzialmente nel recupero  del senso etico, dello spirito di solidarietà e di razionalità sociale (anche per quanto riguarda i provvedimenti legislativi). Quante pagine gloriose  (e vittoriose) del Risorgimento e della Resistenza sarebbero state scritte se non fosse stato, all’epoca, immanente un modus vivendi caratterizzato dalla dimensione etica ? Senza  quale non si risolverà proprio un bel nulla. Sarebbe come continuare a riversare acqua in un radiatore forato che ne richiederà sempre più. Senza fine…. …

Westwind 




















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