venerdì 9 marzo 2012

LA VERITA' (si...ma fino ad un certo punto)

LA  VERITA’ SI’…(ma fino ad un certo punto)
Occorrerebbe solo chiedersi perché questi sei personaggi, della vita vera, non hanno un autore. E perchè quello che avevano li ha abbandonati. Potrebbe essere perché era giunto vicinissimo alla realtà. Fatta di contraddizioni. Di una esistenza che, nella sua estrema soggettività, è una non esistenza. E poichè è impossibile parametrare una vicenda scenica a ciò che non esiste, o è contraddittorio di se stesso, ed è mutevolissimo ad ogni istante. Ciascuno si vede nello specchio della propria consapevolezza diverso da quello che è realmente. E cioè da come lo vedono gli altri. La rappresentazione teatrale è una finzione del reale. Volendo essere la riproduzione di ciò che è stato (o si è immaginato sia stato) ma che è necessariamente diverso se diversi ne sono i protagonisti o i tempi in cui si è svolta la vicenda. Forse tra realtà e finzione non esiste e non può esistere alcun rapporto. La stessa finzione è solo…una finzione. (Non meravigliamoci troppo. “ Questo  è l’espressionismo bellezza !). Non giudichiamo e non giudichiamoci. E ciò non tanto per non essere giudicati quanto…per non perdere il nostro tempo. Nell’attesa di…ciò che ci attende, godiamoci, se  possiamo, lo splendido brano del Pierrot Lunaire di Schonberg,  (con le immagini della regia di Silvia Magnani) che accompagna (spero non indegnamente) il post. Cercando di non farci influenzare dal convincimento di Pirandello, secondo il quale la vita è una buffonata (ma forse quasi tutto lo è).
Westwind

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